Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

Menù

 

"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Rischio illegalità per migliaia di richiedenti asilo

il manifesto, 08-05-2015
Valentina Brinis e Liana Vita

 

La cronaca dei naufragi di chi tenta di attraversare il Mediterraneo per chiedere asilo nei paesi europei ci ha abituati all'idea che, una volta raggiunta l'Italia, tutte le difficoltà svaniscano. Ma non è così. Per dimostrarlo basterebbe visitare anche solo uno dei Cas (centri di accoglienza straordinaria) o un qualunque Cara (centro di accoglienza richiedenti asilo e rifugiati) per rendersi conto delle condizioni difficili in cui sono costrette a vivere centinaia di persone in attesa di completare l'iter per la richiesta di asilo.

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"Ma così si rischia solo di sfruttarli ancora"

L`INTERVISTA / IL SENATORE LUIGI MANCONI

MARIA ELENA VINCENZI
ROMA. Senatore Luigi Manconi, lei presiede la Commissione per la Tutela dei Diritti Umani. Una circolare del Viminale, che prevede che i richiedenti asilo lavorino come volontari per gli enti locali, ha scatenato parecchie polmiche. Cosa ne pensa?

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Come funziona la macchina dell'accoglienza dei migranti

Valentina Brinis
Zeroviolenza, 26-03-2015
La notizia per cui tra i migranti in arrivo via mare in Italia ci sarebbero anche terroristi pronti a colpire è l'ennesimo "al lupo al lupo", che aumenta immotivatamente lo stato di allarme e tensione verso le persone straniere. Si tratta, infatti, di un fenomeno che non è stato confermato e di cui non si è avuto ancora un solo caso. La realtà, per ora, è un'altra: la composizione di quei flussi è data da persone che fuggono da paesi in stato di guerra e che tentano, sapendo di avere scarse possibilità di riuscita, di salvare la propria vita emigrando altrove.

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I diritti dei migranti dopo l'attentato di Charlie Hebdo

 
Valentina Brinis
 
Zeroviolenza, 03-02-2015
 
Una delle conseguenze non trascurabili dell'attentato alla redazione di Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso, è quella di aver reso più vulnerabili i musulmani che vivono in Europa. L'efferatezza di quel fatto, attribuito a fanatici islamici che agivano in nome di Allah e contro l'Occidente, ha offuscato la fondamentale differenza che esiste tra i fedeli moderati e gli estremisti.

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Se i musulmani restano stranieri.

il Manifesto 23-01-2015
Valentina Brinis
L'attentato alla sede di Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso rilancia i mai del tutto sopiti discorsi degli islamofobi europei. E così, i primi chiamati a spiegare e interpretare quella vicenda, a dover giustificare il loro credo e a prendere le distanze dal fanatismo, sono stati i musulmani. Un atteggiamento che non si ritrova in fatti simili commessi in virtù di altri principi, come per esempio la strage di Utøya in Norvegia nel 2011. 

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Non in mio nome

Internazionale, 08-01-2015
Igiaba Scego
Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. Hanno usato il nome di dio e del profeta per giustificare l'ingiustificabile. Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto.
"Not in my name", dice un famoso slogan, e oggi questo slogan lo sento mio come non mai. Sono stufa di essere associata a gente che uccide, massacra, stupra, decapita e piscia sui valori democratici in cui credo e lo fa per di più usando il nome della mia religione. Basta! Non dobbiamo più permettere (lo dico a me stessa, ai musulmani e a tutti) che usino il nome dell'islam per i loro loschi e schifosi traffici.

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"L'articolo 3. Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia" presentato da Gad Lerner, Luigi Manconi e Giuliano Pisapia


L’ARTICOLO 3. con Lerner, Manconi e Pisapia
Martedì 13 gennaio alle ore 18.00
Milano, la Feltrinelli Libri e Musica, corso Buenos Aires 33


La tutela e l’effettività dei diritti umani non è affare esotico che riguarda lande e continenti lontani. Al contrario, è bene partire da noi, prima di andare in giro per il mondo a predicarne il valore e l’urgenza. L’articolo 3 è un resoconto e un progetto politico. Il progetto politico della Costituzione repubblicana e del principio d’uguaglianza scritto in nome della dignità e dei diritti di ogni essere umano (dalla prefazione di Luigi Manconi).

Arriva il primo rapporto periodico sullo stato di attuazione dei diritti fondamentali della persona e delle garanzie poste a protezione delle minoranze. Pensato per valutare e misurare il riconoscimento e l’attuazione dei diritti e delle garanzie correlati al pieno esercizio delle prerogative fondamentali della persona: dalla libertà personale alla libertà di movimento, dalla libertà religiosa alla libertà sessuale, alla libertà dalle discriminazioni e dalle violenze.

Tra i temi trattati, disabilità, omosessualità e diritti, il pluralismo religioso, minoranze, migrazioni e integrazioni, profughi e richiedenti asilo, giustizia e garanzie, libertà di espressione e informazione, dati sensibili, riservatezza e diritto all’oblio. E ancora: la tutela dei minori, l’istruzione e la mobilità sociale, la libertà femminile e l’autodeterminazione, il diritto alla salute e la libertà terapeutica, le garanzie del lavoro e quelle del reddito, la protezione dell’ambiente.

Scritti di: Daniela Bauduin, Valentina Brinis, Valentina Calderone, Valeria Casciello, Angela Condello, Ulderico Daniele, Angela De Giorgio, Silvia Demma, Valeria Ferraris, Domenico Massano, Caterina Mazza, Ezio Menzione, Paolo Naso, Giovannna Pistorio, Federica Resta, Mauro Valeri. Contributi e approfondimenti di: Alessandro Leogrande, Eligio Resta.

 

Immigrazione: fondi tagliati al Cie di Roma Ponte Galeria

Valentina Brinis e Liana Vita
A rischio le condizioni di vita degli immigrati. E i 67 operatori rischiano il posto.
È stata quasi dimezzata la cifra quotidiana a disposizione dell'ente gestore per ogni trattenuto al Cie di Ponte Galeria, vicino Roma: da 41 a 28,8 euro al giorno. È questa la variazione principale derivata dal cambio di amministrazione del centro, prima coordinato dalla cooperativa Auxilium e, dalla mezzanotte del 14 dicembre, dalla Rti Gepsa S.A. e dall'associazione culturale Acuarinto.

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Carovana italiana per i diritti umani dei migranti, per la dignità e la giustizia

1 dicembre 2014, ore 17.00
Senato della Repubblica
Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro
Piazza Capranica, 72 - Roma

Per il decimo anno consecutivo una marcia di madri attraverserà il Centroamerica per giungere
al confine con gli Stati Uniti. È la Caravana de Madres Centroamericanas buscando a
sus migrantes desaparecidos. Sono madri, mogli e sorelle in cerca dei parenti migranti e
desaparecidos, lungo il più grande corridoio migratorio del mondo, passaggio obbligato tra il
sud e il nord, tragicamente simile al nostro Mediterraneo.
La Carovana italiana per i diritti dei migranti partirà da Lampedusa il 22 novembre. Trenta
partecipanti percorreranno oltre 2000 chilometri, toccheranno Sicilia, Calabria, Basilicata,
Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Lombardia. Il 1 dicembre farà tappa in Senato.

Saluti:
Luigi Manconi,
presidente della Commissione diritti umani del Senato

Interventi:
Mounira Chagraoumi (Tunisia)
Padre Alejandro Solalinde (Messico)
Jose Jaques Medina (Messico)
Rosa Nelly Santos (Honduras)
Hermana Leticia Gutierrez (Messico)

 

La Carovana italiana è promossa da:
Amnesty International sezione Italiana, Donne di sabbia, Donne in nero, Se Non Ora
Quando (Torino), Sur-Società Umane Resistenti, Acmos, ASGI, Associazione per gli Studi
Giuridici sull’Immigrazione, Benvenuti in Italia, Centro Studi Sereno Regis, Cgil Coordina-
mento migranti Torino, Ga.Ta. Progetti audiovisivi, Il salvagente, International Help Onlus,
SCI, Servizio Civile Internazionale (Gruppo nazionale), Soleterre – Strategie di pace Onlus



Si ricorda che per accedere al Senato è obbligatorio l'accredito.
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Ma quale buonismo

Le politiche sull`immigrazione tra improvvisazioni e irrazionalità. Tor Sapienza e qualche numero
Luigi Manconi
Uno. Certo, non era necessario che esplodesse il "paradigma Tor Sapienza" per toccare con mano la crisi drammatica, se non il fallimento, della politica italiana per l'accoglienza e l'asilo. Quella politica ha rivelato da tempo tutta la sua fragilità e i fatti più recenti riproducono, nei tratti essenziali, tensioni e conflitti già manifestatisi nei primi anni Novanta.

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Non è razzismo, ma esasperazione

Valentina Brinis
Non si è trattato di razzismo ma di esasperazione. È così che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha sintetizzato quanto accaduto durante la settimana scorsa nel quartiere di Tor Sapienza. È stata definita una periferia che nell’immaginario collettivo faceva pensare a un luogo sperduto fuori dal Grande raccordo anulare, ma non è così.

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L’articolo 3
Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia


Promosso da A Buon Diritto. Associazione per le libertà

A cura di Stefano Anastasia, Valentina Calderone, Lorenzo Fanoli
Prefazione di Luigi Manconi

Roma, martedì 18 novembre, ore 12.00
Università degli Studi di Roma Tre, via Ostiense 161, Aula 6
 
 Modera Marco Ruotolo, ordinario di Diritto Costituzionale, Università Roma Tre
Introduce Luigi Manconi, senatore PD, Associazione a Buon Diritto
Interventi
Diritti e dignità  Eligio Resta, ordinario di Filosofia del Diritto, Università Roma Tre
Libertà di espressione  Giovanna Pistorio, ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico, Università Roma Tre
Privacy  Federica Resta, avvocato, funzionario del Garante per la protezione dei dati personali
Abusi e tortura  Stefano Anastasia Ricercatore di filosofia e sociologia del diritto nell’Università di Perugia

A seguire verranno ascoltati brani del processo Uva, illustrati e commentati da
Valentina Calderone, direttrice dell'Associazione a Buon Diritto

 


 

 

Aya, una storia a lieto fine

Valentina Brinis Luigi Manconi
Se non fosse vera fin nei più tragici dettagli, la vicenda di Aya sembrerebbe scritta per il “prossimamente” di un film hollywoodiano, ma di quelli sceneggiati da gente come Steinbeck e Chandler: “una tenerissima storia d’amore, al confine tra due continenti, in bilico tra la vita e la morte”. E, in effetti, in questo racconto sembra esserci davvero tutto: la guerra civile che sconvolge la Siria, i grandi movimenti di esseri umani in fuga, la macchina delle procedure europee di ingresso e di respingimento, la vischiosità delle leggi e dei regolamenti, e - come in una lettura edificante o, appunto, in un film popolare – la “forza dell’amore”.

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Manconi (PD): Chiudere Mare Nostrum? Triton non la può sostituire

Europae, 23-10-14
Alice Condello
Dopo il Consiglio Giustizia e Affari Interni di ottobre, il Ministro Alfano ha dichiarato che l’avvio della missione UE Triton consentirà all’Italia di chiudere Mare Nostrum. La Commissione, dal canto suo, ha più volte fatto presente che Triton non sarà in grado di sostituire interamente l’operato finora portato avanti dalla Marina Militare Italiana. Tra il futuro incerto di Mare Nostrum e il ruolo della nuova operazione di Frontex ci si domanda in che modo UE e Italia si impegneranno per la gestione del fenomeno migratorio.

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Una buona notizia: finalmente ridotto il periodo di permanenza nei Cie.

Luigi Manconi, Sergio Lo Giudice
Ieri la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva una norma contenuta nella Legge Europea 2013 bis che riduce il periodo massimo di trattenimento degli stranieri all'interno dei CIE a novanta giorni, dagli attuali 18 mesi.
Viene così accolto l'emendamento da noi presentato e approvato al Senato il 17 settembre. La riduzione di quel termine potrebbe riportare  i CIE a quella che dovrebbe essere la sola funzione: luogo di transito in vista dell'identificazione e dell'eventuale rimpatrio, evitando lunghe detenzioni immotivate di chi non ha commesso reati ma si trova solo in uno stato di irregolarità amministrativa. E che, in ragione di queste irregolarità, subisce nei Cie trattamenti spesso inumani e continua mortificazione della sua dignità.--
22 ottobre 2014

 

Presentazione del libro: "L'articolo 3. Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia"
www.radioradicale.it

 

Da oggi in libreria il "Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia"

Il primo rapporto periodico sullo stato di attuazione dei diritti fondamentali della persona e delle garanzie poste a protezione delle minoranze. Pensato per valutare e misurare il riconoscimento e l’attuazione dei diritti e delle garanzie correlati al pieno esercizio delle prerogative fondamentali della persona: dalla libertà personale alla libertà di movimento, dalla libertà religiosa alla libertà sessuale, alla libertà dalle discriminazioni e dalle violenze.
Tra i temi trattati, disabilità, omosessualità e diritti, il pluralismo religioso, minoranze, migrazioni e integrazioni, profughi e richiedenti asilo, giustizia e garanzie, libertà di espressione e informazione, dati sensibili, riservatezza e diritto all’oblio. E ancora: la tutela dei minori, l’istruzione e la mobilità sociale, la libertà femminile e l’autodeterminazione, il diritto alla salute e la libertà terapeutica, le garanzie del lavoro e quelle del reddito, la protezione dell’ambiente.

"Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia"

 

L'Articolo3 - Rapporto sui diritti in Italia

L’articolo 3
Al Salone dell’Editoria Sociale (Roma 16-19 ottobre)
Primo Rapporto sullo stato dei diritti in Italia
Promosso da A Buon Diritto. Associazione per le libertà.

A cura di Stefano Anastasia, Valentina Calderone, Lorenzo Fanoli
Prefazione di Luigi Manconi
Roma, domenica 19 ottobre, ore 18.00
Salone dell’Editoria Sociale, Sala B, Porta Futuro (Testaccio), via Galvani 106
 Intervengono
Luigi Manconi, Antonio Marchesi, Stefano Rodotà, Ivan Scalfarotto
Modera Valentina Calderone
La tutela e l’effettività dei diritti umani non è affare esotico che riguarda lande e continenti lontani.
Al contrario, è bene partire da noi, prima di andare in giro per il mondo a predicarne il valore e l’urgenza. L’articolo 3 è un resoconto e un progetto politico. Il progetto politico della Costituzione repubblicana
e del principio d’uguaglianza scritto in nome della dignità e dei diritti di ogni essere umano
(dalla prefazione di Luigi Manconi).
Arriva il primo rapporto periodico sullo stato di attuazione dei diritti fondamentali della persona e delle garanzie poste a protezione delle minoranze. Pensato per valutare e misurare il riconoscimento e l’attuazione dei diritti e delle garanzie correlati al pieno esercizio delle prerogative fondamentali della persona: dalla libertà personale alla libertà di movimento, dalla libertà religiosa alla libertà sessuale, alla libertà dalle discriminazioni e dalle violenze.
Tra i temi trattati, disabilità, omosessualità e diritti, il pluralismo religioso, minoranze, migrazioni e integrazioni, profughi e richiedenti asilo, giustizia e garanzie, libertà di espressione e informazione, dati sensibili, riservatezza e diritto all’oblio. E ancora: la tutela dei minori, l’istruzione e la mobilità sociale, la libertà femminile e l’autodeterminazione, il diritto alla salute e la libertà terapeutica, le garanzie del lavoro e quelle del reddito, la protezione dell’ambiente.

Scritti di: Daniela Bauduin, Valentina Brinis, Valentina Calderone, Valeria Casciello, Angela Condello, Ulderico Daniele, Angela De Giorgio, Silvia Demma, Valeria Ferraris, Domenico Massano, Caterina Mazza, Ezio Menzione, Paolo Naso, Giovannna Pistorio, Federica Resta, Mauro Valeri. Contributi e approfondimenti di: Alessandro Leogrande, Eligio Resta.

 

Diritti: un anno dopo la strage di Lampedusa ancora quell'agonia non ha fine

Luigi Manconi, Valentina Brinis
Perché non possono arrivare attraverso viaggi legali e sicuri? Perché non possono prendere l'aereo e atterrare qui da noi, come tutti? Sono queste le domande inevitabilmente retoriche che ci si pone di fronte ai naufragi che avvengono nel Mediterraneo, in cui perdono la vita migranti e fuggiaschi diretti verso l'Europa. Come è accaduto esattamente un anno fa al largo di Lampedusa. In quell'occasione, era il 3 ottobre del 2013, morirono 366 tra donne uomini e bambini.

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TERRA DI TRANSITO

DIRITTI NAUFRAGATI, PAVIA.
Anche Terra di Transito farà la sua parte per commemorare il grande naufragio di un anno fa al largo di Lampedusa.
Saremo all'Università di Pavia, il 4 ottobre alle16:30 per la Giornata della Memoria e dell'Accoglienza.

DIRITTI NAUFRAGATI – Giornata della memoria e dell’accoglienza | CSVPAVIA :: BLOG
www.csvpavia.it

 

COMUNICATO STAMPA

Su Radio 3 RAI - “VITE MIGRANTI”
Voci, racconti e cronache di un’umanità in fuga
Roma - 29 settembre 2014
Dal 29 settembre al 3 ottobre alle ore 19.45, in occasione dell’anniversario della strage dei migranti al largo di Lampedusa, su Radio 3 RAI andranno in onda 4 puntate dal titolo VITE MIGRANTI, prodotte da AMM – Archivio delle Memorie Migranti e la Campagna LasciateCIEntrare. 
Le puntate, curate da Paola Ferrara, Gabriella Guido e Alessandro Triulzi si collocano all'interno del programma TRE SOLDI, lo spazio di Radio 3 RAI dedicato all’audio documentario. 
VITE MIGRANTI vuole raccogliere le voci, i racconti, le cronache individuali e familiari di donne e uomini che cercano una strada alternativa; forzati dagli eventi, dalle tensioni e dalle guerre sono costretti a lasciare la loro casa e i loro affetti per ritrovarli, ricostruirli o riannodarli altrove. 
Le testimonianze sono state raccolte durante le iniziative audio e video di ascolto partecipato della Campagna LasciateCIEntrare e degli operatori dell’Archivio delle Memorie Migranti nel corso di visite ai centri CARA e CIE, i Centri di accoglienza per richiedenti asilo resi esecutivi nel 2005 e quelli di ‘permanenza temporanea’, nominati successivamente ‘Centri di  Identificazione e di Espulsione’ dal Parlamento italiano.
VITE MIGRANTI sono testimonianze dirette di scelte difficili, di percorsi di vita che solcano il Mediterraneo, dove molto spesso li accoglie la diffidenza e l’intolleranza.
Alle voci dei migranti si uniranno anche quelle di artisti, testimoni e attivisti dei diritti umani, tra i quali Erri De Luca, Tahar Lamri, Giusi Nicolini, Giuseppe Cederna e molti altri, che hanno accompagnato, sostenuto e arricchito le campagne di ascolto e di legalità volute da LasciateCIEntrare.  
In Italia la campagna è sostenuta da Open Society Foundations.
Per maggiori info:
Web site: lasciatecientrare.it
Web site: www.archiviomemoriemigranti.net
 

Manconi: "Nei Cie non si rispettano la dignità e i diritti delle persone trattenute ".

Roma, 24 settembre: La Commissione diritti umani del Senato ha approvato nel pomeriggio il Rapporto sui Centri di identificazione ed espulsione in Italia. "La Commissione, dopo aver visitato nei mesi scorsi i centri di Bari, Roma, Gradisca d'Isonzo, Trapani e Torino - ha dichiarato il senatore Manconi - esprime un giudizio estremamente severo: sono emerse numerose carenze riguardo alle funzioni che essi dovrebbero svolgere, e ciò in ragione di rilevanti insufficienze strutturali, nonché di modalità di esecuzione del trattenimento gravemente al di sotto degli standard di tutela della dignità e dei diritti delle persone trattenute".

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L'immigrazione progressista

Osservatorio Italia-razzismo 
La politica sull'immigrazione dell'Italia è stata definita progressista dal Whashington Post perché non respinge i profughi ma, anzi, li salva in mare (dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum, ha tratto in salvo  119.839 persone). L'Italia sarebbe "la porta d'Europa", sempre aperta, che non pone limiti a chi poi voglia spostarsi nei paesi limitrofi. È dunque il punto debole della Fortezza Europa che, al contrario, cerca di mantenere una posizione di chiusura sull'argomento, come dimostra l'approvazione di Frontex Plus. 

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Quando lo straniero cambia i consumi

Italia-razzismo
Qualche giorno fa è stato presentato a Roma il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2014 del Centro studi e ricerche Idos. I dati raccolti descrivono la vivacità degli imprenditori stranieri, le cui attività sono cresciute del 9,5% tra la fine del 2011 e il 2013, a differenza delle imprese italiane che in quello stesso periodo hanno registrato un calo dell’1,6%. Le ditte straniere sono poco meno di mezzo milione (esattamente 497.080) e rappresentano l’8,2 per cento di tutte le imprese presenti nel territorio nazionale. 

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Cie, peggiori delle prigioni

Valentina Brinis
I Cie sono luoghi in cui vengono trattenuti i migranti privi di validi documenti di soggiorno, in attesa di essere identificati ed espulsi verso i loro paesi di provenienza. Le donne e gli uomini che vivono in quella situazione di limbo costituiscono a una bassissima percentuale degli stranieri irregolari. 

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La risposta si chiama «ammissione umanitaria»

Anticipare nei Paesi della costa settentrionale dell’Africa il momento ?e la procedura di richiesta della protezione. Ma tutto ciò va progettato subito
Luigi  Manconi
Ma è possibile fermare questa strage? C’è un metodo o un’idea, uno strumento o una strategia - qualora ce ne sia la volontà - che non consista nell’affidarsi al buon Dio o a un destino diventato improvvisamente propizio? Nel corso dell’ultimo quarto di secolo, il mare Mediterraneo è diventato una tomba d’acqua o, se si preferisce, un cimitero marino che accoglie ogni giorno i suoi morti.

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Oggi il documentario alle 21

La vita in Transito dei rifugiati vittime del regolamento di Dublino
Flore Murad-Yovanovitch
Che cos’è un limbo? Che cos’è vivere in un limbo giuridico? Tra pareti di Stati che ti respingono, ti deportano e ti fanno rimbalzare come un pacco tra loro. Essere un Dubliner: costretto a risiedere nel primo paese dove ti sono state prelevate le impronte digitali, al tuo ingresso in Europa  o se si migra a avanti e sceglie un altro stato, viverci, con il rischio di venir deportato indietro. Sono le vite spezzate di ragazzi richiedenti asilo imprigionati tra stati nel cuore del nuovo film di Paolo Martino, Terra di Transito, prodotto da A Buon Diritto con l’Istituto Luce-Cinecittà e proiettato ore 21 a Roma, nella sede del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

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L’Italia cambi il sistema d’asilo E nel 2014 può farlo

Italia-razzismo
La settimana scorsa la Camera dei Deputati ha bocciato per mancanza di copertura economica alcuni importanti articoli della Legge di Delegazione Europea 2013-bis, contenenti misure significative a sostegno dell’accoglienza e dell’integrazione dei rifugiati. Se fossero passati, il Governo sarebbe stato delegato dall’Unione Europea a modificare (e possibilmente migliorare) il sistema d’accoglienza per i rifugiati e le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale.

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C O N F E R E N Z A  S T A M P A
Cittadini del Mondo

presenta
PALAZZO SELAM
Città Invisibile

Rapporto  sulle attività dello sportello socio-sanitario di Cittadini del Mondo presso il Palazzo Selam
Giovedì 19 giugno ore 10.30
Palazzo Selam, via Arrigo Cavaglieri 8 - 00173 Roma
Il Palazzo Selam è la più grande occupazione di titolari di protezione internazionale a Roma: 1200 persone, uomini, donne e bambini, provenienti dal Corno d'Africa, vivono dal 2006 in condizioni igienico-sanitarie precarie. La città che li circonda ignora la loro presenza.
Dall'inizio dell'occupazione Cittadini del Mondo porta avanti un intervento di orientamento sociale e sanitario all'interno del palazzo. Nel report  Selam Città invisibile vengono presentati i dati raccolti durante l'ultimo anno di attività e descritte le principali problematiche sociali e sanitarie che  determinano l'emarginazione  degli abitanti di Palazzo Selam e dimostrano l'inconsistenza dei sistemi di tutela dei diritti dei rifugiati politici.
Quali servizi sociali e sanitari risultano essere inaccessibili per i rifugiati politici della Capitale? Quali sono le ripercussioni dell'emarginazione sulla salute delle persone? Che ruolo hanno le istituzioni, e come potrebbe essere affrontata diversamente la situazione?
Verranno inoltre presentati i dati raccolti nel corso della gestione dell' "Emergenza Selam Palace", che ha visto il palazzo al collasso nell'accogliere centinaia e centinaia di giovanissimi nuovi arrivati: potenziali titolari di protezione internazionale che non vengono identificati alla frontiera e si trovano nel palazzo Selam nell'attesa di proseguire il loro viaggio verso un altro paese europeo. Nel frattempo sono soli, spaventati, in condizioni di salute precarie.
Info e contatti: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - 339 19 58 778 / 3478186141

 
   Il rapporto è stato realizzato grazie al contributo di Open Society Foundations.

 

‘Una Storia dietro Ogni Numero’ – UNHCR, Giornata Mondiale del Rifugiato, P.zza del Campidoglio 20 giugno, ore 11.00

Il prossimo 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato.
Per l’occasione l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha in programma una Tavola Rotonda a cui parteciperanno rifugiati, esponenti della cultura e delle istituzioni. Il tema scelto quest’anno dall’UNHCR ‘Una Storia dietro Ogni Numero’ vuole invitare il pubblico a non dimenticare mai che dietro ogni numero c’è una storia di un essere umano che merita di essere ascoltata.L’evento si terrà a Roma Venerdi’ 20 giugno alle ore 11.00  presso il Palazzo Senatorio nell’ Aula Giulio Cesare a Piazza del Campidoglio.

 

In collaborazione con l’UNHCR, Cortona on the Move ha realizzato il progetto fotografico ‘The European Dream: road to Bruxelles’, una mostra fotografica itinerante con le foto di Alessandro Penso, vincitore del World Press Photo 2014. La mostra verrà allestita su un tir che farà tappa a Bari, Ancona, Roma, Firenze, Milano, Ginevra, Strasburgo, Bruxelles. La tappa di Roma (dal 20 al 26 giugno) è prevista alle ore 10.30 nella Piazzetta senza nome in Via dei Fori Imperiali.

 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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Mappamondo
>Parole
>Numeri

Microfono,
la notizia che non c'è.

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Nero lavoro nero.
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Leggi razziali.
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Extra-
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All'ultimo
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