Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Più parole che fatti: così il garantismo si è indebolito a sinistra

 

Luigi Manconi     Federica Resta 
 
Intervento nel corso del seminario “Sul Garantismo” organizzato dal Forum Giustizia del Partito democratico e tenutosi martedì 28 febbraio 2012. 
Il discorso sul garantismo ci pone immediatamente di fronte a un paradosso. Per illustrarlo nella maniera più nitida, è opportuno partire da una sorta di dichiarazione d’intenti, ovvero indicare in modo puntuale e, per così dire, scolastico e didascalico, i criteri fondanti una concezione garantista del sistema penale. 

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Sosteniamo Cgil e Inca (e gli immigrati) contro quella tassa ingiusta

Italia-razzismo     Osservatorio
Il decreto 6 ottobre 2011 «Contributo per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno», firmato dagli ex ministri Tremonti e Maroni, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale a dicembre dello stesso anno, è entrato in vigore lo scorso 31 gennaio.

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Si afferma il diritto internazionale fino ad ora negato

 

Valentina Brinis e Valentina Calderone 
Quella emessa ieri dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo è davvero – come ha detto Laura Boldrin, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – una “sentenza storica”. Sotto il profilo giuridico, ribadisce in maniera inequivocabile il diritto dei profughi alla tutela della propria incolumità, alla protezione dal rischio di subire trattamenti disumani e degradanti nel paese da cui fuggono, alla possibilità di presentare e documentare la richiesta di asilo. 

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Siria, Adonis contro il regime e contro l’opposizione fondamentalista

 

Saleh Zaghloul
La Siria è terra di poeti, ha regalato agli arabi e a chi vuole nel mondo intero almeno tre dei più importanti poeti arabi contemporanei: uno è senz’altro Adonis, 82 anni, più volte candidato al premio Nobel, vincitore dell’ultima edizione (2011) del prestigioso premio Goethe; nel nostro paese ha ricevuto il premio Nonino per la poesia (1999) ed il premio Lerici Pea per l'Opera Poetica (2000).

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Le famiglie dei tunisini scomparsi chiedono aiuto all’Italia. Ricevuto ieri dalla Commissione diritti umani del Senato.

 

“Chiediamo aiuto all’Italia perché faccia pressione sulle autorità tunisine, la nostra ambasciata non si è mossa affatto”.
Un coordinamento tra Italia e Tunisia per conoscere la sorte dei circa 800 tunisini di cui non si hanno notizie dopo la partenza per l’Italia. A chiederlo è una delegazione dei parenti degli scomparsi che, accompagnati dall’associazione Giuseppe Verdi di Parma, sono stati ascoltati ieri dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani in Senato.

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Cittadinanze umane

Italia-razzismo 22.02.2012

Da giovedì 23 a sabato 25 febbraio si terrà a Roma la prima edizione di  Cittadinanze umane, l’evento organizzato da due associazioni Incontri di Civiltà e Blue Desk, che intende promuovere una diversa modalità di discussione sul tema dell’immigrazione con particolare attenzione alla cittadinanza. Il punto di partenza è la produzione di stereotipi sull’immigrazione attraverso i mass media. 

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Benvenuti in Italia

Osservatorio Italia-razzismo
Cinque storie di vita quotidiana ambientate in città molto diverse tra loro, Venezia, Milano, Roma, Portici e Napoli: scenari noti che ospitano volti e sguardi nuovi.

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Il signor S

 

Rubrica Italia-razzismo 14 febbraio 2012
Il signor S è stato ospite del Centro di identificazione ed espulsione “Vulpitta” di Trapani per due settimane. In quel centro non sarebbe dovuto entrare e, invece, il suo trattenimento è stato convalidato dal Giudice di Pace (senza l’interprete). Questa la sua storia: arrivato in Italia dal Ghana nel 2009 ha fatto richiesta di asilo politico. Al momento della domanda non aveva documenti del paese di origine e perciò, come previsto dall’articolo 20 comma 2 lettera A del d.lgs 25/08, è stato indirizzato al C.A.R.A. di Castelnuovo di Porto (Roma). 

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Accoglienza sotto zero

 

Con la neve si aggrava la situazione umanitaria dei rifugiati della tendopoli di Ostiense.
Roma, 04 Febbraio 2012
L’arrivo della neve e le temperature estremamente rigide di questi giorni rendono ancora più difficili le condizioni di vita delle migliaia di persone che a Roma sono costrette a vivere sulla strada. 
La situazione della tendopoli spontanea dei rifugiati all’ex-air terminal Ostiense, presso cui Medici per i Diritti Umani (MEDU) porta assistenza socio-sanitaria attraverso la sua unità mobile, si presenta in queste ore estremamente critica.

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Manifestazione a Genova contro la tassa sui permessi di soggiorno

Saleh Zaghloul

CGIL, CISL, UIL, ARCI ed altre associazioni genovesi organizzano venerdì 10 febbraio 2012 ore 16.30 una manifestazione davanti alla Prefettura di Genova contro la tassa sul rilascio dei permessi di soggiorno. 

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La strana legge del Cie di Ponte Galeria: espulsi in attesa di giudizio

Italia-razzismo
Alla fine del mese di gennaio sono state rimpatriate in India due persone dal Cie di Ponte Galeria, poco fuori Roma. E fin qui tutto regolare, dal momento che il destino di molti “ospiti” del Cie, oltre all’identificazione, è proprio quello dell’espulsione.

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Morivano un anno fa quattro bambini

Accadeva un anno fa. Il 6 febbraio 2011, a Roma, morivano bruciati vivi nel rogo della loro baracca, quattro bambini rom: Fernando Mircea, Patrizia Mircea, Sebastian Mircea e Raul Vasile. A dodici mesi da quella strage non è cambiato molto per quanto riguarda la situazione dei rom nella città di Roma.

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LO STRANIERO SENZA DIRITTI E LA RAPPRESENTAZIONE DEL NEMICO

Luigi Manconi
1.    Ci sono i diritti e ci sono le violazioni dei diritti. E c’è un dato ineludibile: secondo l’Osservatorio Italia-razzismo, a cura di Valentina Brinis e di Valentina Calderone, dal 1 gennaio al 15 dicembre del 2011, nel tratto di mare tra l’Africa e l’Europa sono stati 2160 i migranti morti o dispersi. Si tratta di una stima, presumibilmente in difetto, che corrisponde in sostanza a quella fornita da Fortress Europe e da un coordinamento di associazioni (Acli, Centro Astalli, Caritas Italiana, Comunita’ di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Fondazione Migrantes). Pertanto, quanto segue, va costantemente ricondotto a quelle cifre crudeli.

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Un ospite molto gradito

 

Valentina Brinis 
Il signor M S è un ospite del Centro di identificazione ed espulsione di Trapani dallo scorso venerdì. In quel centro, Samuel non avrebbe dovuto metterci piede e, invece oggi, che è martedì, è al suo quarto giorno di trattenimento. La storia di Samuel, agevolmente ricostruibile dai documenti in suo possesso, è la seguente: arrivato in Italia dal Ghana nel 2009 ha ottenuto il primo permesso di soggiorno per richiedente asilo nel 2010, scaduto da appena due settimane, che dovrebbe e potrebbe rinnovare se fosse “in libertà”.

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La solita faticosa vita del migrante nell’Italia delle gabelle

Italia-razzismo     Osservatorio
Sono 4,6 milioni secondo l’Istat, le persone straniere iscritte al registro dell’anagrafe dei comuni italiani. Si tratta di una cifra destinata a crescere, almeno questo è stato il trend degli ultimi dieci anni: dal 2001 il numero dei residenti stranieri è quasi triplicato.

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Rifugiati: l’Unione Europea verso un sistema comune di asilo

 

Cecilia Malmström - Commissaria europea agli Affari Interni
Nel 2011 le promesse europee di solidarietà nei confronti delle persone bisognose di aiuto sono state messe alla prova. È preoccupante constatare come l’Europa, nel suo insieme, non abbia superato l’esame. Ora gli Stati devono assumersi le proprie responsabilità e fare in modo che, in quanto ad accoglienza, il 2012 sia un anno migliore.

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Idea per una sana e giusta regolarizzazione

Saleh Zaghloul 

La settimana scorsa ACLI e CGIL hanno chiesto al governo la regolarizzazione degli immigrati irregolari. Il segretario della CGIL, Susanna Camusso, ha detto a la Stampa, che “la regolarizzazione porterebbe nelle casse dello Stato 5 miliardi di euro, risorse che potrebbero essere utilizzate per gli ammortizzatori sociali e per rilanciare l’occupazione”. Richiesta, dunque giusta ed opportuna, ma come fare la regolarizzazione?

Le regolarizzazioni/sanatorie che si sono fatte dal 1987 ad oggi, una ogni circa cinque anni, hanno avuto uno svolgimento burocratico terribile. Sono state fatte concentrando la presentazione di centinaia di migliaia di domande in due o tre mesi. Ingolfando gli uffici stranieri delle questure, delle prefetture, delle poste, del sindacato e delle associazioni di volontariato e facendo “impazzire” i lavoratori di questi uffici. E’ come permettere agli automobilisti di fornirsi di carburante soltanto al lunedì di ogni settimana dalle 8.00 alle 14.00. Si scatena tra gli irregolari una disumana corsa contro il tempo, si usano tutti i mezzi per poter presentare domanda, si accetta ogni ricatto, si compra e si vende di tutto dal contratto di lavoro falso al proprio corpo. Si rivitalizzano le associazioni a delinquere di venditori e falsificatori di contratti di lavoro e se ne formano delle nuove. Il primo contatto degli immigrati con le istituzioni del nostro paese avviene aggirando regole e legalità. Centinaia di migliaia di domande vengono rifiutate e altre rimangono sospese per anni (ancora oggi vengono riesaminate le domande presentate durante l’ultima regolarizzazione del 2009 (colf e badanti). E’ inoltre assurdo che un paese civile e democratico riconosca così esplicitamente che prima di permettere la regolarizzazione di centinaia di migliaia di immigrati essi devono lavorare in nero per cinque anni con annessa evasione fiscale e contributiva e violazione dei diritti che in certi casi arriva allo sfruttamento ed alla schiavitù.

Un’operazione necessaria quale è la regolarizzazione degli immigrati irregolari è stata applicata in maniera assurda, complicata e dannosa per il paese, per chi cerca di regolarizzarsi e per chi si ne occupa. Quando, invece, per l’emersione dal lavoro nero degli immigrati irregolari si possono utilizzare gli stessi strumenti che si usano per i lavoratori italiani e dove è possibile presentare domanda tutti i giorni del mese, tutti i mesi dell’anno, per anni. Così è stata, ad esempio, l’emersione prevista dalla legge 383/2001 (Tremonti bis). Un altro strumento è quello dei piani d’emersione territoriali e nazionali che oggi il sindacato sta proponendo al governo Monti. Questi strumenti (previsti per i lavoratori italiani ed immigrati regolari) vanno adeguati in maniera da prevedere l’emersione anche del lavoratore immigrato irregolare e il rilascio in questo caso del permesso di soggiorno. Nel caso di rifiuto del datore di lavoro di presentare la domanda d'emersione va prevista l’emersione in base a richiesta e vertenza del lavoratore stesso e il rilascio del permesso di soggiorno (previa verifica) anche in questo caso. Inoltre, il dispositivo legislativo della regolarizzazione deve contenere la revoca d’ufficio delle precedente espulsioni amministrative per chi emerge dal sommerso e dalla "clandestinità".

27 gennaio 2012
 

Il 14 gennaio un barcone si ribalta, 55 dispersi. Ma a chi interessa?

Italia-razzismo
Il 14 gennaio 2012, alle ore 3 del mattino un barcone parte dalla Libia con destinazione Malta, a bordo ci sono 55 persone (tutte somale). Dopo qualche ora, cominciano le difficoltà: il motore è in avaria e l’acqua invade la barca. L’allarme, lanciato da alcuni passeggeri, arriva in Italia, ma a nulla serve.

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Norma sui permessi: il governo modifichi l’interpretazione

Italia-razzismo   Osservatorio   
Saleh Zaghloul
Il ministro della Cooperazione e dell’Integrazione, Andrea Ricardi, ha proposto di allungare da sei mesi ad un anno il tempo per poter cercare un nuovo lavoro per gli immigrati che lo hanno perso.

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Gommone con 55 somali disperso a largo della Libia

Un gommone partito dalla Libia con 55 profughi, tutti di nazionalita' somala, risulta disperso da sabato scorso. A dare l'allarme e' Aden Sabrie, un giornalista somalo che lavora per la Bbc, che ha ricevuto le segnalazioni di numerosi connazionali.

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Comunicato stampa dell’ on. Jean-Léonard Touadi del Partito Democratico

Sicurezza: Touadi (Pd), ritirare vergognosa circolare su frutterie etniche

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Naufragi

 

Luigi Manconi
Il naufragio della Concordia suscita comprensibilmente orrore. Le vittime, i dispersi destinati a rivelarsi corpi senza vita, la notte di tregenda sulla nave che si inabissa hanno costituito gli elementi di un incubo che si è dipanato per ore e ore, proponendoci uno scenario da panico che ha innescato antiche e nuove angosce. 

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Naufraghi di serie A e di serie B

Valentina Brinis
Il naufragio della nave da crociera Concordia, avvenuto qualche giorno fa al largo dell’isola del Giglio, è stato seguito mediaticamente passo dopo passo: l’urto, le urla dei passeggeri, l’allarme dato attraverso gli altoparlanti dal comandante, la fuga con le scialuppe, i soccorsi e le polemiche.

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Basta poco e sei matto

Così si finisce in Opg
Italia-razzismo
Il 16 dicembre ad Abbasanta, un paese in provincia di Oristano, è accaduto un fatto subito apparso strano sia a chi era presente nel momento in cui avveniva, sia a chi lo ha ricostruito successivamente.

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Storia a lieto fine?

Giulia Di Giacinto

Nadia è marocchina, ma anche italiana, formalmente invece è clandestina.

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SABATO 14 GENNAIO ORE 9
PRESIDIO DAVANTI ALL’AMBASCIATA TUNISINA A ROMA
VIA ASMARA 7

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Lavoratori prima di tutto. Un primo passo nella direzione giusta

Italia-razzismo    Osservatorio
Saleh Zaghloul

Il decreto Salva-Italia interviene anche sui permessi di soggiorno dei migranti e lo fa positivamente modificando il Testo Unico: «In attesa del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno (…), il lavoratore straniero può legittimamente soggiornare nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa».

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La Primavera araba e noi. Sentieri lunghi, scontri e incontri

 

Peppe Provenzano
Il Sessantotto non fu solo il ‘68, si sa, ma già un po’ il ’67 e il ’69 soprattutto. E se il ’48 fu proprio un Quarantotto, il ’49 non lo sarebbe stato meno. E come poteva allora il 2011 arabo compiersi nell’anno appena scorso? L’esercito siriano spara ancora sulla folla e continuano le violenze nello Yemen, le milizie gheddafiste resistono al governo transitorio della Libia e in Egitto il travagliato processo democratico dei militari, pure in questo tempo di elezioni, si macchia nelle galere o nelle piazze del sangue del popolo – delle donne, specialmente. 

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Occupati più italiani meno stranieri

Luca Ricolfi
Forse non l’abbiamo ancora notato, ma nei dati su occupazione e disoccupazione comunicati pochi giorni fa dall’Istat c’è una grossa novità. Per capirla, tuttavia, dobbiamo fare un piccolo ripasso della crisi italiana.

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Il misterioso caso dei tunisini scomparsi

Italia-razzismo
Questo è “il misterioso caso dei tunisini scomparsi”. Che, poi, dietro ci sia una indecifrabile bizzarria della cronaca o una strage efferata, un imbroglio amministrativo o una scelta consapevole, una storia di estrema marginalità sociale o una complicata macchinazione diplomatica o, infine, una suggestiva leggenda metropolitana: tutto ciò è ancora da accertare.

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Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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