RomaToday 06/06/2012
Fabio Grilli
Oltre 150 persone, nella quasi totalità di etnia afghana, continuano a vivere il loro infinito calvario.
L'agonia del popolo Afghano. Come se non bastasse una guerra, tutt'ora in corso, che li ha spinti a fuggire da distruzioni e vessazioni. Come se non bastasse l'accoglienza inadeguata, eufemisticamente parlando, che hanno riservato loro le istituzioni, forse troppo impegnate sul fronte mediorientale a garantire la prosecuzione delle "missioni di pace", dal momento l'Italia, per Costituzione, ripudia la guerra. Fatto sta che, l'agonia d'un popolo martirizzato, prosegue senza soluzione di continuità.
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Il giorno 28 maggio 2012 dalle ore 11,00 alle ore 16,00 presso la Sala Europa della Corte di Appello di Roma, Via Romeo Romei 2 (ingresso da Piazzale Clodio - Via Golametto), le associazioni Progetto Diritti, Europa Levante, Antigone, Giuristi Democratici, A buon diritto, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione organizzano un convegno sul tema
CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
Divieto della tortura e dei trattamenti INUMANI E DEGRADANTI
iL CASO OCALAN
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Osservatorio Italia-razzismo
L’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel comune di Livorno (Aamps) ha incontrato, qualche settimana fa, i rappresentanti delle comunità straniere residenti nel territorio comunale. Il motivo era quello di fornire spiegazioni dettagliate sulla raccolta differenziata e sul ciclo di recupero dei rifiuti. Un incontro mirato e concordato tra le istituzioni e le comunità e vissuto, da quest’ultime, come “un modo per integrarsi maggiormente nel tessuto sociale cittadino”.
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Saleh Zaghloul
Chi non ha il diritto al voto, come le decine di migliaia di cittadini immigrati che vivono regolarmente a Genova da molti anni, trova incomprensibile che una percentuale alta di cittadini italiani scelga di non votare. I migranti sono costretti all’astensionismo e non potranno scegliere il sindaco della loro città: fatto poco democratico e ben denunciato dal candidato sindaco Marco Doria quando ha presentato la propria lista con sole 39 persone, dedicando a loro il quarantesimo posto.
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(AGI) - Agrigento, 29 apr. - Una ventina di immigrati subsahariani e' stata rintracciato stamattina dai carabinieri lungo la strada stratale 115 nei pressi di Montallegro (Agrigento). Sarebbero sbarcati nella costa lungo la vicina spiaggia. Non vi e' traccia della barca e dunque si presume che gli scafisti li abbiano portati fino alla riva per poi riprendere il largo.
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Osservatorio Italia-razzismo
Nel corso del festival del giornalismo, che si svolge a Perugia in questi giorni, si è tenuto un incontro piuttosto insolito: ovvero “giornalisti in esilio”. Claudio Martelli – già ministro della Giustizia, autore della prima legge sull’immigrazione nel 1990 e oggi responsabile della web tv Lookout – ha intervistato quattro persone, attualmente rifugiate in Europa, che nel loro paese di origine svolgevano la professione di giornalista. Spesso capita che proprio quel mestiere diventi motivo di persecuzione in patria e della conseguente richiesta di asilo presso uno stato estero. Sono tutte esperienze molto simili tra loro quelle che verranno raccontate, in particolare nella parte del racconto che riguarda l’arrivo nel paese di accoglienza.
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Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto: "intorno alle 10:30 del 14 giugno del 2008, Giuseppe Uva, 43 anni, moriva nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Varese. Era giunto al pronto soccorso intorno alle 5:45 del mattino, dopo aver trascorso quasi tre ore all'interno della caserma dei carabinieri di via Saffi. Qui, secondo l'amico fermato insieme a lui, Alberto Biggiogero, Uva avrebbe subito reiterati abusi e continue violenze. Ma, dopo la morte di Uva, la Procura di Varese ha indirizzato la sua indagine esclusivamente verso le ultime sue ultime ore di vita, accusando un medico di avergli somministrato farmaci incompatibili con il suo stato etilico. Oggi il tribunale di Varese ha assolto quel medico perchè "il fatto non sussiste" e ha ordinato "la trasmissione degli atti al pubblico ministero in sede, con riferimento agli accadimenti occorsi tra l'arresto dei carabinieri e l'ingresso di Giuseppe Uva nel pronto soccorso dell'ospedale". La sentenza è clamorosa: dimostra inequivocabilmemente il totale fallimento dell'indagine condotta dalla Procura, dichiarando l'assoluta infondatezza dell'inputazione a carico del medico; e conferma l'inaffidabilità della perizia realizzata su incarico del Pm. E, soprattutto, segnala come la Procura abbia totalmente ignorato ciò su cui avrebbe dovuto indagare: ovvero quel lungo periodo di tempo trascorso da Uva nella caserma dei Carabinieri, privato di qualunque garanzia e alla mercè dei suoi custodi. Si pensi solo al fatto che il testimone oculare (Biggiogero) in quasi quattro anni mai è stato ascoltato e che i pantaloni di Uva, macchiati di sangue, sono stati peritati, per volontà del Tribunale e non della Procura, appena alcuni mesi fa.
La sentenza del Tribunale è un'ulteriore conferma dell'assoluta incompatibilità tra l'urgenza di arrivare alla verità sulla morte di Uva e l'attuale figura di pubblico ministero che ha condotto fin'ora le indagini".
Osservatorio Italia-razzismo
Saleh Zaghloul
Il decreto Salva-Italia era intervenuto positivamente sull’immigrazione trasformando in provvedimento legislativo la buona prassi amministrativa sulla validità della ricevuta del permesso di soggiorno ai fini della permanenza e del lavoro.
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Non è un film è la canzone di Fiorella Mannoia, scritta da Frankie hi-nrg e con lui interpretata, che ha vinto la decima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla sezione italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
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Fotodenuncia shock su Facebook
Nastro da pacchi sulla bocca e fascette di plastica ai polsi di due clandestini riportati in patria dalle autorità italiane. E ai passeggeri che protestano, gli agenti dicono: "E' una operazione normale". Fini: "Governo riferisca urgentemente". E Manganelli, capo della polizia, chiede una relazione sull'accaduto
E' diventata un caso la denuncia via Facebook di un passeggero che viaggiava ieri sul volo di linea Alitalia Roma-Tunisi delle 9:20 ed ha assistito al trattamento inumano di due clandestini che venivano rimpatriati dalla polizia. Seduti nelle ultime file dell'aereo i due erano immobilizzati, imbavagliati con nastro da pacchi marrone e bloccati mani e piedi. Tutto intorno gli altri passeggeri, come se nulla fosse. Alla richiesta di avere spiegazioni, al passeggero è stato detto di riaccomodarsi al posto e che si trattatava di una normale operazione di rimpatrio condotta dalla polizia. Routine, insomma.
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Italia-razzismo
L’assenza di un’organica, puntuale e civile legge sull’asilo in Italia, svela continue contraddizioni. Ne è un esempio quanto accaduto a un signore originario del Mali, qualche settimana fa, a Roma. Lo stesso decide di presentare ricorso al parere negativo della Commissione territoriale sulla richiesta di protezione internazionale. Non avendo risorse economiche per far fronte alle spese legali, chiede di essere ammesso al gratuito patrocinio. E qui arriva la sorpresa: ottiene risposta negativa perché sembra che la sua istanza fosse carente di motivazioni.
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Italia-razzismo
L’osservatorio veneziano contro le discriminazioni razziali, qualche giorno fa ha denunciato numerosi casi di violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti irregolari arrivati dalla Grecia nel porto di Venezia.
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Italia-razzismo 28 marzo 2012
La scorsa settimana l’Ufficio stranieri della Questura di Roma è stato letteralmente invaso da una folla di persone immigrate, prevalentemente di nazionalità tunisina. Il motivo: la notizia di una regolarizzazione eccezionale con conseguente rilascio di un permesso di soggiorno, a chi si fosse presentato. Si è trattato, ovviamente, di un equivoco, o di una leggenda metropolitana, a cui però hanno dato credito migliaia di persone che per l’occasione sono venute addirittura dalla Francia. Dal momento che si trattava di irregolari la Questura ha risposto, e non poteva fare altrimenti, notificando un decreto di espulsione.
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Italia-Razzismo 24 marzo 2012
Sabato 17 marzo quattordici persone di nazionalità somala, assistite da un avvocato di “A Buon Diritto onlus” e da due esponenti dell’associazione Somebody, hanno denunciato alla Questura di Frosinone il responsabile del centro di accoglienza in cui risiedono. Si tratta di persone che hanno già fatto richiesta di asilo.
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Luigi Manconi Valentina Brinis
La sentenza emessa ieri dal Tribunale di Modena segna un punto davvero importante nella storia giudiziaria italiana in materia di immigrazione e, in particolare, di immigrazione irregolare. Quella decisione ha finalmente chiarito che la condizione di extralegalità giuridica di una persona non coincide necessariamente con l’estraneità rispetto al sistema di relazioni sociali in cui quella stessa persona si trova inserita. Insomma, la sua integrazione sociale, quando c’è, deve risultare “più forte” della sua mancata regolarizzazione.
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Saleh Zaghloul
Il 9 marzo le donne della CGIL di Genova hanno organizzato una interessante iniziativa in occasione della giornata della donna dove è stata proiettata la piece "libere" di Cristina Comencini ed è stato distribuito del materiale informativo tra il quale un opuscolo contenente le tappe storiche delle conquiste dei diritti da parte delle donne italiane, dal 1900 ad oggi. Nel 1902 si introduce, ad esempio, il "congedo di maternità", nel 1946 il diritto al voto e nel 2009 la legge anti staking (atti persecutori).
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Osservatorio Italia-razzismo 20 marzo 2012
Nei primi giorni di marzo ha chiuso i battenti l’Ambulatorio per le Patologie Post-Traumatiche e da Stress dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma.
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Italia-razzismo
Questa è la storia di un egiziano recluso nel centro di Ponte Galeria, ma potrebbe essere, se non per il tragico epilogo, la storia di molti altri reclusi nei Cie di tutta Italia. Era uscito da poco dal Cie, quel cittadino egiziano, perché in quel luogo aveva già trascorso il massimo del tempo previsto: 180 giorni.
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Saleh Zaghloul
Nell’articolo di Rania Ibrahim sul Corriere della Sera del 12 marzo “Grazie alla parabola…”, la confusione regna indisturbata. Da una parte la parabola è screditata in quanto non è da quartieri “fashion” ed è “tipicamente da banlieue parigina” e da circonvallazione di Milano, dall’altra si indigna quando i vicini di casa protestano per l’installazione della sua di parabola: “rovinava la facciata del condominio…capirai.”
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Italia-razzismo
L’Ufficio nazionale andiscriminazioni razziali (Unar) ha illustrato, attraverso la Relazione al Parlamento, i risultati del monitoraggio svolto nel 2011. Moltissime le considerazioni interessanti che emergono, ma qui ci soffermiamo su una situazione in particolare. Quella descritta nel capitolo intitolato “Istruzioni a discriminare”.
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Italia-razzismo
La politica su rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno è stata finora confusa e contraddittoria. Da una parte ogni cinque anni è stata fatta una regolarizzazione rivolta a persone straniere già presenti sul territorio; dall’altra, nel momento del primo rinnovo, si adottavano interpretazioni talmente restrittive da rendere questo passaggio davvero complicato. In molti, per un motivo o per l’altro, hanno perso il permesso di soggiorno diventando irregolari.
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Manconi: Uva è stato violentato?
Luigi Manconi presidente di A Buon Diritto: “Oggi, nel palazzo di Giustizia di Varese, nel corso del dibattimento sulla morte di Giuseppe Uva, deceduto nell’ospedale di quella città, il 14 giugno del 2008, dopo esser stato trattenuto per circa tre ore nella caserma dei carabinieri di via Saffi, è stato ascoltato il perito del tribunale. Secondo la sua deposizione, le evidenze scientifiche mostrano inequivocabilmente che il sangue presente sui pantaloni indossati da Uva è di origine anale. Questo fatto sconvolgente pone due interrogativi: cosa è davvero accaduto nella caserma dei carabinieri durante quelle lunghe ore quando, secondo un testimone oculare, si sentivano “le urla strazianti” di Uva? Come è stato possibile che per quasi quattro anni l’indagine della Procura non abbia portato ad alcun risultato e abbia ignorato testimonianze e prove che avrebbero potuto consentire l’accertamento della verità?
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Italia-razzismo
Può accadere, ed è accaduto, che un partito scelga un metodo democratico per individuare i candidati da contrapporre agli altri partiti nelle competizioni elettorali. È stato il Partito Democratico, e di questo gli diamo tutti atto.
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Roma, 28 febbraio 2012
Nella giornata di ieri la tendopoli spontanea dei rifugiati presso l'ex-air terminal Ostiense di Roma è stata smantellata e i profughi trovano ora un'accoglienza più dignitosa presso il centro di prossimità di Tor Marancia. Medici per i Diritti Umani desidera ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto con solidarietà concreta il lavoro dei suoi medici e volontari, che insieme a tante altre associazioni e cittadini, hanno lavorato affinchè si raggiungesse questo obiettivo. Un risultato che ci auguriamo non effimero.
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