L’intollerabile silenzio che accompagna il genocidio nel Sinai
l'Unità, 11-01-2011
Italia-razzismo Osservatorio
Don Mussie Zerai, direttore dell’agenzia Habeshia, quasi in completa solitudine, da oltre un mese, prova a tenere alta l’attenzione sulla vicenda delle 240 persone ostaggio di un gruppo di predoni nel deserto del Sinai.
Italia-razzismo Osservatorio
Don Mussie Zerai, direttore dell’agenzia Habeshia, quasi in completa solitudine, da oltre un mese, prova a tenere alta l’attenzione sulla vicenda delle 240 persone ostaggio di un gruppo di predoni nel deserto del Sinai.
Una piccola chance nella corsa ad ostacoli per regolarizzarsil'Unità, 08-01-2011
Italia-razzismo Osservatorio Il decreto flussi sarà utilizzato da molte persone straniere come una sorta di sanatoria, ovvero come la possibilità di regolarizzare, con l’ottenimento del permesso di soggiorno, la presenza già in corso sul territorio italiano.
Procedure impossibili per scoraggiare chi vorrebbe integrarsil'Unità, 04-01-2011
Italia-razzismo Osservatorio È stato pubblicato il decreto flussi 2010-2011 e il 31 gennaio ci sarà il primo “click day” tra i tre previsti. (Si noti: chi non possa accedere a un collegamento internet rimane definitivamente escluso) 98.080 assunzioni così ripartite: 52.080 posti per lavoratori provenienti da paesi che hanno firmato con l'Italia accordi di cooperazione in materia di immigrazione e senza alcuna restrizione sul tipo di attività lavorativa da svolgere; 30.000 posti destinati all'assunzione di colf e badanti non provenienti dai paesi del primo gruppo; 16.000 per richieste di conversione e per ingressi particolari.
LA LETTERA Presidente Napolitano, perché l'Italia è avara con i profughi?LUIGI MANCONI
Signor Presidente, questa mattina ho avuto modo di visitare l'edificio dell'ex ambasciata della Somalia in Italia, sito in via dei Villini numero 9. nel centro di Roma. L'edificio è privo di acqua corrente e di elettricità, gli infissi sono in gran parte divelti, le porte sono scardinate e mancano moltissimi vetri,
Giovedì 30 dicembre 2010 ore 11.00 nella sede dell’ex Ambasciata della Somalia in Italia via de Villini 9
Conferenza stampa promossa da
Federazione Nazionale Stampa Italiana A Buon Diritto Consiglio Italiano Rifugiati Medici per i Diritti Umani Migrare Articolo 21
PROFUGHI A ROMA
Gli INVISIBILI di VIA dei VILLINI e gli ALTRI Si stima che a Roma circa 1.500 rifugiati vivano in condizioni abitative di drammatico degrado. Si tratta di persone che sono fuggite dal proprio paese a causa di conflitti armati o di persecuzioni per motivi etnici o religiosi o per appartenenza a determinate nazionalità o gruppi sociali o per le proprie opinioni politiche, e che hanno ottenuto dallo Stato Italiano il riconoscimento della condizione giuridica di rifugiato. Centinaia e centinaia di loro vivono, in qualche caso da molti anni, in sistemazioni di fortuna, destinate a trasformarsi in veri e propri ghetti. Come quello di via Arrigo Cavaglieri (Romanina), quello di via Collatina, quello di Via dei Villini e come la baraccopoli di Ponte Mammolo o ancora come le sistemazioni occasionali, quale quella del binario 15 della Stazione Ostiense. Ciò in totale assenza di qualunque politica pubblica e di strutture di seconda accoglienza, in grado di sostenere l’inserimento sociale e la ricerca di occupazione, l’accesso ai servizi e il riconoscimento dei diritti di cittadinanza.
Roma, 1500 rifugiati trasformati in invisibili Ci facciamo sentire?l'Unità, 28-12-2010
Italia-razzismo Osservatorio Profugo è chi scappa dal proprio paese a causa di conflitti armati o di persecuzioni per motivi etnici o religiosi o per appartenenza a determinate nazionalità o gruppi sociali o per le proprie opinioni politiche.
Albania, la forza del pregiudizioAlessandro Leogrande
Vi racconto una piccola avventura pre-natalizia, che però è specchio della Puglia e dell’Italia odierne. Sabato scorso mi sono imbarcato su un traghetto Red Star Valona-Brindisi. Il traghetto sarebbe dovuto partire alle 12,30 dall’unico molo della città albanese e arrivare a Brindisi alle 17,30. Ma il mare era molto agitato, e per molte ore il comandante non è riuscito ad attraccare.
Medici per i Diritti UmaniComunicato stampa
Ex-ambasciata somala a Roma: grave la situazione umanitaria di 140 rifugiati Roma, 21 dicembre 2010 Medici per i Diritti Umani (MEDU) lancia un appello alle istituzioni (Comune, Provincia, Regione, Ministero dell’Interno) affinché si individuino con urgenza soluzioni di accoglienza dignitose e percorsi di integrazione per circa 140 rifugiati somali costretti a vivere in condizioni disumane presso l’ex-ambasciata somala di Via dei Villini a Roma. In un edificio fatiscente, e nei locali che un tempo erano destinati a garage, vivono 140 persone allo stremo, tutte in possesso di un regolare permesso di soggiorno per protezione internazionale.
C’è qualcuno a Milano che affitta un alloggio a un rifugiato politico?l'Unità, 21-12-2010
Italia-razzismo Osservatorio Lui è camerunense ed è un rifugiato politico. Non scriveremo il suo nome, lui preferisce rimanere anonimo perché di problemi, come ci dice, ne ha già abbastanza. È in Italia da tre anni ed è scappato dal suo paese dove ora, dopo aver combattuto per la tutela dei diritti civili, rischia la vita. È un giornalista ed è molto colto.
Non si puo' usare il Natale per azzerare le differenze culturalil'Unità, 17-12-2010
Italia-Razzismo Osservatorio La festa, alla fine, si farà. Dopo le polemiche dei giorni scorsi i dirigenti della scuola materna di via delle Forze Armate a Milano hanno deciso di non annullare il consueto appuntamento natalizio aperto alle famiglie. La decisione partiva da questo: il numero crescente di alunni stranieri all’interno dell’istituto ha posto un problema rispetto all’opportunità di celebrare il Natale, festività religiosa di origine cristiana.
Lettera aperta al ministro dell'Interno MaroniMario Staderini e Gaoussou Ouattara
Signor Ministro, torniamo a scriverLe a seguito di quanto da Lei affermato lo scorso 26 novembre, quando ha “invitato i cittadini extracomunitari che sono sfruttati a denunciare i loro datori di lavoro” perché nella legge Bossi-Fini “c’è la possibilità per questo motivo di ottenere il permesso di soggiorno”. Abbiamo apprezzato questa sua posizione proprio perché rispettosa di quegli aspetti della legge che consentirebbero già oggi di superare le ingiustizie e le discriminazioni che costringono centinaia di migliaia di immigrati in una condizione di sostanziale clandestinità e quindi particolarmente vulnerabili.
Il carcere, la pena e la speranza - resoconto audioIniziativa in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani
Se ci fosse il Cav.Se Berlusconi fosse come ci dice di essere, quei 250 profughi africani sarebbero già salvi
Luigi Manconi “Dove sono i pacifisti?” (Oppure: “perché tacciono i pacifisti?”): quell’interrogativo, in una varietà di versioni, costituisce una sorta di tedioso canone di un sottogenere letterario, notevolmente diffuso nella pubblicistica nazionale da circa un trentennio.
Sessant'anni fa nasceva l'UnhcrE i rifugiati trovarono assistenza L'Unhcr compie 60 anni. Il 14 dicembre 1950, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decideva infatti di istituire l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Doveva durare solo tre anni e assistere le persone fuggite a seguito della seconda guerra mondiale. Ma tant'è.
L’atroce destino dei minori migranti cacciati come gli adultiL’atroce destino dei minori migranti cacciati come gli adulti
Italia-razzismo Osservatorio Il Comitato per i minori stranieri non accompagnati (organo istituito presso il ministero del Lavoro) ha calcolato che dal 2000 al 2009 il dato che ne quantifica la presenza oscilla tra le 7/8 mila unità.
Brescia - Muore nella cella del comando dei Carabinieri un giovane senegalese: perché?da Radio Onda D’Urto
Brescia, domenica 12 dicembre. Attorno alle 8.45 del mattino presso l’ospedale civile viene constatato il decesso di Elhdy Seyou Gadiaga, 36 anni, cittadino del Senegal, in Italia da circa 15 anni. In ospedale era arrivato da poco. Da venerdì pomeriggio Elhdy era trattenuto presso la caserma dei carabinieri di piazza Tebaldo Brusato.
La lingua italiana strumento per includere non per escludereItalia-razzismo Osservatorio
La conoscenza della lingua è fondamentale per l’integrazione e gli immigrati sono i primi a saperlo. Tutt'altra cosa è utilizzare la conoscenza della lingua per escludere gli immigrati da diritti e servizi: è il caso dell’obbligo, a partire dal 9 dicembre, di superare un test di lingua italiana per ottenere il permesso di soggiorno di lungo periodo CE (ex carta di soggiorno), come è previsto dal pacchetto sicurezza.
Richiesta di intervento per salvare la vita di profughi eritrei, somali, sudanesi ed etiopiEgregio Ministro Frattini,
I sottoscritti, Deputati e Senatori del Parlamento Italiano e rappresentanti di associazioni umanitarie, chiedono un intervento urgente per salvare la vita a circa 250 migranti provenienti dal Corno d’Africa sequestrati da predoni nel deserto del Sinai in territorio egiziano.
Richiesta di intervento per salvare la vita di profughi eritrei, somali, sudanesi ed etiopiEgregio Direttore Battistotti,
I sottoscritti, Deputati e Senatori del Parlamento Italiano e rappresentanti di associazioni umanitarie, chiedono un intervento urgente per salvare la vita a circa 250 migranti provenienti dal Corno d’Africa sequestrati da predoni nel deserto del Sinai in territorio egiziano.
Silenzio sul dramma degli Eritrei prigionieri nel deserto del Sinail'Unità, 07-12-2010
Italia-razzismo Osservatorio Sono in 250. Tra loro donne in stato di gravidanza, bambini. 9 uomini hanno riportato gravi ferite per le violenze subite. Ad altri è stata imposta, pare, l’asportazione di un rene, unica loro proprietà per pagare il riscatto. Alcuni sono stati uccisi.
A Buon Diritto
Martedì 7 dicembre ore 11.00 presso la sala Stampa del Senato della Repubblica Profughi sotto ricatto: cosa c’entra l’Italia? Eritrei etiopi somali sudanesi in catene nel deserto del Sinai Introduce Luigi Manconi Presidente di A Buon Diritto Testimonianza Don Mussie Zerai sacerdote cattolico eritreo Direttore dell’Agenzia Habeshia Interviene Christopher Hein Direttore del Consiglio Italiano Rifugiati Partecipano i parlamentari Rita Bernardini Benedetto Della Vedova Pietro Marcenaro Matteo Mecacci Guido Melis Flavia Perina Savino Pezzotta Donatella Poretti Jean-Leonard Touadi Livia Turco Luigi Zanda I signori giornalisti sono pregati di accreditarsi presso l’Ufficio stampa del Senato 06.67062698 Vicini a chi ha pauraLuigi Manconi
Dice: gli immigrati delinquono più degli italiani. Falso. Tra gli immigrati regolari il tasso di criminalità è pari a quello registrato tra i cittadini italiani: e, nella fascia di età 24-50 anni, la frequenza dei delitti è minore all'interno della popolazione straniera.
Se non pagate morirete qui - i nuovi ricatti dei trafficanti dopo gli accordi Italia-LibiaErica Balduzzi
Segregati nel deserto del Sinai, legati con le catene ai piedi, costantemente minacciati e ricattati: la loro libertà costa 8mila euro. E’ questa la condizione in cui si trovano attualmente moltissimi profughi, bloccati al confine tra Egitto ed Israele. I dati parlano di circa seicento persone, tra etiopi, eritrei, somali e sudanesi, e tra di essi anche molte donne: tutti in mano ai trafficanti di esseri umani.
Quando l’«altro» è semplice merce Italia Razzismo
Annamaria Rivera nel suo libro La bella, la bestia, lo straniero (Ediesse, 2010) propone una nuova definizione «per quanto sintetica e parziale» del concetto di reificazione (termine che può essere tradotto dal latino come rendere cosa e sul quale Karl Marx molto indagò, aprendo squarci importantissimi per l’analisi sociale).
Sulla torre degli immigrati“Lontano lontano
oltre Milano
oltre i gasometri
oltre i manometri
oltre i chilometri
e i binari del tram”
Paolo Conte
Favoreggiamento, medicina e il treno per romaShukri Said, Segretaria e Portavoce dell’Associazione Migrare
La notizia della denuncia per favoreggiamento sporta dalla Questura di Milano nei confronti di un medico che ha prestato assistenza ad un clandestino egiziano salito con altri sulla Torre ex Carlo Erba per manifestare contro la politica dei permessi di soggiorno è di quelle che suscitano disgusto come solo il contatto con la barbarie può suscitare.
Se negli stadi italiani la squadra che vince è quella del razzismoItalia-razzismo Osservatorio
Mauro Valeri In tempo di elenchi, ritengo opportuno proporne uno sul razzismo nel calcio (riprendendo “solo” le sentenze dei vari giudici sportivi o notizie di stampa), dedicato a tutti coloro, istituzioni calcistiche in primis, che continuano a sostenere che in Italia non c’è razzismo negli stadi e a far finta di scandalizzarsi quando vengono insultati i giocatori della Nazionale.
Buon Natale a tutti anche ai vicesindaci che parlano da razzistiOsservatorio Italia-razzismo A Milano, in via Padova, la strada simbolo della città multietnica, (un po’ come Piazza Vittorio a Roma o San Salvario a Torino) avevano augurato "Buone feste!" in sei diverse lingue.
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