Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Istituzioni, giornali e non solo: vedete alla voce clandestino

Italia-razzismo
l'Unità, 29-03-2011
Macché profughi! Sono tutti clandestini». Così il titolo a tuttapagina de il Giornale di qualche giorno fa, da una dichiarazione del Ministro Roberto Maroni. E di seguito un profluvio di «emergenza clandestini», «esodo di clandestini», «pericolo clandestini».

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Quando razzista è il farmaco: e se poi l’iperteso è «meticcio»?

Italia-razzismo  Osservatorio
Mauro Valeri

L’altro giorno, un mio amico figlio di madre etiope e padre italiano, mi ha telefonato piuttosto preoccupato. A causa di un’ipertensione arteriosa il medico gli aveva prescritto un determinato farmaco.

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Fare la guerra oggi per fermare la guerra

 

Luigi Manconi
l'Unità 25 marzo 2011
Si può rinunciare alla guerra una volta per sempre?
I dubbi intorno all’intervento militare in Libia ruotano tutti, a ben vedere, intorno a quella domanda. Ed è una domanda da prendere sul serio, senza attribuirla necessariamente a una testimonianza profetica o a una proiezione utopistica. 

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Ultim'ora: CASSAZIONE, PERMESSO TRIENNALE A PROFUGHI

 

SCATTA 'PROTEZIONE SUSSIDIARIA' PER CHI FUGGE DA ZONE CONFLITTO
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - I profughi extracomunitari che  fuggono da Paesi nei quali e' in corso un guerra 'interna' o un conflitto contro un altro Stato, hanno diritto almeno ad ottenere il permesso di soggiorno triennale in Italia qualora non gli sia riconosciuto lo status di 'rifugiati'. Lo sottolinea la Cassazione affrontando la vicenda di un africano del Burkina Faso, arrivato in Italia su un barcone di clandestini partito dalla Libia. 
 
 

Il male minore

 

Luigi Manconi
l'Unità 22 marzo 2011
Nella società del rischio, può accadere di trovarsi sotto ricatto. Può succedere più di una volta nell’esistenza del singolo così come nella vita sociale. 

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Lampedusa, grido di dolore delle associazioni umanitarie

Stefano Galieni
Da Lampedusa anche le associazioni umanitarie lanciano un grido di aiuto. Ormai il numero dei profughi sbarcati nella piccola isola è superiore a quello degli abitanti, con l’inevitabile precipitazione in condizioni di degrado, di reazioni scomposte di difficoltà oggettive.

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Trasferimenti. Una linea illegale e che impedisce l’esercizio del diritto di asilo

Valentina Brinis
Sono cominciati i trasferimenti coatti persone attualmente rinchiuse in alcuni Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo e Centri di identificazione ed espulsione verso il Cie di Mineo, a Catania.

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Manconi: “il ministro dell’Interno trasferisce illegalmente i profughi”

Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto
“Sono cominciati i trasferimenti coatti di numerosi profughi dai Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (e alcuni dai Centri di identificazione ed espulsione dove si trovavano del tutto abusivamente) verso il Cie di Mineo (Catania).

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Profughi eritrei sul Sinai, la tragedia continua

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La Traduzione della telefonata

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Gli ultimi sbarchi e il continuo rimpallo di responsabilità con la Ue

Osservatorio Italia-Razzismo 

Continua a salire, e a ritmo incalzante, il numero di quanti approdano sulle coste italiane. Le persone sbarcate nelle ultime ore hanno dichiarato di provenire dalla Libia, anche se la loro identificazione ad opera della polizia ha dimostrato il contrario. 

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Sbarchi a Lampedusa Fallimento del governo dell’irresponsabilità

Osservatorio Italia-razzismo

Undicimiladuecentottantacinque sono i tunisini sbarcati a Lampedusa dall’inizio delle rivolte. Secondo il ministro dell’Interno Roberto Maroni si tratta di un numero destinato a crescere. L’importanza del dato aumenta se confrontato con il numero dei tunisini approdati in Italia nel 2010: 4406.

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Quell’esodo biblico che Maroni agita e Sacconi si augura

l'Unità, 15-03-2011
Italia-razzismo
Proprio mentre Roberto Maroni e Renato Schifani (tra gli altri, sia chiaro) evocano invasioni apocalittiche ed esodi biblici, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, presenta un rapporto intitolato “L’immigrazione per lavoro in Italia: evoluzione e prospettive”.

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RELAZIONE

Sara Medici
In Italia viviamo in diretta l’urto dell’esperienza della prima ondata dei migranti, che non portano con sé solamente quella che volgarmente definiamo forza lavoro, bensì appaiono (nel vero senso della parola) davanti ai nostri occhi per la prima volta.

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I RAGAZZI STANNO BENE?

Marga Esposito

No se continuano le forme di  Razzismo sessuale
Porta di Roma, venerdì 11 marzo, sala in cui proiettano “I Ragazzi Stanno Bene” , solo per1/4 occupata; nonostante sia il giorno della prima non  c’è  il pienone del fine settimana .

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Ivan il terribile: pesi e misure

Ubaldo Pacella
Lezione di coerenza anche da Ivan Bogdanov meglio conosciuto alle cronache come “Ivan il Terribile” l’ultras serbo protagonista delle intemperanze durante la partita di calcio Italia-Serbia che non venne giocata nello stadio Marazzi a Genova.

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La vera tragedia biblica

 Luigi Manconi 

Passiam di plebi varie tra i dolori, de la nazione umana precursori”
Pietro Gori, 1895
Il primo a usare la formula “esodo biblico”, dopo le rivolte nei paesi del nord Africa, è stato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. In ragione della sua impareggiabile prevedibilità, la formula non poteva non avere un gran successo: e, così, è stata detta e ridetta e, a distanza di alcune settimane, è stata ripresa dal presidente del Senato Renato Schifani.

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Il Tribunale di Bari ordina: un perito verifichi le condizioni del Cie

l'Unità, 09-03-2011
Italia-razzismo   Osservatorio
Non è la prima volta che scriviamo di come i Cie, centri di identificazione ed espulsione degli immigrati irregolari, siano una vergogna per la dignità delle persone che sono costrette al loro interno.

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Invito alla Manifestazione di Solidarietà
Ai Profughi del Corno D’Africa intrappolati in Libia
Giovedì 10 marzo 2011 ore 10 in Piazza Ss. Apostoli Roma

I Rifugiati Eritrea in Italia fa appello urgente in favore dei rifugiati del Corno D’Africa a Tripoli
 
 
I Rifugiati Eritrei in Italia fa proprio l’appello urgente lanciato da Monsignor Giovanni Martinelli, vescovo cattolico a Tripoli, per l’evacuazione umanitaria di circa 2000 rifugiati eritrei dalla Libia. I rifugiati eritrei, in maggioranza, hanno come unico punto di riferimento l’Episcopio di Tripoli, nel centro della città, dove ricevono compatibilmente con la situazione contingente anche assistenza materiale. Queste persone, ancor più degli altri cittadini stranieri presenti in Libia, si vedono intrappolate, senza possibilità di rimpatriare e senza possibilità di raggiungere via terra la Tunisia o altri paesi di rifugio e temono per la loro vita.
 
Don Mussie Zerai, in costante contatto con Monsignor Martinelli e con la Nunziatura Apostolica di Malta, competente per la Libia , si rivolge oggi al Consiglio dell’Unione Europea, alla Commissione Europea e al Governo italiano affinché al più presto i rifugiati siano trasferiti  in vari Stati dell’Unione Europea, e  chiediamo ai Governi di mettere a disposizione quote per poter procedere tempestivamente al trasferimento da Tripoli.
 
 Indipendentemente dall’evolversi della situazione a Tripoli e nelle aree circostanti, i rifugiati eritrei sono bersagliati in tutti i modi come nemici. Non hanno alcun permesso di residenza e nessun diritto garantito. “Facciamo appello alla solidarietà dell’Italia e degli altri Stati dell’Unione Europea in questo drammatico momento”, dichiarano i rappresentanti dei Rifugiati Eritrei in Italia.

Aderiscono alla Manifestazione: CIR, ASPER, A.H.C.S, A Buon Diritto,
 

Per Ulteriori informazioni
UFFICIO STAMPA    
Don Mussie Zerai
tel. + 39 338.4424202   
E-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.    
Sito http://habeshia.blogspot.com


 

 

"Denunciò violenza nel Cie ma la colpevole è lei"

Stefano Galieni
Una sentenza pronunciata “in nome del popolo italiano”che assolve un funzionario di polizia, l’ispettore Vittorio Addesso, accusato di aver tentato di violentare Joy, ragazza nigeriana detenuta all’epoca dei  fatti nel Cie di Via Corelli a Milano.

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Maroni esulti: c’è una Bossi-Fini anche in Vaticano

Italia-razzismo    Osservatorio
l'Unità, 05-03-2011
E così, da qualche giorno, anche il Vaticano ha la sua Bossi-Fini. Lo scorso 22 febbraio, infatti, papa Benedetto XVI ha promulgato la nuova legge sulla cittadinanza, entrata in vigore il 1 marzo.

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Democrazia partecipata: la Bolivia, un Modello Possibile

Marga Esposito
Il Convegno tenuto presso la Provincia di Roma(da cui promosso e patrocinato)  il 25/02/11, dal titolo Roma capitale, ha apportato un notevole contributo, apprezzabile nelle inedite proposte scaturite dalla tematica e dai relativi contenuti,

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Silvio Di Francia della segreteria del PD di Roma risponde al Sindaco Alemanno intervistato da Le Iene

2 marzo 2011

Roma - (Adnkronos) - Il sindaco: "Non è sempre responsabilità del Comune quando succede qualcosa a Roma. Non abbiamo alcun potere sulle ambasciate, qui siamo su territorio somalo. Non si devono raccontare balle e non si deve speculare sulle persone"


Silvio Di Francia:
"Il Sindaco Alemanno aggiunge risposte imprecise a quelle contraddittorie dei giorni scorsi. Oggi tocca alle Iene.

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Reato di clandestinità: due schiaffi al governo

Stefano Galieni
Due notizie, una recente, l’altra di ieri, non hanno certo reso migliori le giornate del ministro Maroni né tantomeno dei suoi colleghi leghisti e alleati di governo.

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Tunisini in rivolta nei centri di espulsione. Le foto esclusive del cie di Gradisca

Gabriele Del Grande

Dopo due giorni di rivolte, giovedì e venerdì scorsi, il centro di identificazione e espulsione di Gradisca è letteralmente fuori uso. Resta una sola cella a disposizione per 100 reclusi, e molti sono costretti a mangiare e a dormire per terra e all’addiaccio, ammassati nei corridoi e nei locali della mensa, dove sono tenuti rinchiusi tutti il giorno, e con un unico bagno a disposizione.

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Manconi spiega perché ha denunciato Alemanno

Luigi Manconi
Il Riformista del 24 febbraio critica l’iniziativa - presa nella mia qualità di presidente di A Buon Diritto, assistito dall’avvocato Alessandro Gamberini - di denunciare il sindaco di Roma, Gianni Alemanno per omicidio colposo in merito alla morte di quattro bambini rom, bruciati vivi nel rogo della loro baracca il 6 febbraio  2011.

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Un piccolo passo verso la tutela dal Consiglio di Stato

l'Unità, 1-03-2011
Italia-razzismo
Il 25 febbraio il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’ostatività alla regolarizzazione colf badanti causata dal reato di cui all’articolo 14, co. 5 ter e 5quater D. Lgs. 286/1998, che regola l’espulsione.

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L’esposto per la morte dei 4 bambini rom non è una provocazione


l'Unità, 26-02-2011
L’associazione A Buon Diritto ha presentato un esposto alla Procura contro il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per il delitto di omicidio colposo.

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Replica del presidente del IX Municipio al sindaco di Roma Gianni Alemanno

 

Intervista a Susi Fantino
 
1 Le reazioni alla denuncia presentata contro il sindaco Alemanno per la morte dei quattro bambini rom non si è fatta attendere. Il portavoce del sindaco, Simone Turbolente, ha dichiarato che il campo segnalato da carabinieri e polizia municipale era stato sgomberato a dicembre e il rogo, dunque, sarebbe avvenuto altrove. E' così?

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Rassegna stampa - conferenza stampa 23 febbraio 2011

 

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Dichiarazione di impegno

 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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