Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

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                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri
Perché Italia-razzismo
Era il 1986 quando alcuni di noi cominciarono a interessarsi di immigrazione straniera nel nostro paese.
La questione era allora ed è oggi la seguente: la società italiana è consapevole e attrezzata rispetto ai processi di cambiamento che si sono messi in moto (e che continueranno, e hanno una dimensione “globale”) nella fase delle migrazioni internazionali? A metà degli anni ‘80 gli immigrati regolari in Italia erano circa 500mila, alla fine del ’93 sfioravano il milione. Circa un decennio fa  raggiungevano quasi il milione e mezzo. Da allora il ritmo di crescita è stato più rapido, cosicché oggi i regolari sono intorno a 4 milioni più, presumibilmente, un milione di irregolari.
Il nostro ritardo nell’affrontare i problemi ha conseguenze assai gravi: 1) il rischio che l’immigrazione si riduca, nella percezione diffusa, a “questione criminale”; 2) la cancellazione, o comunque la sottovalutazione, della presenza straniera come risorsa positiva e fattore di sviluppo; 3) l’introduzione nel nostro ordinamento di norme illiberali, capaci di far arretrare il sistema di diritti e di garanzie. In proposito, valgano due esempi: la qualificazione dell’immigrazione irregolare come reato e l’aggravante “per clandestinità”, con la quale non si va a colpire un comportamento criminale bensì la mera condizione di migrante e di profugo non riconosciuti.
Opporsi a tutto ciò richiede che si lavori in una prospettiva di medio e lungo periodo. Ciascuno di noi può fare qualcosa e, da qui, nasce il progetto di questo sito e della rubrica omonima che, dal 19 maggio, viene ospitata dal quotidiano l’Unità due volte la settimana. Un Osservatorio, “Italia-razzismo”, sui fatti dell’immigrazione e sui complessi effetti che ne derivano per la società italiana: nei diversi settori del mercato del lavoro, nei diversi contesti territoriali, nelle diverse culture e nei diversi gruppi sociali. Dati, informazioni, statistiche e vita reale. Parleremo di quelle 240.594 imprese individuali promosse da stranieri, ma anche di quei 1.500 nuovi cittadini italiani, nati in altri paesi, che costituiscono una percentuale non insignificante dell’esercito italiano. E  parleremo della vita quotidiana, di “loro” e di “noi”: rapporti, interazioni, anche amicizie (oltre che stereotipi, discriminazioni, conflitti).    
Attendiamo osservazioni, suggerimenti, consigli. E notizie.
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Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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