Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

29 maggio 2012

Riccardi: “la cittadinanza alle seconde generazioni è il passo decisivo per l’integrazione”.
Il ministro è intervenuto ieri a Livorno alla consegna delle “cittadinanze onorarie” ai bambini stranieri promossa dalla Provincia.
Immigrazioneoggi, 29-05-2012
“Credo che siamo in una nuova fase: quella dell’integrazione, e credo anche che la questione della cittadinanza per i bambini stranieri che nascono nel nostro Paese sia un passo decisivo di questa integrazione”. È quanto ha dichiarato il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi, intervento ieri a Livorno alla cerimonia di consegna degli attestati di cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati sul territorio livornese.
La manifestazione, organizzata dalla Provincia di Livorno in collaborazione con la Diocesi e la Comunità di Sant’Egidio, ha visto la partecipazione di molte autorità locali.



IMMIGRATI: SBARCO NEL RAGUSANO, FERMATI 14 SCAFISTI EGIZIANI
(AGI) - Ragusa, 29 mag. - Quattordici egiziani sono stati fermati dalla polizia con l'accusa di essere gli scafisti dello sbarco di 80 loro connazionali all'alba di ieri sulle coste di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Sono stati individuati nel corso delle operazione di identificazione dei migranti che erano a bordo di un grosso peschereccio, arenatosi a poca distanza dalla localita' balneare di Caucana e da disincagliato da unita' della Guardia di finanza e della Guardia costiera. Il natante era stato poi rimorchiato nel porto di Pozzallo. (AGI) .



Stampa e immigrazione: i soliti stereotipi. Prevale ancora la cronaca nera.
Studio del Robert Schumann Centre for Advanced Studies dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze su 5 testate a tiratura nazionale.
Immigrazioneoggi, 29-05-2012
Su quotidiani e telegiornali gli immigrati occupano uno spazio marginale, nemmeno il 2% delle notizie, e sono solitamente citati per fatti legati alla cronaca nera dove conta soprattutto sottolineare nazionalità e fede religiosa.
Questi, in sintesi, alcuni dei risultati di una ricerca condotta dal Robert Schumann Centre for Advanced Studies dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze nell’ambito del progetto Mediva (Media per la diversità e l’integrazione dei migranti).
L’indagine, che ha coinvolto i quotidiani La Nazione, la Repubblica, Il Sole 24Ore, Corriere della Sera e il Tg3, è stata illustrata ieri a Firenze da Anna Triandafyllidou e Iryna Ulasiuk che hanno curato la ricerca.
Nella copertura delle notizie sugli immigrati, è stato spiegato, in Italia “i media spesso alimentano l’opposizione tra un positivo ‘noi’ e un negativo ‘loro’, e in generale le notizie relative all’immigrazione hanno risalto solo in concomitanza di un evento straordinario o che, appunto, ‘fa notizia’”. Sui media italiani, è stato detto ancora, “i migranti sono il più delle volte rappresentati come gruppo piuttosto che come singole persone, gruppi cui si attribuiscono caratteristiche minacciose o si associano problemi. Mancano invece spazi di approfondimento sulle realtà di provenienza, per capire meglio i problemi. E mancano criteri di selezione nelle redazioni di giornalisti legati alle nazionalità immigrate”.



Prende il via “Ci conosciamo?”, le seconde generazioni incontrano gli intellettuali italiani per discutere di integrazione.
Un incontro con Paolo Mieli inaugura oggi a Roma la rassegna promossa dall’Unar.
Immigrazioneoggi, 29-05-2012
Un incontro dei giovani migranti e seconde generazioni aderenti alla Rete Near con il giornalista Paolo Mieli per un dibattito sui temi dell’integrazione razziale e della lotta alle discriminazioni, per riflettere sui linguaggi e le storie con cui giornali e mondo dell’informazione e della comunicazione raccontano i giovani figli di immigrati nati o cresciuti in Italia.
È questo l’incontro con cui questa sera prenderà il via a Roma (ore 18.00 presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei ministri - largo Chigi, 19) la manifestazione Ci conosciamo? promossa dall’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.
L’incontro, che verrà aperto dal direttore dell’Unar, Massimiliano Monnanni, inaugura un ciclo di manifestazioni tra autorevoli rappresentanti del mondo dei media e della comunicazione che hanno deciso di confrontarsi con i giovani migranti e le seconde generazioni sui temi dell’integrazione e del contrasto al razzismo, spesso trattati con un linguaggio stereotipato quanto non addirittura discriminatorio da giornali, cinema, tv e pubblicità.



Fondo europeo per l'Integrazione: immigrati, 8 azioni per oltre 34 milioni di euro
Fasi.biz, 28-05-2012
Approvato dalla Commissione Europea il Programma Annuale 2012 per l'Italia del Fondo europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi Terzi (FEI). Oltre 34 milioni di euro sono le risorse messe a disposizione per promuovere interventi di carattere nazionale e territoriale in favore degli immigrati, incentrati sul tema del dialogo interculturale, della mediazione sociale e del confronto tra popolazione migrante e società di accoglienza. Alcuni progetti saranno selezionati con avviso pubblico, mentre, in casi debitamente giustificati, le sovvenzioni saranno concesse senza invito a presentare proposte.
Nel programma del Piano Annuale 2012 sono previste 8 azioni:
Formazione linguistica ed educazione civica
L’azione intende promuovere la conoscenza della lingua italiana da parte dei cittadini di paesi terzi,
anche ai fini dell’innalzamento dei livelli di istruzione e dello sviluppo e potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza, nella prospettiva di una loro piena integrazione linguistica e sociale.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 22 milioni di euro, di cui 16,5 risultano essere il contributo comunitario.
Sono beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali (in modalità Organo Esecutivo), amministrazioni territoriali e periferiche, enti locali, Centri Territoriale Permanenti per l'istruzione e la formazione in età adulta, associazioni del terzo settore di ambito locale e nazionale, istituti di ricerca, enti non a scopo di lucro.
Orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità
L’azione è finalizzata a promuovere l’occupabilità al lavoro di cittadini di Paesi terzi vulnerabili o in condizione di disagio occupazionale, tramite servizi di informazione, orientamento al lavoro e valorizzazione delle competenze informali, attraverso l’attivazione di servizi individuali personalizzati e finalizzati alla promozione dell’occupazione.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 3 milioni di euro, di cui 2,25 risultano essere il contributo comunitario.
Sono beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali, territoriali e periferiche, enti locali, servizi per l’impiego pubblici e soggetti autorizzati e/o accreditati ad operare nel mercato del lavoro ai sensi della normativa nazionale vigente, associazioni del terzo settore di ambito locale e nazionale.
Progetti giovanili
L’azione intende realizzare interventi rivolti a minori e giovani di Paesi terzi, per sostenerli nel loro processo di crescita personale ed integrazione sociale, in particolare per favorire l’inserimento scolastico dei minori stranieri, limitare il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica, attivare percorsi di accoglienza e sostegno per i minori stranieri non accompagnati, e coinvolgere le famiglie dei ragazzi nel processo di integrazione.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 6 milioni di euro, di cui 4,5 risultano essere il contributo comunitario.
Beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali (in modalità Organo Esecutivo), amministrazioni territoriali e periferiche; enti locali; associazioni del terzo settore di ambito locale e nazionale; istituti di ricerca; enti non a scopo di lucro.
Informazione, comunicazione e sensibilizzazione
L’azione intende promuovere la conoscenza dei diritti, dei doveri e delle opportunità rivolte ai cittadini di Paesi terzi, nonché sensibilizzare cittadini stranieri ed italiani favorendo la conoscenza ed il rispetto reciproci.
In particolare, si intende:
    realizzare un portale per l'integrazione, per mettere a disposizione un sistema di accesso diretto e interattivo alle informazioni e per consolidare la rete dei soggetti istituzionali e dell’associazionismo.
    ideare una campagna informativa sull'accordo di integrazione e sui nuovi adempimenti che interessano i cittadini stranieri;
    migliorare l’integrazione sociale e professionale degli stranieri nei luoghi di lavoro, ridurre gli infortuni, divulgare la cultura della Responsabilità Sociale d’Impresa e trasmettere la cultura della sicurezza nel mondo del lavoro.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 2,5 milioni di euro, di cui 1,875 risultano essere il contributo comunitario.
Sono beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali (in modalità Organo Esecutivo), amministrazioni territoriali e periferiche; enti locali, terzo settore di ambito locale e nazionale; enti non a scopo di lucro.
Mediazione interculturale
Con 2,2 milioni di euro, di cui 1,65 contributo comunitario, si intendono attivare servizi di mediazione interculturale e linguistica per favorire l’efficacia della comunicazione e promuovere l’accesso dei cittadini di paesi terzi ai pubblici servizi. L'azione è rivolta ad Amministrazioni territoriali e periferiche; enti locali; associazioni del terzo settore di ambito locale e nazionale; enti non a scopo di lucro.
Mediazione sociale e dialogo interculturale
L’azione intende promuovere interventi di mediazione sociale e gestione dei conflitti sociali in ambito locale e urbano, favorendo la conoscenza ed accettazione reciproca tra società d’accoglienza e collettività straniere.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 4 milioni di euro, di cui 3 risultano essere il contributo comunitario.
Sono beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali (in modalità organo esecutivo), amministrazioni territoriali e periferiche, enti locali, associazioni del terzo settore di ambito locale e nazionale, enti non a scopo di lucro, istituti di ricerca.
Capacity building
L’azione:
    intende migliorare i livelli di gestione ed erogazione dei servizi pubblici ed amministrativi rivolti ai cittadini di Paesi terzi;
    prevede di promuovere interventi di mainstreaming che prevedano l’inserimento dei temi dell’integrazione nella programmazione e nell’attuazione degli interventi di politica sociale, sviluppando azioni di governance multilivello e l’approccio bottom-up alla pianificazione degli interventi.
Sono beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali (in modalità Organo Esecutivo), amministrazioni territoriali e periferiche, enti locali, ANCI, associazioni del terzo settore di ambito locale e nazionale.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 5 milioni di euro, di cui 2,5 risultano essere il contributo comunitario.
Scambio di esperienze e buone pratiche
L’azione ha lo scopo di promuovere il confronto tra le politiche di integrazione, con focus trasversali specifici nei settori dell’inclusione finanziaria dei cittadini stranieri e della tutela dei minori sottoposti a procedimento penale.
In particolare, si intende promuovere il confronto tra le politiche di integrazione sviluppate a livello locale e nazionale in Italia e negli Stati Membri dell’Unione, ai fini della capitalizzazione e del trasferimento delle buone pratiche.
La dotazione totale prevista per questa azione ammonta a 1 milioni di euro, di cui circa 500 mila risultano essere il contributo comunitario.
Sono beneficiari della sovvenzione Amministrazioni centrali (in modalità organo esecutivo), amministrazioni territoriali e periferiche; istituti di ricerca, pubblici o privati, enti ed associazioni non a scopo di lucro.
Infine, sono stati previsti circa 3 milioni di euro per l'assistenza tecnica in merito alle attività di preparazione, gestione, monitoraggio, valutazione, informazione e controllo dei progetti.



L'Esselunga e il peruviano che non sopporta umiliazioni
Integrato, politicizzato, non disposto a subire mortificazioni di tipo razzista. È il leader del lungo sciopero nei famori magazzini milanesi. Una vicenda che racconta il lavoro migrante oltre i luoghi comuni. E che svela l'intreccio dei subappalti e il giogo del caporalato nel cuore dell'Italia industriale. Una battaglia sindacale per la dignità, più che per il denaro
la Repubblica, 28-05-2012
ANTONELLO MANGANO*
PIOLTELLO (Milano) - Luis Seclen è nato a Lima. Da giovane ha partecipato alle manifestazioni contro il regime militare, oggi è quello che si definirebbe un immigrato integrato. Ottima padronanza della lingua, stesso lavoro da anni, figli all'università. Otto mesi fa ha messo tutto a rischio, diventando il leader del primo sciopero multiculturale dell'Italia in crisi. Una lunga vicenda che lo ha portato a scontrarsi con uno degli uomini più ricchi e potenti d'Italia: Bernardo Caprotti, il padrone di Esselunga.
L'origine dello sciopero. Seclen ci spiega come ha guidato lo sciopero dei migranti al Nord. Protagonisti duecento lavoratori (latinoamericani, africani, pakistani) occupati nelle cooperative che gestiscono in subappalto i magazzini Esselunga di Pioltello, a due passi da Milano. Per mesi hanno impedito ai camion di uscire regolarmente dai cancelli. Hanno costretto la controparte a trattare, nonostante venticinque licenziamenti punitivi, la pressione della polizia, il rischio di rimanere senza lavoro.
"E' una questione di dignità". "Non lo abbiamo fatto per avere più soldi, ma per la nostra dignità", racconta il lavoratore peruviano a Linkiesta 1 (sito dal quale abbiamo tratto questo articolo). "Con 1.200-1.400 al mese non stavamo malissimo". La protesta è nata quando i capireparto hanno aggredito un lavoratore con toni razzisti. Un colpo alla testa e una frase che fa male più della violenza: "Così capisci meglio l'italiano". Il primo pensiero è la denuncia ai carabinieri. Il secondo è invece: "Così perdo il lavoro, meglio non fare niente". "Quella frase mi ha colpito", spiega Seclen. Anche se l'aggressione non lo riguarda in prima persona, decide di accusare comunque gli aggressori. Lo chiamano in ufficio, contestandogli ritardi e punendolo con una settimana di sospensione. "Domani non lavori, non c'è bisogno di te - gli dicono. - Come si dice in Italia, avrei dovuto pensare agli affari miei", riflette amaramente.
Il modello made in USA. A Pioltello c'è la sede principale di Esselunga, il supermercato importato nel 1957 da una società Usa di Nelson Rockfeller. Il primo punto vendita italiano ispirato dal modello americano. Oggi circa 250 uomini - provenienti da ogni angolo del mondo - trasportano i colli dai camion ai magazzini (drogheria, salumeria, scatolame). L'estrema precarietà non è dettata dalla crisi: la maggior parte di loro lavora lì da 8 anni. Il 7 ottobre 2011 è il giorno del primo sciopero. Una vertenza contro il sistema dell'esternalizzazione alle cooperative. "Spesso si lavora a chiamata, al limite del caporalato", denunciano i sindacalisti. "Carichiamo fino a 3mila chili al giorno quando la legge sanitaria ne prevede al massimo la metà. I capireparto ti controllano e ti sollecitano. E se non stai ai loro ritmi, il giorno dopo non ti chiamano". Sembrano le testimonianze che vengono dalle campagne del Sud, siamo invece nel cuore del terziario italiano. Ma scatole e barattoli non arrivano da soli sugli scaffali. Come a Nardò, Rosarno, Castel Volturno - i paesi della raccolta del pomodoro e delle arance - sono i lavoratori stranieri a guidare la protesta.
La riunione di quella domenica. Dopo la vicenda dell'aggressione, i lavoratori - prima sospettosi e in competizione tra loro - decidono di usare la domenica per riunirsi. Un africano, un pakistano, un filippino e un sudamericano, i più anziani del magazzino di drogheria, diventano i leader. Iniziano i richiami, arriva una strana decurtazione in busta paga ("Contibuto AVF, nessun commercialista è riuscito a spiegarci cos'era"). Ma la mobilitazione prosegue. "Abbiamo fatto tremare l'Esselunga. Caprotti, più che odiare i comunisti odia i sindacalisti. Siamo stati chiamati al telefono, ci hanno convocato". Seclen prosegue il suo racconto. "Da domani non vogliamo vedere i capireparto violenti, abbiamo detto. Ok, se ne andranno, ma che offrite voi?, ci hanno risposto. Che possiamo offrire, se già lavoriamo come schiavi?".
"E allora abbiamo deciso lo sciopero". "Ci siamo resi conto che eravamo inginocchiati. Alzate la testa e guardateli in faccia, ho detto in assemblea. Non immaginate la rabbia e la collera che è uscita dal cuore di questi ragazzi. Abbiamo deciso: sciopero. Abbiamo fermato Esselunga. In Perù ho partecipato a diverse manifestazioni. Ma qui ho visto una festa popolare. Caprotti è sceso dal decimo piano a vedere cosa stava succedendo. Qualcuno gli ha fatto vedere il nostro volantino. Voglio vedere fuori tutti i dodici delegati, ha detto. Conoscendolo, sapevamo che non avremmo più messo piede nel magazzino. Ma i cancelli erano tutti chiusi, i suoi camion non uscivano, nonostante oltre cento poliziotti a proteggere gli interessi dell'azienda. Abbiamo tenuto duro una settimana. Dopo il quarto giorno abbiamo saputo che Esselunga stava cedendo il nostro appalto. Rientriamo a lavorare, la cooperativa aveva paura di perdere tutto".
Infine le ritorsioni. Poi lunghi mesi di ritorsioni, sospensioni disciplinari, ferie obbligate. E picchetti di due ore, a sorpresa. "Un giorno sono arrivati i carabinieri, io avevo in tasca la sentenza di reintegro del Tribunale, ho detto: voi siete l'autorità, fate rispettare la legge. Fatemi tornare nel mio posto di lavoro". Poi invece è arrivata l'ordinanza del sindaco. "Al mio paese non avevo mai visto nulla di simile. Centocinquanta poliziotti contro il presidio di cinque lavoratori. Irrompono e spaccano tutto. Il datore di lavoro osserva soddisfatto dal decimo piano". Oggi due su 25 hanno ottenuto una sentenza di reintegro. Tutti gli altri sono ancora senza lavoro.
*Antonello Mangano è il Fondatore della casa editrice Terrelibere 2 che nasce nel 1999 ed è uno dei primi siti web italiani a raccogliere e produrre inchieste e ricerche sui rapporti tra Nord e Sud del Mondo, la mafia, le migrazioni, l'economia e la disuguaglianza

 

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