Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Genitori senza permesso di soggiorno: Si può dichiarare nascita figli senza problemi.



Il responsabile della comunicazione di un’importante associazione di volontariato, intervenendo, oggi (15 settembre), alla trasmissione Fahrenheit di Radio tre,  ha denunciando la violazione dei diritti dei minori stranieri con genitori senza permesso di soggiorno alla registrazione della nascita per effetto del decreto sicurezza.

In verità la circolare del Ministero dell’interno n. 19 del 07 agosto 2009 chiarisce che non sarà richiesta l’esibizione del permesso di soggiorno ai fini della dichiarazione di nascita e del riconoscimento del figlio. Infatti la circolare dispone quanto segue: “Per lo svolgimento delle attività riguardanti le dichiarazioni di nascita e di riconoscimento di filiazione (registro di nascita - dello stato civile) non devono essere esibiti documenti inerenti al soggiorno trattandosi di dichiarazioni rese, anche a tutela del minore, nell'interesse pubblico della certezza delle situazioni di fatto”.

C’è stato un ripensamento da parte del governo e ciò è molto positivo. La notizia va diffusa tra i migranti e tra le associazioni che tutelano i loro diritti. Occorre impedire il mancato riconoscimento di minori stranieri per disinformazione e paura di essere espulsi.

Il decreto sicurezza è stato approvato con il voto di fiducia altrimenti non sarebbe passato, i provvedimenti riguardanti l’immigrazione non sono ben visti da numerosi parlamentari dello stesso schieramento governativo. Durante l’iter parlamentare il governo è stato battuto più volte prima del ricorso al voto di fiducia, e durante il voto di fiducia il governo ha dovuto accogliere numerosi ordini del giorno presentati dai parlamentari della stessa maggioranza che modificavano lo stesso decreto, uno di questi ordini del giorno riguardava proprio le dichiarazioni di nascita e di riconoscimento dei figli e chiedeva la loro esclusione dall’esibizione dei documenti di soggiorno.

Contrari al decreto sono (stati) tutti i partiti dell’opposizione parlamentare (dal PD, all’Italia dei Valori, all’UDC), ed extra parlamentare (da Rifondazione a Sinistra e Libertà, ai Comunisti Italiani). Contrari almeno cento deputati del PDL (il numero dei parlamentari del PDL che a suo tempo hanno scritto al Presidente del Consiglio chiedendo di non porre il voto di fiducia). Contrari tutti i sindacati, la Chiesa cattolica e quella evangelica e tutto il mondo delle associazioni del volontariato laico e religioso, dall’ARCI, alla Caritas ed alla Comunità di Sant’Egidio. Contrarie la Presidenza della Repubblica e quella della Camera. Quanto ai cittadini, quando l’informazione è stata corretta, hanno manifestato chiaramente e fortemente il loro dissenso: abbiamo visto le proteste di medici, insegnanti e presidi delle scuole.

Noi immigrati sappiamo bene che la maggior parte dei cittadini italiani è favorevole alla nostra presenza, al nostro lavoro ed ai nostri diritti. Sappiamo che le posizioni razziste sono minoritarie. Sappiamo che l’Italia, il nostro nuovo paese, vive un momento politico particolare in cui dominano le posizioni minoritarie della Lega Nord. Il duro attacco al presidente della Camera Fini ed alle sue proposte sull’immigrazione ne è esempio. Ci auguriamo che questa situazione finisca presto.


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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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