Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Roma,il primo sgombero di Marino: via 35 famiglie Rom e Sinti

Polemiche a Roma per lo sgombero di 35 famiglie rom e sinti da un campo abusivo di via Salviati. Lo sgombero è stato fatto in ottemperanza di una ordinanza del sindaco Ignazio Marino del5 agosto, poi sospesa per consentire un confronto con le famiglie che, però, nella stragrande maggioranza non hanno accettato di tornare nel cosiddetto villaggio della solidarietà di Castel Romano.

Le operazioni di sgombero sono iniziate alle 7 di mattina di ieri, dopo la demolizione delle baracche, vi hanno partecipato agenti della polizia municipale, polizia e carabinieri. Amnesty International, l’associazione 21 luglio e il Centro europeo per i diritti rom hanno protestato vigorosamente, incassando il sostegno di esponenti dei movimenti per i diritti umani, fra cui Moni Ovadia, Luigi Manconi e Gad Lerner. Lo sgombero, sostengono, «non rispetta standard e garanzie procedurali ponendosi in continuità con le ripetute violazioni dei diritti umani perpetrati già dalla passata Amministrazione capitolina». In particolare, le organizzazioni umanitarie prendono di mira l'insediamento di Castel Romano, «un mega-campo monoetnico isolato dal contesto urbano, ad alta concentrazione, luogo di degrado fisico e relazionale». C’è per di più la preoccupazione per la possibilità che nel campo, dove vivono famiglie serbe, insorgano conflitti con l’arrivo delle nuove famiglie di origine bosniaca.
Risponde l’assessore al sostegno sociale Ruta Cutini: «Ascoltiamo e comprendiamole proteste e i disagi della popolazione Rom. Tuttavia il provvedimento del Sindaco è motivato da ragioni igienico-sanitarie e volto a tutelare i bambini e le famiglie che non possono vivere in spazi privi di acqua, luce e servizi igienici».«Non sono mancati momenti di confronto con i cittadini della zona e con la popolazione Rom», dicono i presidenti dei municipi IV e V, Emiliano Sciascia e Giammarco Palmieri: «Necessario il trasferimento, a tutela delle condizioni igienico sanitarie dei bambini».
l'Unità, 13-09-2013

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