Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Contro l'arresto degli irregolari

Corte di Giustizia Europea
Luigi Manconi Ernesto Maria Ruffini
Dall’8 agosto 2009 lo straniero che entri in Italia senza un regolare permesso di soggiorno è reo di immigrazione clandestina. Così, da quel giorno, il nostro ordinamento punisce la stessa condizione soggettiva dello straniero irregolare, a prescindere dal fatto che abbia commesso un reato.

Si sanziona, cioè, il suo stato esistenziale e non comportamenti che abbiano arrecato danno a terzi. Si introduce, con ciò, una norma di stampo ottocentesco, quale quelle che colpivano non il crimine ma il soggetto percepito come pericoloso (sovversivo, vagabondo, marginale, povero…).
Ma non è tutto.
Da quel giorno, lo straniero entrato irregolarmente deve allontanarsi dal nostro territorio e se non ottempera a tale ordine può essere arrestato e imprigionato.
Fin qui le norme volute dal governo Berlusconi e dal ministro dell’ Interno Roberto  Maroni.
Ma la Corte di Giustizia europea – l’organismo comunitario chiamato a vigilare sull'uniformità degli ordinamenti giudiziari dei Paesi membri –  ha affermato che la pena detentiva prevista dalla normativa italiana è in contrasto con la Direttiva europea sui rimpatri dei clandestini e con il rispetto dei loro diritti fondamentali.
I giudici italiani, quindi, dovranno disapplicare quelle norme perché in contrasto con l’ordinamento comunitario. E così l’impressionante successione di fallimenti e figuracce, collezionata in pochi mesi dall’ esecutivo italiano, la cui politica per l’ immigrazione è stata prima contestata e poi ridicolizzata, viene infine messa in mora e mortificata a livello europeo. La faccia feroce si rivela, oltre che impotente, pateticamente grottesca.

28 aprile 2011

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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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