Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri
Se la scuola diventa laboratorio di dis-integrazione
Unità del 16 giugno 2009
Allo stato attuale delle politiche per l’immigrazione, gravemente carenti sotto tutti gli aspetti, il più efficace strumento “spontaneo” di integrazione è rappresentato dalla scuola pubblica. Oggi, la frequentano oltre 600.000 minori stranieri (più del 7% nella scuola dell’obbligo). In quest’ambito di sostanziale convivenza pacifica si sono verificati recentemente alcuni fatti preoccupanti. A Padova in una scuola è stata diramata una circolare in cui si chiedeva agli studenti stranieri delle quinte di presentare il permesso di soggiorno (al fine di poter sostenere l’esame di maturità). A Genova una preside si è presentata in tutte le classi e ha scritto alla lavagna i nomi di chi avrebbe raggiunto la maggiore età nel corso dell’anno senza aver chiarito la propria posizione giuridica. Ed è di qualche giorno fa la notizia di una ragazza sprovvista del codice fiscale che temeva di non poter sostenere l’esame (cosa poi smentita dal ministro). Infine, a Milano, i figli di genitori irregolari non potranno partecipare ai campi estivi promossi dal comune. In ogni caso, a settembre, i problemi saranno più ingarbugliati. E i rischi di discriminazione o, comunque, di rallentamento dei processi di integrazione, se non di abbandono scolastico vero e proprio, saranno ancora maggiori. Infatti, come scrive tecnichedellascuola.it, “in base alle nuove regole il dirigente scolastico sarà tenuto a chiedere copia del permesso di soggiorno”: in mancanza di esso, “l’iscrizione verrebbe comunque accettata ma il dirigente dovrà segnalare i genitori all’autorità di pubblica sicurezza”. O meglio: così dovrebbe essere. Ma una simile scelta sarebbe così irresponsabile da indurci a sperare nel recupero di un po’di buon senso. E di sale in zucca.
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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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