Agenzie immobiliari e il regolamento per discriminare

Italia-razzismo
L’Ufficio nazionale andiscriminazioni razziali (Unar) ha illustrato, attraverso la Relazione al Parlamento, i risultati del monitoraggio svolto nel 2011. Moltissime le considerazioni interessanti che emergono, ma qui ci soffermiamo su una situazione in particolare. Quella descritta nel capitolo intitolato “Istruzioni a discriminare”.

Si tratta delle linee guida che le agenzie immobiliari tracciano per istruire i propri dipendenti al rapporto con le persone straniere. Per l’Unar si tratta di un «comportamento discriminatorio» che avviene «su sollecitazione o di una terza persona gerarchicamente sovraordinata o di un documento organizzativo che impone di tenere condotte discriminanti». Infatti «alcune agenzie hanno emanato regolamenti per escludere gli stranieri dalle transazioni relative a una certa tipologia di alloggi nel timore che la presenza di immigrati potesse far calare il valore degli stessi. In altri casi, sono stati direttamente i responsabili delle agenzie a intimare ai propri collaboratori di applicare questo genere di criteri».
Quanto descritto illustra in maniera assai concreta che cosa significhino, nell’esistenza quotidiana, le pratiche di discriminazione e quali e quanti ostacoli incontrino gli stranieri anche quelli regolari e maggiormente interessati a integrarsi nella vita sociale. Si tratta di un problema tutt’altro che banale e che interpella ciascuno di noi: messi di fronte alla scelta tra due possibili inquilini o acquirenti, l’uno italiano e l’altro straniero, siamo sicuri, ma proprio sicuri, che non sceglieremmo sempre e comunque (o quasi) il nostro connazionale?
l'Unità, 15-03-2012

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