Permesso di soggiorno impossibile, appello per il ripristino della legalità

La legge sull’immigrazione Bossi-Fini sancisce espressamente un tempo per il rilascio dei permessi di soggiorno agli immigrati: venti giorni. Invece a tutt’oggi quel termine è costantemente disatteso da parte, con grave danno per il cittadino migrante che attende quel pezzo di carta.

L’Unità aderisce quindi all’appello dell’associazione Migrare sul ripristino della legalità sui tempi dei permesso di soggiorno e sottoscrive la petizione.

- Chiediamo al Governo italiano ed al Ministro Roberto Maroni di rispettare il termine di venti giorni fissato nel Decreto Legislativo n. 286/1998 (Testo Unico dell'Immigrazione così come modificato ed integrato dalla Legge Bossi-Fini n. 189/2002) per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno agli immigrati.

- Stigmatizziamo che, attualmente, siano necessari dai sette ai quindici mesi e che la procedura preveda che l'immigrato, nell'attesa, disponga solo di un cedolino che non ha le caratteristiche per essere univocamente riconosciuto come documento sostitutivo del permesso di soggiorno.

- Segnaliamo che il possesso di quel semplice cedolino è motivo di abusi contro gli immigrati che si vedono ridotti, di fatto, i pur limitati diritti di cui godono in Italia.

- Sollecitiamo affinché, da subito e come misura d'urgenza, venga modificata la procedura nel senso che l'immigrato possa disporre del permesso di soggiorno, anche durante il periodo del suo rinnovo, mediante l'apposizione di un timbro che ne attesti la validità oltre la scadenza legale e sino alla sua sostituzione con il documento nuovo. - Invitiamo al più celere smaltimento dell'arretrato di circa un milione di pratiche attualmente nelle mani dello Stato.".


02 febbraio 2010 l'Unità

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