Potenza, città modello in accoglienza e lungimiranza

Italia-razzismo
L'accoglienza dei rifugiati, in Italia, è tema assai spinoso. In giorni in cui, a Roma, si parla di sgomberare definitivamente l'insediamento di afghani nei pressi della stazione Ostiense, raccontare un'esperienza positiva può risultare utile. E la provincia di Potenza, da questo punto di vista, sta svolgendo un lavoro eccellente.

Abbiamo intervistato Paolo Pesacane, Assessore alle Politiche Sociali e Immigrazione: «Il nostro lavoro è ispirato a un’idea di accoglienza diffusa sul territorio, evitando le concentrazioni in un unico luogo, di per sé foriere di esclusione sociale. Abbiamo cercato di abbandonare la logica dell’emergenza e fornire servizi il più possibile omogenei a cittadini italiani e stranieri.
La Provincia assicura, in collaborazione con i comuni aderenti, appartamenti nei centri storici, per non più di 6 persone per alloggio; fornisce poi dei buoni consumo settimanali da spendere nei negozi convenzionati, e questo aiuta le microeconomie nelle comunità (spesso a rischio spopolamento) dove sono ospitati i rifugiati». Inoltre, sono previsti servizi di accoglienza e di integrazione.
A occuparsi di alcune di queste attività è l'Agenzia di formazione della Provincia di Potenza (Apofil) che, oltre a fornire corsi di certificazione della lingua italiana, prevede corsi per assistenti familiari, come ci racconta il direttore dell'Agenzia, Giuseppe Romaniello: «Il corso dura complessivamente 150 ore e fornisce ai partecipanti (sia italiani che stranieri) professionalità per il lavoro di cura alla persona, attraverso l’acquisizione di competenze tecniche, comunicative e relazionali. E in tale logica rientra anche il progetto Aesculapius, che punta alla formazione del personale sanitario e socio assistenziale».
l'Unità, 03-01-2012

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