Gentile Senatore Manconi,

rispondo volentieri alle sue sollecitazioni contenute nell'articolo di venerdì. Innanzitutto i dati. Come da Lei ricordato i termini di legge prescrivono 20 giorni per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno: considerato il trend degli ultimi due anni che ha visto una riduzione di 2/3 dei tempi medi di attesa confermo con decisione la promessa, fatta anche dal collega Maroni, di raggiungere i termini previsti entro la fine della legislatura.

Questo in virtù innanzitutto degli investimenti sostenuti, per cui ricordo le nuove 300 postazioni di lavoro e gli ulteriori 325 operatori a termine presso gli uffici immigrazione delle questure e le 70 nuove apparecchiature visa scan per la rilevazione delle impronte digitali, che ci permetteranno, inoltre, di smaltire entro il prossimo mese le domande di rinnovo arretrate in tutte le province del Paese.
Nella finalità di moltiplicare i punti di contatto con la popolazione immigrata, concluderemo entro l'anno un importante accordo con Anci per rendere operativi presso gli enti locali sportelli dediti al rinnovo dei permessi, coinvolgendo anche le province laddove i comuni troppo piccoli non saranno in grado di istituirli.
Infine una precisazione su un punto da Lei sollevato. Per conseguire e comprovare i diritti di soggiornante è sufficiente la ricevuta rilasciata dagli uffici postali al momento della richiesta di rinnovo del permesso, senza dover passare dalle questure come da Lei paventato.
Grazie ad ogni modo per la utile sollecitazione, anche perché sono ben consapevole che i canali regolari devono saper competere con quelli illegali dimostrando quotidianamente la loro convenienza.
Cordialmente,
Maurizio Sacconi

Sperem, come diciamo noi migranti sardo-milanesi, ma restano aperte alcune questioni. La prima: perché non consegnare, al momento della richiesta del rinnovo, un permesso provvisorio che, successivamente, venga trasformato in definitivo? Sarebbe più rassicurante e più affidabile dell'attuale "cedolino", effettivamente poco rassicurante e poco affidabile. La seconda: perché non semplificare e velocizzare, per gli stranieri residenti in Italia da 5 anni, il rilascio della Carta di Soggiorno? E accelerare la procedura del suo aggiornamento, ripristinando, la precedente scadenza decennale? Ultima considerazione:  prendo sul serio l'impegno del Ministro e intendo verificare, insieme all'Unità, che tra 12 mesi la situazione (il tempo del rinnovo del permesso) sia effettivamente migliorata.
Coridali saluti
Luigi Manconi
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