Decreto flussi con sorpresa: quanti datori di lavoro stranieri

Italia-Razzismo
Le prefetture d’Italia stanno iniziando a vagliare le domande del decreto flussi. Nell’ambito del tetto quantitativo stabilito a fine 2010 per gli ingressi regolari di colf, badanti e lavoratori subordinati non stagionali, per 83mila ingressi effettivi (più 15mila conversioni di permessi di soggiorno), da dicembre sono state presentate 403mila domande.

La novità più rilevante è l’adesione massiccia di quasi 200mila stranieri come datori di lavoro. Nel primo click day (per i lavoratori provenienti dai paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione con l’Italia), ben 159mila datori di lavoro stranieri hanno quasi eguagliato i 172mila italiani. I dati del Viminale, elaborati dal Sole 24 Ore, testimoniano che nel secondo click day (riservato al lavoro domestico da paesi senza accordi in materia migratoria) i datori di lavoro stranieri avrebbero superato quelli italiani. Quasi un terzo delle richieste totali è rappresentato da datori della Cina, seguiti da Costa d’Avorio ed Ecuador.
Già nella sanatoria 2009 per colf e badanti, i datori con nazionalità non italiana erano stati il 13%. Ed è la stessa Bossi-Fini mette su un unico piano i cittadini italiani e stranieri con un permesso regolare, quando anche questi ultimi abbiano capacità economica e una casa adeguata.
In Lombardia è stato presentato il numero più alto di richieste, destinate ad essere accolte per il 16%, in Emilia Romagna per l’8%, in Veneto per il 4%. In Piemonte, al contrario, l’esito positivo sarà del 34% e in Puglia addirittura del 62,5%.
l'Unità, 12-04-2011

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