Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

La guerra di Milano contro lo straniero riparte da via Padova

In nome della sicurezza, molto trendy ultimamente, il sindaco di Milano Letizia Moratti ha firmato due ordinanze, per ora applicabili solo a via Padova, teatro dei violenti scontri tra stranieri del mese scorso.
Prima ordinanza: chiusura anticipata di bar, phone center e kebaberie (ma anche divieto di apertura per gli esercizi ambulanti). Seconda ordinanza: obbligo per i proprietari di immobili di depositare i contratti d’affitto presso i vigili e per gli amministratori di condominio di denunciare violazione delle norme igienico-sanitarie, nonché sovraffollamenti nelle case. Poi c’è la ciliegina sulla torta: la richiesta al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, di varare un decreto per inserire la clandestinità tra i reati per cui è possibile effettuare perquisizioni senza mandato (come per terrorismo, droga, mafia e armi). Ancora una volta, è evidente il tentativo di accostare l’immagine dello straniero a quella del delinquente. Un’idea che si spera porti voti. Non importa calpestare lo stato di diritto e ignorare la Costituzione, ciò che conta è accrescere la paura del diverso e offrire la soluzione del suo allontanamento dai confini nazionali. L’importante è far credere che gli stranieri, per il solo fatto di essere tali, siano talmente pericolosi da giustificare le irruzioni della polizia senza l’autorizzazione di un magistrato. E nel frattempo, aspettando che Maroni si esprima, a Milano ci si è organizzati ugualmente. Nel “Libro nero della Sicurezza” Fabrizio Cassinelli documenta come alcuni agenti di polizia utilizzino travestimenti e trucchi (quali finte fughe di gas), per entrare nelle case degli immigrati e controllarne i documenti. Toc toc. Chi è? Sono il vostro amato sindaco…
l'Unità, 23-03-2010
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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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