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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Pd e Cgil ripartono dai giovani figli di immigrati

 

Saleh Zaghloul
In questo mese si svolgono due feste dedicate ai giovani figli di immigrati: la prima è organizzata dal Partito Democratico (Cesena, 1-17 luglio),  la seconda dalla CGIL (Coltano, Pisa, 14-17 luglio). 
Molti di questi giovani sono nati in Italia e si sentono italiani ma si scontrano quotidianamente con una realtà che li esclude: e li costringe, ad esempio, alla faticosa odissea del rinnovo del permesso di soggiorno. Finita la scuola, tutto sommato isola felice dell’integrazione, grazie solo all’intelligenza di insegnati e dirigenti scolastici, si trovano impossibilitati ad accedere allo studio universitario essendo per lo più figli di lavoratori di basso reddito (quali colf e operai edili). Esclusi come sono, in genere, anche dai più bassi livelli del pubblico impiego, molti di loro sono costretti a fare il lavoro dei propri genitori.
In Italia, infatti, non ci sono adeguate politiche e risorse per l’integrazione e quest’ultima è lasciata alla buona volontà delle persone e delle associazioni. Tra qualche anno, quando la presenza di questi giovani sarà ulteriormente cresciuta, l’integrazione risulterà ancora più difficile. Bene fanno dunque PD e CGIL a ragionare sull’immigrazione ripartendo dalle giovani generazioni, dal momento che sono in gioco il futuro della pace sociale e la qualità democratica del nostro paese. Oltre alla necessità di battersi per una riforma che consenta la cittadinanza automatica per i nati in Italia, occorre pensare a politiche (sostenute anche da fondi privati), capace di garantire maggiori possibilità di accesso alla formazione universitaria e post-universitaria per i giovani stranieri. La mobilità sociale degli immigrati è condizione indispensabile per l’integrazione.
5 luglio 2011 
 
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