Quella strana crociera dell’Excelsior carica di immigrati indifesi

Italia-razzismo

Cosa sta succedendo a Lampedusa, e nel resto d’Italia, a seguito degli sbarchi di migliaia di persone provenienti dal nord Africa? A dire la verità, non se ne sa molto ma la sensazione è che regni, più o meno ovunque, la confusione. 
Proviamo a raccontare una storia, che forse non è molto conosciuta. La grande nave “Excelsior”, dal 12 aprile scorso, sta facendo una singolare “crociera” nel Mediterraneo. È partita da Trapani con più di 900 profughi a bordo e ha fatto le seguenti tappe: Catania, dove in 335 sono stati fatti sbarcare e portati a al Cai (Centro di accoglienza e identificazione) di Mineo; Civitavecchia dove sono state fatte scendere 300 persone, poi tradotte nei Cie (Centro identificazione ed espulsione) di tutta Italia; Napoli, il 18 aprile, dove 250 persone sono state portate al Cai presso la ex caserma Gandolfato. All’appello mancano però 90 tunisini che, dopo la piacevole gita, sono stati riportati a Trapani e trasferiti al Cara (Centro di accoglienza rifugiati e richiedenti asilo) di Salina Grande, in attesa di essere rimpatriati. La domanda da porsi è: che garanzie esistono per questi uomini? Dopo la consegna dei primi permessi di soggiorno, l’unico supporto che viene loro fornito è un biglietto del treno e il caloroso invito ad allontanarsi e a rendersi il più invisibili possibile. Niente che neanche lontanamente assomigli ad assistenza e accoglienza. E non è tutto. In questo clima di costante emergenza, accadono anche cose come questa: a Lampedusa, alcuni attivisti sono stati, per l’ennesima volta, perquisiti, identificati e interrogati perché avevano osato interloquire con alcuni ragazzi tunisini, attività che, a quanto pare, è severamente proibita. Insomma, c’è da chiedersi, quali garanzie per tutti noi?
26 aprile 2011
 
Share/Save/Bookmark