Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri
“Stranieri - Immigrati” nell’Italia del 2010
Gianguido PAGI Palumbo
cooperatore internazionale, scrittore e collaboratore della Rivista italo-africana ASSAMAN ideata da Pap Khouma.

Il nuovo Razzismo italiano è un problema culturale oltre che socioeconomico e politico.
In Italia siamo cresciuti per decenni in scuole che non ci hanno insegnato sufficientemente e con convinzione la storia del nostro Paese e del nostro “Popolo”. Per millenni gli “Italiani”si sono formati, molto più di altri Popoli e Paesi Europei, attraverso continue mescolanze di Popolazioni e Culture provenienti da molte aree del Mondo assieme ad alcune Popolazioni locali delle diverse regioni d’Italia : Fenici ( 1500-1300 a.c. ), Greci, Etruschi ( 600 a.c. ), Celti ( 400 a.c. ) Latini, Romani, Siculi e Sicani, Sardi, Veneti, e poi Longobardi ( 500 d. c. ) Arabi, Normanni, Slavi, Ebrei, Borboni, Savoia e molti altri che hanno in parte combattuto e poi convissuto e si sono mescolati per almeno 3500 anni, dal oltre il 1500 a.c. fino all’Unità d’Italia del 1861, data che fra un anno appena ci accingiamo a celebrare per i 150 anni dell’Italia Unita e Repubblicana.
Il nostro è quindi storicamente un Paese di veri “meticci”, “multietnico”, “multiculturale”, arricchitosi in oltre 3500 anni della presenza di uomini e donne di culture diverse provenienti dall’Asia Minore- Medio Oriente, dall’Arabia, dall’Africa, dal Nord Europa, dall’Est Europa, dalla Spagna, Francia e Germania, dai Balcani. Lo stesso Impero Romano in realtà è cresciuto ed è stato governato in oltre 500 anni di storia da grandissimi Imperatori che erano originari di diverse aree e culture : Spagna ( Adriano ), Dalmazia ( Diocleziano ), Libia ( Settimio Severo ) fra i più importanti e famosi.
Addirittura ci dimentichiamo continuamente, facciamo finta di non ricordare e non sapere, non riproponiamo mai il mito stesso dell’Italianità : quel famosissimo profugo “preTurco” fuggito da una guerra che aveva distrutto la sua città ( Troia nel 1300 av. Cr.)  e arrivato con suo padre in spalla dopo un lungo viaggio in mare sulle coste laziali. ENEA e la sua storia, l’Eneide di Virgilio
( scritta in dieci anni dal 30 al 20 av. Cr. ), studiata a scuola ininterrottamente per quasi cento anni, non sono stati mai realmente assorbiti dalla coscienza collettiva nazionale.
Le diverse generazioni di Italiani invece sono cresciute convinte dalle nostre Scuole di ogni ordine grado e tipologia, che gli Italiani fossero un Popolo integro, bianco, mediterraneo, europeo al 100 %, puro nella sua italianità, tutt’al più “dominato”, “attraversato” o addirittura “contaminato” a volte e per forza da altri Popoli di passaggio.
La nostra Lingua, il nostro Cibo, la nostra Arte, la nostra Architettura sono invece proprio il risultato straordinario e invidiatissimo di meticciati, di incroci, di nuove sintesi umane di molte parti del Mondo antico e moderno.
Questo patrimonio genetico e culturale misto non è stato valorizzato come tale in quasi 150 anni di educazione, formazione, produzione culturale, informazione, governi centrali e locali.
Cosicché, pur dopo anni e anni di grandi migrazioni di poveri Italiani e Italiane ( dal Veneto, dal Friuli, e da tutto il Centro e Sud Italia ) verso altri Paesi fra la fine dell’800 e la prima metà del 900 - esperienza dolorosa che sembra non avere insegnato quasi nulla alla coscienza nazionale - adesso che in Italia negli ultimi dieci anni in particolare sono arrivati sempre più Stranieri Immigrati dall’Africa, dall’Asia, dal Medio Oriente, dall’America Latina, dall’Est Europeo, quindi da quasi tutto il resto del Mondo, adesso Noi Italiani ( sia la maggioranza del Popolo sia la maggioranza dei Governanti ), stiamo reagendo di fatto con forme di razzismo, come se Noi fossimo appunto dei Puri Bianchi Italiani Europei e i nuovi arrivati dei Poveracci ignoranti, arroganti, delinquenti, bestie da isolare, da tenere distanti e soprattutto solamente da sfruttare il più e meglio possibile per mantenere alta la nostra “ricchezza” acquisita ( più o meno legalmente ).
Se non ricominciamo dalla Storia, la nostra grande Storia di Paese Meticcio, frutto orgoglioso di mescolanze “etniche”, se non promuoviamo al più presto in tutta Italia, dal Nord al Centro al Sud Isole comprese, una campagna di rieducazione storica primaria per la conoscenza delle nostre origini e della potenzialità e positività delle connessioni fra i Popoli e le loro Culture ( che è stata ed è la forza degli Stati Uniti D’America ), se non faremo questa azione collettiva,  non serviranno quasi a nulla le proteste, le iniziative per i Diritti Umani e Sindacali, le attività di Solidarietà e Carità, le preghiere, le leggi, menche mai le azioni punitive, le regolamentazioni, i muri, le espulsioni, i cortei, i corsi di integrazione.

L’Italia di oggi e soprattutto di domani è e sarà sempre più abitata, vissuta, arricchita in ogni senso da milioni di “nuovi Italiani ed Italiane” di diverse origini internazionali, così come 500, 1000, 2000, 3000 anni fa era successo, nuovi cittadini che si mescoleranno ai Popoli autoctoni dell’epoca contemporanea.
Oggi la stessa Economia e la Società Italiana sono in buona parte basate e resistono alle ripetute crisi internazionali e nazionali grazie anche al lavoro e l’impegno spesso gravoso di milioni di Italiani e Italiane di origini straniere : l’assistenza familiare, l’assistenza negli ospedali, il lavoro nei campi e nelle stalle, il lavoro nelle costruzioni, il lavoro nelle piccole fabbriche, i mille lavori nel turismo e nella ristorazione e consumo, nelle pulizie e nelle manutenzioni………. Quei milioni di lavoratori e lavoratrici troppo spesso non regolarizzati ( per convenienze reciproche di chi paga e di chi è pagato ) sono e saranno ITALIANI ed ITALIANE a tutti gli effetti, solamente con pelli di colore diversi dal rosa, con stature diverse, con capelli diversi, con dialetti e lingue originarie diverse, con alcune tradizioni e fedi diverse, ma sempre più connessi a Noi Italiani “indigeni, autoctoni, italiani” che a nostra volta paradossalmente ( da secoli ) siamo individui che vanno dal metro e ottanta con occhi azzurri e capelli biondi del Nord al metro e cinquanta, occhi e capelli neri del Sud, dal Cuscus al pesce di Trapani alla Polenta e Gorgonzola di Brescia : altro che Popolo Italiano omogeneo e tutto uguale !
Certamente è urgente e necessario cercare al più presto di risolvere i problemi della legalità, dei diritti, dei doveri, del lavoro, delle abitazioni, della sanità, dell’istruzione, della convivenza e della cittadinanza, difficili da vivere soprattutto senza una motivazione e un progetto comune. Ma il futuro migliorerà per tutti, Italiani “originari” e Italiani “ nuovi” solamente attraverso un grande e lungo impegno individuale e collettivo nell’educazione-formazione di base per tutte le età, coordinato fra Scuole, Università, Televisioni, Mass Media, Governi Locali , Regionali e Nazionali, per rendere tutti più coscienti della grande Storia Italiana, fatta di incontri e mescolanze e del suo inevitabile futuro. Prospettiva peraltro sempre più condivisa da tutti i Paesi Europei e Occidentali, nella speranza di un Mondo più equilibrato, più giusto, con meno guerre e povertà estreme.
Con questo spirito sta nascendo un nuovo Festival Nazionale annuale dell’Italia “MultiEtnica” per dare senso e valore alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ricordando però sempre le seguenti parole dell’antropologo francese Marc Augè in “Le relazioni sociali e il suo futuro  2006 :
“Non esiste Democrazia senza libertà individuale ma questa libertà è minacciata dall’assegnazione dell’Individuo Umano ad una Natura  pensata come destino tanto quanto dalla sua chiusura in una Cultura concepita come Natura. L’avvenire dunque non è nel multiculturalismo,  ossia l’inerte coesistenza di universi impermeabili l’uno all’altro tendenti a rinchiudere chiunque cerchi di uscirne pur facendone parte.  L’avvenire è nel TrasCulturalismo, l’itinerario individuale attraverso le culture, frutto di educazione e libertà. Come a dire che la Storia non è affatto finita.”


Ecco i dati principali sull’Italia del 2010 e la presenza di “Stranieri-Immigrati” tratti da fonti diverse
( Istat, Caritas, Ismu, Ordine Medici Italiani, CGIL )  con cifre volutamente semplificate.

ABITANTI
-    60 milioni di abitanti Italiani ed Italiane.
-    5 milioni di “Stranieri-Immigrati” di ogni età ( 4.500 regolari, 500.000 irregolari )
di cui quasi 1 milione sotto i 18 anni.
Provenienze principali :
-    1 milione  Rumeni
-    500 mila Albanesi
-    500 mila Marocchini
-    200 mila Cinesi
-    200 mila Ucraini
-    150 mila Filippini

A SCUOLA  :
-    650.000 Studenti di tutte le Scuole, figli di Stranieri Immigrati
Di cui  50.000  solamente nelle scuole della città di Roma

Al LAVORO (  Adulti maschi e femmine, regolarizzati e non )
Oltre 2 milioni sono al lavoro con contratto regolare
Oltre 1 milione lavora senza contratto.
Le retribuzioni sono in media  inferiori del 30-40 % a quelle degli “Italiani”.
-    quasi 1 milione di Badanti e Colf
-    300 mila  nei Bar  Ristoranti  Hotel ( camerieri, lavapiatti, aiuti cuoco, cuochi )
-    350 mila  nelle imprese di Pulizia e Manutenzioni
-    200 mila  in Edilizia ( nella sola Roma sono il 50 % degli Iscritti alla Cassa Edile )
-    150 mila  in Piccole e medie Industrie Manifatturiere
-    200 mila nel Commercio al dettaglio
-    130 mila in Agricoltura
-    30 mila   in Allevamenti
-    20 mila nella Pesca ( centro, sud e isole )
-    35 mila  negli Ospedali pubblici ( solo Infermieri )
-    15 mila Medici iscritti all’Ordine ( + 500 all’anno,  oltre il 40 % donne )
ma anche …..
-    1500 Sacerdoti
-    200   Giocatori di Calcio.
-    25 mila Carcerati ( su 64 mila Carcerati totali in Italia ).
-    30 mila  nelle strade, case e locali come Prostitute e schiave della Criminalità

IN IMPRESE
-    oltre 200.000  Imprese in Italia hanno un o una titolare Straniero-a

MACROECONOMIA
-    Rimesse nei Paesi di origine per 1 miliardo e mezzo di Euro ( solo nel 1° trim del 2009 )
-    Contributi pagati per quasi 10 miliardi di Euro ( nel 2009 )
-    Contributi INPS versati per 2 milioni di Euro ( 2009 )
-    Tasse individuali sul reddito per 4.5 miliardi di Euro
-    CC bancari con titolari Immigrati : oltre 1 milione e mezzo.
-    Del PIL nazionale quasi il 10% viene dal loro Lavoro
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