Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

19 settembre 2012

Immigrazione, rintracciati 14 migranti Il natante fermato al largo di Otranto
Sono tutti pachistani, tra loro anche due minorenni L'imbarcazione era alla deriva, messi tutti in salvo
Corriere della sera, 19-09-2012
Andrea Morrone
LECCE - Ancora sbarchi di migranti sulle coste del Salento. Durante il pattugliamento notturno al largo delle coste leccesi, da parte delle unità navali della guardia di finanza, alle 3.30 circa, un guardacoste del gruppo aeronavale di Taranto, in cooperazione con le unità navale del reparto operativo aeronavale di Bari, hanno intercettato e fermato, a 15 miglia al largo del Capo d’Otranto, un’imbarcazione alla deriva, della lunghezza di circa 6 metri. A bordo i finanzieri scoperto 14 migranti, tutti maschi di cui 2 minori, di probabile nazionalità pakistana. Seppur provati dalla lunga traversata, i profughi sono in buone condizioni di salute. La barca è stata condotta nel porto di Otranto, dove è giunta alle 5.30.
Dopo i primi soccorsi di rito, grazie agli uomini del 118 e della Croce rossa, le fiamme gialle del comparto aeronavale, in collaborazione con le pattuglie della Compagnia della guardia di finanza di Otranto, hanno iniziato le operazioni di identificazione dei migranti e di individuazione degli scafisti, nascosti con ogni probabilità tra i clandestini. L’attività di servizio è stata svolta anche nell’ambito dell’operazione congiunta «Aeneas 2012», condotta dall’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della guardia di finanza e di altri paesi europei, coordinati dal gruppo aeronavale di Taranto, al fine di contrastare i flussi migratori clandestini diretti verso il litorale pugliese e calabrese. Dall’inizio dell’anno, le unità aeronavali delle fiamme gialle di Puglia, nel corso di complesse operazioni aeronavali condotte anche con l’applicazione di innovativi istituti di diritto internazionale, hanno già fermato 25 imbarcazioni dirette verso le coste pugliesi, arrestando 28 scafisti ed individuando 1.381 migranti.



Ocse: non si arrestano in Italia i flussi d'immigrati
(AGI) 19-09-2012
  Roma - Non si arrestano in Italia i flussi d'immigrati e neanche la crisi economica globale, che ha provocato una battuta d'arresto negli altri Stati Ocse nel 2010, ha frenato gli stranieri che - sempre piu' numerosi - decidono di fermarsi nel Belpaese per ricominciare una nuova vita. La quota di cittadini stranieri sul totale dei residenti (italiani e stranieri) continua ad aumentare e al primo gennaio 2011 e' salita al 7,5% dal 7% registrato un anno prima. E' quanto rivela il rapporto Ocse 2012 'Prospettive sulle Migrazioni Internazionali'. L'analisi del 'capitolo Italia' del dossier stilato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico parte dagli ultimi dati Istat: sono 4,57 milioni gli stranieri residenti in Italia al gennaio 2011, 335mila in piu' rispetto all'anno precedente (+7,9%). Il rapporto stima anche il flusso di 60.300 migranti clandestini tra gennaio e agosto 2011. Il numero degli stranieri residenti nel corso 2010 e' cresciuto soprattutto per effetto dell'immigrazione dall'estero (425mila individui). I cittadini romeni, con quasi un milione di residenti (9,1% in piu' rispetto all'anno precedente) rappresentano la comunita' piu' numerosa in Italia (21,2% sul totale degli stranieri). A fine 2010 gli altri gruppi principali sono albanesi (483.000) e marocchini (452.000). Il numero di permessi di soggiorno concessi per i cittadini non comunitari e' aumentato del 16,4% nel 2010 rispetto all'anno precedente, a 599.000, il 62% delle quali sono stati emessi per piu' di 12 mesi. La maggior parte dei permessi e' stata data per motivi di lavoro (359.000) - sia subordinato sia stagionale - e ricongiungimento familiare (179.000). Nel 2011 i permessi emessi sono stati 331.000, di cui 141.000 per ricongiungimento familiare e 119.000 per lavoro.
  L'ingresso di cittadini non europei per motivi di lavoro e' fissato da quote annuali. Nel 2009, il lavoro non-stagionale contingente e' stato limitato a 10.000 posti per la formazione e apprendistato. Tuttavia in quest'anno e' stato regolarizzato il maggior numero di lavoratori domestici e badanti: la maggior parte delle 295.000 richieste depositate e' stata accettata (233.000 a ottobre 2011). Nel 2010 erano 710.000 gli stranieri legalmente occupati nella cura della casa e nell'assitenza agli anziani. Sul fronte degli sbarchi, spiega il rapporto, nel 2011 gli immigrati clandestini giunti sulle coste d'Italia sono aumentati notevolmente a causa della mutata situazione politica in Tunisia e Libia. Nell'agosto 2011 quasi 60.300 clandestini sono stati intercettati lungo le coste della Sicilia, rispetto ai 4.400 di tutto il 2010. A molti di loro e' stato concesso asilo: nel primo semestre del 2011 sono state presentate 23.800 domande, piu' del totale del 2010 (10.050) e quasi il 25% sono state inviate dai tunisini. Delle 11.300 domande d'asilo chieste nel 2010, il 14% ha determinato lo status di rifugiato e il 24% un permesso di soggiorno per motivi umanitari. I tunisini entrati illegalmente in Italia all'inizio del 2011 hanno ottenuto lo status di protezione umanitaria.
  A partire dal 10 marzo 2012 tutti gli stranieri che chiedono un primo permesso di soggiorno per oltre un anno devono sottoscrivere un contratto d'integrazione e impegnarsi ad acquisire una conoscenza di base della lingua italiana e dei principi educazione civica. Il numero di punti deve essere realizzato in due anni, anche se il contratto puo' essere prorogato di un anno. I punti possono essere persi per violazioni di alcuni termini, il permesso di soggiorno non puo' essere rinnovato e si puo' arrivare anche a un provvedimento di espulsione. A partire dal 2011 la residenza a lungo termine e' concessa solo agli immigrati che superano un test di lingua: a ottobre 2011 erano stati eseguiti 69.000 test, con un tasso di successo del 70%. Il governo tecnico formato a novembre 2011 insieme la riforma della legge sulla cittadinanza - in attesa in Parlamento dal dicembre 2009 - ha tra le sue priorita' le disposizioni relative al diritto di cittadinanza degli stranieri nati in Italia.



Regolarizzazione: continuano a crescere le domande. Al secondo giorno toccata quota 7,5 mila.
Meno di una su dieci per lavoro subordinato. Un terzo del totale per indiani e bengalesi.
Immigrazioneoggi, 19-09-2012
Sono state 7.448 le domande totali per la dichiarazione di emersione 2012 dal lavoro in nero inviate al Ministero dell’interno alle 18 di lunedì.
Secondo i nuovi dati diffusi dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, che già alla fine della giornata di sabato aveva reso note le circa 4.500 domande pervenute, il trend conferma che la quasi totalità di richieste di regolarizzazione riguarda colf e badanti rispetto agli altri settori di lavoro subordinato.
La maggior parte delle domande arrivano – riporta il documento del Ministero – da privati (5.327), seguiti da associazioni (1.885) e consulenti del lavoro (236). Collaboratori familiari e assistenti a persona non autosufficiente risultano essere i profili più richiesti da mettere in regola. I lavoratori subordinati sono finora solo 690. Le tre province italiane in testa per invio dei moduli sono Roma (1.161), Milano (1.133) e Napoli (1.047). Seguono Brescia, Torino, Latina, Verona, Bergamo, Salerno e Bologna. India e Bangladesh sono i Paesi di provenienza dei lavoratori per cui è giunta la maggior parte delle richieste – rispettivamente 1.307 e 1.107 – seguiti da egiziani, ucraini, cinesi, marocchini, pakistani, filippini, tunisini e singalesi.



Permesso soggiorno e diritto d'autore
Aduc, 19-09-2012
Anna Jennifer Christiansen
Questa estate ha visto l'emissione di diverse sentenze, da parte degli organi di giustizia amministrativa con sede in Roma, sull’ambito di applicazione dell’art. 26, c. 7-bis del Testo Unico immigrazione. Con esse, la sezione II quater del Tar Lazio ed il Consiglio di Stato hanno chiarito e consolidato i propri orientamenti in merito a questa dibattuta previsione normativa.
L'art. 26, comma 7-bis del d. lgs. 286/1998 impone all'autorità di pubblica sicurezza di revocare o negare il permesso di soggiorno rilasciato allo straniero (e quindi di espellere il medesimo con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica), ogni qualvolta questo abbia subito una condanna definitiva per alcuno dei reati previsti dal Titolo III, Capo III, sez. II della L. 633/1941 (relativa alla tutela del diritto d'autore) o dagli articoli 473 c.p. (contraffazione, alterazione o uso di marchi, segni distintivi, brevetti, modelli e disegni) e 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi).
1) In primo luogo, aveva dato adito ad interpretazioni contrastanti la collocazione sistematica della disposizione in esame nel titolo “Ingresso e soggiorno per lavoro autonomo” del Testo Unico: essa sembrava infatti limitare l'applicazione della norma al caso di rilascio/rinnovo di un permesso di soggiorno per lavoro autonomo, escludendola invece nel caso in cui l'interessato chiedesse il rilascio/rinnovo di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, oppure la conversione di un titolo di soggiorno per lavoro autonomo in permesso per lavoro subordinato.
a) In proposito, il Tar Lazio ha invece chiarito definitivamente, nella sentenza 6.942 del 25 luglio 2012, che l'automatismo preclusivo si applica indipendentemente dalla tipologia del titolo per cui il permesso viene richiesto. Questa impostazione del Tar sarebbe giustificata dalla previsione inserita, con l. 94/2009, all'art. 4, comma 3 dello stesso Testo Unico (all’interno del Titolo II concernente genericamente le “Disposizioni sull’ingresso e il soggiorno”), che avrebbe generalizzato quanto precedentemente previsto soltanto in tema di lavoro autonomo.
b) Pochi giorni dopo, nella sentenza n. 7.233 del 3 agosto 2012, il medesimo Tar Lazio ha comunque specificato che lo stesso meccanismo non vale anche per il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Al fine della revoca o del mancato rilascio di tale tipo di permesso, l'art. 9 del Testo Unico ritiene infatti necessaria la previa valutazione dell'effettiva pericolosità del soggetto e del suo inserimento sociale, lavorativo e familiare.
2) Altra questione interpretativa, sorta sull'articolo 26, comma 7-bis, riguarda l'applicazione temporale dell'automatismo espulsivo in parola.
A tal riguardo, il Consiglio di Stato ha ribadito nella sentenza n. 4421 del 2 agosto 2012 il proprio orientamento ormai consolidato, secondo il quale l'effetto preclusivo delle condanne in materia di diritto d'autore si applica anche ai reati commessi prima dell'entrata in vigore della previsione stessa.
Il massimo organo di giustizia amministrativa precisa tuttavia che, nel caso in cui i reati siano risalenti nel tempo e, nonostante ciò, la PA abbia già una o più volte rinnovato il permesso di soggiorno senza contestare all’interessato l’esistenza di tali reati ostativi, allora deve ritenersi determinata nello straniero una situazione di ragionevole affidamento. Di conseguenza l’Amministrazione non potrà attribuire automatica valenza preclusiva alle eventuali condanne subite, ma dovrà effettuare, al fine di negare il rilascio del titolo, una valutazione complessiva della posizione dell’istante “che tenga conto da un lato della oggettiva gravità dell’episodio penale, e dall’altro della condotta successiva dell’interessato e di ogni altro elemento rilevante” ai sensi dell’art. 5, c. 5, del d. lgs. n. 286/1998.
Nell'esame concreto del grado di pericolosità sociale dello straniero, l'autorità dovrà pertanto tenere in considerazione elementi come la durata del soggiorno in Italia ed il grado di inserimento sociale, valutato principalmente in base all'esistenza o meno di vincoli familiari in Italia e nel paese di origine.



Extracomunitari e immigrati ... il razzismo e la demagogia demente
Notizie News, 19-09-2012
In Italia c’è razzismo?
Probabilmente no: non esiste neppure una letteratura, tranne quella degli ultimi anni del fascismo, che esalti la superiorità dei bianchi italici.
Invece esistono antichi pregiudizi, luoghi comuni, sciocchezze che fanno da filtro per impedire il passaggio di ceto, di classe: pure il razzismo ha lo scopo di impedire che gli elementi migliori di una data razza facciano il salto di qualità, superando i mediocri, gli imbecilli di pura “razza superiore”.
Ora abbiamo gruppi etnici che devono fare dati lavori e solo quelli: i cinesi sono bravi nel commercio dei piccoli negozi, i filippini sono ottimi lavoratori domestici, i neri sono bravi manovali, i sudamericani sono adatti a lavoretti manuali, ma di scarsa specializzazione.
Guai se qualcuno esce dalle sue incombenze, fa crollare un Universo di certezze, la stabilità sociale di un piccolo mondo della provincia italiana.



Consiglio d’Europa: rom e rifugiati in Italia “fonte di gravi preoccupazioni in materia di diritti umani”.
Pubblicato il rapporto sulla visita in Italia del commissario per i Diritti umani Nils Muiznieks.
Immugrazioneoggi, 19-09-2012
Il trattamento di rom e migranti in Italia è “fonte di gravi preoccupazioni in materia di diritti umani”: ad affermarlo è Nils Muiznieks, commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, pubblicando un rapporto basato sulle osservazioni della sua visita in Italia nel luglio scorso. Accogliendo con favore l’adozione della prima strategia nazionale per l’inclusione di Rom e Sinti in Italia, il commissario ha invitato a tradurla “in azioni concrete”.
Il commissario ha quindi espresso soddisfazione per l’impegno delle autorità italiane a non continuare la politica dei respingimenti dei migranti verso la Libia, una violazione dei diritti umani, sottolineando al contempo la “necessità di evitare simili violazioni nell’ambito dell’applicazione di altri accordi, come quelli di riammissione con l’Egitto e la Tunisia, e dei rinvii di migranti verso la Grecia”. Quanto al tema dei rifugiati, Muiznieks ha ricordato che la quasi totale mancanza di un sistema di integrazione è in conflitto con gli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani, facendo un chiaro riferimento alla “situazione scioccante dei circa 800 rifugiati e beneficiari della protezione internazionale che occupano il cosiddetto 'Palazzo della Vergogna' a Roma”.
Il Commissario ha definito “stato di detenzione” l’ospitalità riservata a emigranti e rifugiati nei centri di accoglienza.



Francia in subbuglio, il premier vieta le manifestazioni contro il film su Maometto
I centri sociali e l'appello contro «Innocence of Muslims» Venerdì chiuse ambasciate e scuole in venti paesi
Corriere della sera, 19-09-2012
Il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha annunciato il divieto di manifestare a Parigi contro il film ritenuto anti-islamico, girato negli Stati Uniti e diffuso su internet. Il premier ha ricordato inoltre che tutti coloro che si ritengono scioccati dalle caricature di Maometto possono rivolgersi alla giustizia. Alcuni centri sociali hanno lanciato un appello a manifestare nella capitale francese contro il film «Innocence of Muslims», che descrive l'islam come un «cancro».
LA LIBERTA' D'ESPRESSIONE - «È stata presentata una richiesta di manifestazione, ma sarà seguita da un divieto», ha confermato Ayrault. «Siamo in una repubblica che non ha intenzione di farsi intimidire. Non tollereremo straripamenti», ha aggiunto. Il primo ministro ha quindi ricordato che la Francia è «un paese in cui è garantita la libertà d'espressione, compresa la libertà di satira». «Tutti devono rispettare questa libertà», ha commentato Ayrault. Ma «se veramente delle persone si sentono offese nelle loro convinzioni e pensano che sono stati calpestati dei diritti, possono rivolgersi ai tribunali. Questo è già avvenuto riguardo al settimanale Charlie Hebdo, che pubblica oggi delle nuove caricature di Maometto.
SUI SOCIAL - Mentre sui social network si evoca l'ipotesi di manifestazioni sabato contro il film anti-islam che ha suscitato proteste nel mondo musulmano, il primo ministro ha detto che è stata presentata una richiesta di autorizzazione per una manifestazione, «ma sarà opposto un divieto». «Non c'è motivo che si lascino entrare nel nostro paese conflitti che non riguardano la Francia. Siamo in una repubblica che non ha assolutamente intenzione di lasciarsi intimidire da alcuno in merito ai suoi valori», ha proseguito. «Non tollereremo eccessi» ha continuato il primo ministro, rendendo omaggio al «grande spirito di responsabilità e di moderazione» dei responsabili del culto musulmano. «Sono gruppi minoritari che vogliono sfruttare la situazione - ha detto con riferimento alla richiesta di manifestazione - la Repubblica non si lascerà sopraffare». Intanto scuole e ambasciate francesi resteranno chiuse venerdì prossimo in 20 paesi come misura di precauzione dopo la pubblicazione di caricature di Maometto.

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