"Sono maggiorenne". E diventare italiano è un tuo diritto

Osservatorio Italia-razzismo 12-2-2011

Dodici mesi, solo dodici mesi. I ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, che abitano in Toscana, che stanno per compiere 18 anni, riceveranno una lettera che ricorderà loro la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana attraverso un percorso semplice e veloce.

Il tutto è regolato dalle legge 5 febbraio 1992 numero 91 ("Nuove norme sulla cittadinanza"), dove si prevede, all’articolo 4, che: "Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data". Si tratta di un diritto, dunque, che nel nostro ordinamento richiede un'adesione volontaria. La dichiarazione deve avvenire al raggiungimento della maggiore età, in una finestra aperta per soli 12 mesi; compiuti i 19 anni, infatti, la possibilità sfuma. Per questo l'assessore al welfare della regione Toscana ha avviato la campagna informativa.

 

Contemporaneamente si è mosso il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, scrivendo ai 39 giovani reggiani nati da famiglie migranti, diciottenni nel 2010, richiamando un atto dovuto di informazione per l'accesso a un diritto esigibile: "questi giovani sono cittadini di fatto, ma non lo sanno o rischiano di non saperlo. Se non fanno richiesta della cittadinanza entro il compimento dei 19 anni rischiano di perdere questo diritto e di dover affrontare un lungo calvario burocratico". Il sindaco reggiano calcola che i 39 maggiorenni di oggi diventeranno 563 nel 2028, pari al 29.5% della popolazione.

Un pensiero va a chi nel nostro paese arriva da bambino e che diventa cittadino di fatto frequentando le scuole e vivendo insieme ai giovani italiani. Ma per cui i dodici mesi non esistono.

 

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