Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

L’integrazione non è un’utopia Due esempi a Roma e Milano

Italia-razzismo
Roma e Milano sono due delle città italiane in cui il fenomeno dell'immigrazione straniera è più consistente. Nonostante ciò, i servizi esistenti - sia quelli pubblici che quelli privati - per far fronte alle esigenze di inserimento culturale delle persone straniere, non sempre si rivelano efficaci. Uno dei motivi è quello, tipico delle amministrazioni pubbliche,  riguardante la difficoltà di disporre in maniera costante di mediatori. L'effetto principale è che quei servizi non raggiungano i loro possibili utenti.

A volte, però, qualche eccezione c'è. A Roma, per esempio, un paio di settimane fa, l'associazione Cittadini del mondo ha inaugurato una biblioteca interculturale. I libri a disposizione sono circa duemila, la maggior parte dei quali in lingua straniera: arabo, amarico, tigrino, bengali, cinese, farsi, francese, hindi, inglese, romeno, russo, spagnolo, turco, ucraino, urdu eccetera. Numerosi sono anche i testi bilingue, quelli scolastici e per l'apprendimento della lingua italiana e una sezione interamente dedicata al tema delle migrazioni. Un servizio, dunque, rivolto non esclusivamente a persone straniere ma anche a chiunque fosse interessato a culture diverse dalla propria, o anche a chi volesse solo vedere un testo scritto in tigrino. I frequentatori della biblioteca vengono raggiunti direttamente "a casa loro", non essendo questa l'unica attività svolta dall'associazione. La stessa, infatti, dal 2006 presta assistenza sanitaria presso Palazzo Selam, uno stabile alla periferia di Roma dove vivono circa ottocento tra profughi e richiedenti asilo di nazionalità sudanese, etiope, eritrea e somala. Qui, una volta alla settimana, la dottoressa Donatella D'Angelo, medico di base e specialista in Patologia Clinica, riceve e visita chiunque dei residenti lo richieda con l'aiuto dei mediatori volontari. Un servizio di questo genere diviene una finestra per conoscere situazioni e luoghi che altrimenti rimarrebbero ignoti  (e al buio, si sa, può succedere di tutto).   
Rimanendo in ambito medico, a Milano, all'interno del Centro per la cura e la prevenzione dell’Ipertensione del Policlinico, è attivo un ambulatorio di cardiologia rivolto alle comunità straniere più consistenti della città. Esso nasce dalla constata impossibilità di raggiungere e conoscere le condizioni fisiche e sanitarie delle persone straniere da parte dei medici che deriva dal fatto che, quelle stesse persone, fanno fatica a esporre le proprie problematiche senza l'aiuto di un mediatore. Ecco perché, la peculiarità dell'ambulatorio è quella di essere multilingue. L'incontro tra medico e paziente straniero diviene, così, una possibilità per l'uno e per l'altro. Per il primo perché può inquadrare le problematiche specifiche di persone con abitudini alimentari diverse da quella italiana e, per il secondo - il paziente straniero -, perché gli si presenta l'opportunità di poter essere visitato a pochi passi da casa senza dover, come a volte capita, tornare nel paese d'origine per paura di una diagnosi sbagliata a causa della lingua differente utilizzata. Di esperienze come quelle qui accennate c'è bisogno, eccome.
l'Unità, 14-06-2013

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Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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