Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

18 gennaio 2013

Rimpatrio assistito: non occorre un provvedimento di espulsione, ma basta che lo straniero sia irregolare.
Per il Dipartimento della PS la misura prevista dall’art. 14 ter del TUI è uno strumento per incentivare gli esodi volontari degli irregolari, a prescindere dall’esistenza di un decreto di espulsione o di respingimento.
Immigrazioneoggi, 18-01-2013
In risposta ad un quesito posto dalla Questura di Milano circa la corretta applicazione dell’art. 14 ter del testo unico immigrazione, concernente la misura del rimpatrio volontario assistito, il Dipartimento della PS del Ministero dell’interno con una nota del 7 u.s. ha fornito una interpretazione volta a favorire il più possibile gli esodi volontari degli stranieri in condizione di irregolarità.
Infatti, in controtendenza rispetto agli orientamenti operativi finora adottati da prefetture e questure – e con una interpretazione decisamente più in sintonia anche con le procedure da tempo adottate da molti Stati europei – il Dipartimento della PS osserva che la norma in questione, nel disciplinare i programmi di rimpatrio volontario ed assistito verso il Paese di origine o di provenienza di cittadini di Paesi terzi, anche se da un lato prescrive gli adempimenti di prefetture e questure finalizzati alla sospensione dei provvedimenti di espulsione o di respingimento, dall’altro non riserva affatto la possibilità di ricorrere a questa facilitazione ai soli soggetti destinatari di questi provvedimenti.
In definitiva per il Ministero il Legislatore del 2011 “allo scopo di incentivare l’esodo volontario dello straniero irregolarmente presente sul territorio nazionale… ha individuato, attraverso la previsione inserita nell’art. 14 ter, una ulteriore possibilità di volontario esodo”.



Migranti: Firenze è multietnica Crescono gli stranieri e i rifugiati
La popolazione immigrata è più giovane e proviene soprattuto da Perù, Albania, Filippine. Aumentano i permessi di soggiorno per motivi umanitari
inToscana.it, 18-01-2013
Continua a crescere la popolazione straniera residente a Firenze, mentre diminuisce quella italiana. In calo i permessi di soggiorno per lavoro e ricongiungimento familiare, in controtendenza quelli per asilo e per motivi umanitari. Questa la fotografia scattata dal report “Migranti, le cifre 2012” presentato ieri a Palazzo Vecchio che analizza la vita dei migranti nel territorio fiorentino.
Nonostante la crisi economica, gli stranieri residenti nel Comune di Firenze sono aumentati, mentre quelli italiani sono diminuiti: al fine 2011 gli immigrati erano oltre 53mila, 3mila in più rispetto ai dati del 2010, mentre i residenti italiani erano 318mila, a fronte dei 321mila del 2010, con una percentuale di poco superiore al 14%. Cambiano anche le nazionalità più presenti: in Italia i residenti non comunitari più presenti provengono, in ordine, da Marocco, Albania, Cina, Ucraina e Filippine. A Firenze invece i paesi più rappresentanti sono Perù, Albania, Filippine, Cina e Sri Lanka.
Nel corso del 2011 la popolazione straniera nel capoluogo toscano ha registrato un incremento del 6,7%. Confermato lo squilibrio nel bilancio demografico tra italiani e non italiani: per i primi assistiamo a un costante invecchiamento della popolazione, invece per i secondi ad una sostanziale stabilizzazione dell’età media. Se consideriamo i residenti italiani l’incidenza dei minorenni è del 13,5%, mentre per i residenti stranieri la percentuale supera il 19%. Per quanto riguarda le comunità provenienti da paesi non comunitari, al primo posto ci sono i peruviani (10,5%), albanesi (10,3%), filippini (8,6%). La prima nazionalità interna all’Ue è la Romania con 7.771 presenze (14,7%).
In Provincia di Firenze sulla base dei dati della Questura i permessi di soggiorno validi a fine 2011 erano 77mila (di cui circa la metà gravitano sul comune di Firenze) con un aumento del 6,7% rispetto all’anno precedente. Le prime cinque nazionalità sono Albania, Cina, Perù, Marocco e Filippine. Forte la presenza di minori: sono 19.500 i permessi di soggiorno relativi a under 18 anni. Nell’ultimo periodo sono stati registrati due fenomeni da evidenziare: da un lato il forte calo dei permessi di soggiorno per lavoro e la diminuzione di quelli per motivi di famiglia, dall’altro l’aumento dei permessi per asilo e motivi umanitari, passati da circa 10mila nel 2010 a circa 42mila nel 2011, legati anche all’emergenza Nord Africa. Nel 2011 sono arrivati in Italia 25mila profughi e di questi 1.500 sono stati accolti in Toscana, di cui a Firenze 249 (pari al 16,39%).
Per quanto riguarda la stima sulle presenze irregolari, il rapporto OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) stima da gennaio ad agosto 2011 un flusso a livello nazionale di 60.300 migranti clandestini. Un dato che può fornire informazioni utili su questo tema è quello relativo alle domande inviate per l’emersione del lavoro irregolare (sanatoria) nel 2012. Le richieste a livello italiano sono state 141mila di cui 2.582 quelle inviate allo sportello unico della Prefettura di Firenze.



A Napoli per imparare l’arte della pizza e tornare in Sri Lanka come imprenditori.
È l’esperienza di un centinaio di studenti che frequentano la scuola di formazione campana Aciief.
Immigrazioneoggi, 18-01-2013
A Napoli per imparare l’arte della pizza e tornare nel proprio Paese. È il fenomeno messo in luce dalla scuola di formazione campana Aciief e che riguarda numerosi studenti asiatici, soprattutto srilankesi.
Quasi un centinaio di persone che, stando a quanto raccontano dalla scuola, sono arrivati nel Belpaese per imparare la lingua italiana e la nobile arte della pizza e della pasticceria. Il loro obiettivo, però, è quello di imparare per poter, nell’immediato futuro, mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti nel loro Paese. “Hanno lasciato casa e famiglia confidandoci la speranza di poter aprire ristoranti nelle loro città, di quelli che si vedono in televisione e nei documentari”, spiega Dolores Cuomo, responsabile didattica Aciief. “La loro speranza ha le fattezze di un sogno, ma devo ammettere che li ho visti all’opera: sono persone volenterose che non lesinano di impegnarsi al massimo. Quello che potrebbe essere un gap, il fatto che non parlano correttamente italiano, li stimola invece a dare di più”.



Per lavarsi annega nella vasca irrigua in Capitanata è strage di immigrati
Muore un ghanese di 44 anni, otto precedenti negli ultimi anni. Le associazioni: 2Situazione al limite del disumano"
la Repubblica, 18-01-2013
PIERO RUSSO
STORNARELLA – Voleva solo lavarsi, utilizzando l'acqua piovana. Ma è scivolato ed annegato in un vascone irriguo delle campagne di Capitanata, tra l’indifferenza di tutti.  La sorte è toccata ad un cittadino ghanese, Elias Adam Vasanu di 44 anni, residente a Stornarella. Da una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, pare che Vasanu si stesse lavando nella grande pozza che raccoglie l’acqua piovana e che si trova all’interno di una masseria in borgo Libertà quando è scivolato ed è annegato. A trovare il cadavere sono stati alle prime luci dell’alba alcuni connazionali del ghanese, che hanno dato l’allarme. Vasanu soffriva da diversi anni di problemi legati all’alcool ed era stato ricoverato in ospedale più di una volta, quindi non è escluso che potesse essere ubriaco quando è scivolato nel vascone. Lo stabilirà l’esame tossicologico.
 “Quella di Vasanu è un’altra di quelle morti che celano un fenomeno di proporzioni mastodontiche”, dice Emiliano Moccia dei Fratelli della Stazione, associazione molto attiva nel capoluogo dauno che ogni sera dal martedì al sabato incontra clochard, poveri ed emarginati che vivono nei vagoni abbandonati della stazione di Foggia per fornire cibo e coperte. “Il problema delle campagne cerignolane, dei Cinque Reali Siti, del Tavoliere esiste anche a Foggia, dove nella zona delle Fornaci c’è un intero mondo di extracomunitari costretti a cercare rifugio per la notte nelle condizioni più disperate ed inumane, ai limiti della vivibilità.  assurdo che per lavarsi siano costretti a infilarsi in questi pericolosi vasconi".
Negli ultimi anni in Capitanata sono stati registrati otto casi d’annegamento nei vasconi irrigui: ad agosto un immigrato marocchino di circa 30 anni fu trovato senza vita nella melma e nell’acqua di una pozza nei pressi di Ordona- L’uomo era entrato in acqua di sua spontanea volontà, visto che i suoi indumenti e i documenti erano stati lasciati sul bordo del vascone. Nel 2002 a Cerignola una sorte analoga toccò al 16enne Francesco Centola, che era in compagnia di padre e fratello, A marzo dell’anno successivo fu la volta dell’agricoltore 51enne Ruggero D’Agostino, che scivolò in una vasca di quattro metri. Nel 2005 le vittime furono tre: uno slovacco a Lucera e due marocchini a Borgo Tre Titoli. Nel 2006 perse la vita un bimbo rom di 10 anni in un vascone di Arpinova e un anno dopo a Cerignola la vittima fu una donna rumena di 35 anni.

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