Distinguere, distinguere, distinguere
Distinguere, distinguere, distinguere
l'Unità del 23.05.2009La Cgil, conduce da mesi una intelligente e capillare campagna contro l’intolleranza. Tanto più preziosa perché si sviluppa nei luoghi dove la xenofobia (paura dello straniero) può alimentarsi a causa della crisi economica e della temuta concorrenza tra operai italiani e operai non italiani.
Ma proprio la complessità di questo lavoro di comunicazione e formazione deve indurre alla massima cura nel manovrare un linguaggio appropriato, capace di disinnescare i pregiudizi e non alimentare nuovi stereotipi. Consapevolezza, dunque, di ciò che non si deve fare e, in particolare, di ciò che non si deve dire. Per questo, all’interno di quella campagna, colpisce il ricorso alla seguente formula: "il razzismo è il luogo comune dove tutti gli stupidi si incontrano".
Ma proprio la complessità di questo lavoro di comunicazione e formazione deve indurre alla massima cura nel manovrare un linguaggio appropriato, capace di disinnescare i pregiudizi e non alimentare nuovi stereotipi. Consapevolezza, dunque, di ciò che non si deve fare e, in particolare, di ciò che non si deve dire. Per questo, all’interno di quella campagna, colpisce il ricorso alla seguente formula: "il razzismo è il luogo comune dove tutti gli stupidi si incontrano".
Il rischio è quello di rafforzare, irrigidire, immobilizzare, la posizione che si vuole criticare, definendola non come criticabile (severamente criticabile), ma appunto “stupida”. E rivendicando per sé, per chi non è “stupido”, una sorta di statuto di superiorità intellettuale e morale. Questo schema “binario” - da una parte quelli che hanno capito tutto e dall’altra gli stupidi - non è che aiuti troppo. Il risultato è, soprattutto, quello di congelare la contrapposizione tra noi, gli “antirazzisti”, e loro, i “razzisti”. Mentre il problema è esattamente opposto: quello, cioè, di disaggregare le posizioni ostili, distinguendo nettamente il razzismo ideologico-politico dalle forme di intolleranza culturale (alimentate e manipolate dal sistema dei media) e soprattutto da quelle manifestazioni di diffidenza, dovute in massima parte a uno stato d’ ansia (per il lavoro, per i servizi, per la sicurezza …). Distinguere, allora, e ancora distinguere, piuttosto che accorpare confusamente molti in un “luogo comune della stupidità”.
Italia-razzismo è promossa da Laura Balbo Rita Bernardini Andrea Boraschi Valentina Brinis Valentina Calderone Silvio Di Francia Francesco Gentiloni Pap Khouma Luigi Manconi Ernesto M. Ruffini Romana Sansa Tobia Zevi Saleh Zaghloul.
Italia-razzismo è promossa da Laura Balbo Rita Bernardini Andrea Boraschi Valentina Brinis Valentina Calderone Silvio Di Francia Francesco Gentiloni Pap Khouma Luigi Manconi Ernesto M. Ruffini Romana Sansa Tobia Zevi Saleh Zaghloul.
