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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

La solita faticosa vita del migrante nell’Italia delle gabelle

Italia-razzismo     Osservatorio
Sono 4,6 milioni secondo l’Istat, le persone straniere iscritte al registro dell’anagrafe dei comuni italiani. Si tratta di una cifra destinata a crescere, almeno questo è stato il trend degli ultimi dieci anni: dal 2001 il numero dei residenti stranieri è quasi triplicato.

Una presenza, dunque, tutt’altro che insignificante, come dimostra un altro dato, anch’esso reso noto dall’Istat, sui lavoratori stranieri, che sarebbero il 9,4% del totale nazionale. E, ancora: questi, rispetto ai cittadini italiani, hanno un tasso inferiore di disoccupazione (addirittura di dieci punti percentuali). Non si tratta però, ed è bene farlo presente, di persone completamente estranee agli effetti della crisi economica. Basti considerare il numero dei permessi di soggiorno non rinnovati nel 2010: 684.413 (fonte: dossier Caritas/migrantes 2011).
E quanti non sono precipitati in una situazione di irregolarità sono costretti, in ogni caso, a esercitare doti di flessibilità massima che, in questo caso, significa: accettare impieghi non specializzati, contratti di lavoro (quando ci sono) non rispondenti all’attività e soprattutto all’orario effettivo e, più in generale, un oscillare costante tra occupazione e disoccupazione. Ma non finisce qui. Il decreto 6 ottobre 2011 «Contributo per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno», firmato dagli ex ministri Tremonti e Maroni, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale alla fine dello scorso dicembre, entrerà in vigore lunedì prossimo. Si tratta di una tassa che varia a seconda della durata del permesso di soggiorno da rinnovare: 80 euro se è valido per meno di un anno e prezzi intorno ai 200 euro per il rilascio della “carta di soggiorno” Un costo che deve essere sommato a quello che già viene pagato per le spese amministrative che il rinnovo comporta. Insomma, la solita faticosa vita da immigrato.
l'Unità, 28-01-2012

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