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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

La Russa e la «solita» equazione tra immigrati e criminali

10 agosto 2010 Italia-Razzismo
l'Unità
Domenica scorsa ricorreva il primo anno dall’entrata in vigore del reato di immigrazione clandestina e il ministro della Difesa La Russa, in un intervista su La Repubblica, ha usato parole poco rassicuranti. Per il Ministro, di fronte alla criminalità e all’immigrazione «occorre assumere altre iniziative affinché i clandestini non continuino ad arrivare da altre vie … Servono inasprimenti normativi. Non è una battaglia finita».

La Russa ha inoltre affermato che «il contrasto alla criminalità organizzata, alla criminalità comune e all'immigrazione deve restare una priorità».
Siamo alle solite. L’immigrazione e la criminalità sono ancora una volta considerate un unico indistinto fenomeno. E se fino a ieri l’affermazione era triviale sia sotto il profilo culturale, sia sotto il profilo tecnico-giuridico, da quando è stato introdotto il reato di clandestinità, l’affermazione diventa ­ paradossalmente, ma non troppo ­ tecnicamente corretta.
Essere clandestini, come usano dire, è considerato un crimine e come tale è perseguito. E gli immigrati irregolari sono ancora tanti, e tanti altri continuano ad arrivare o a diventare irregolari per l’impossibilità di rinnovare il permesso di soggiorno o per mancanza di un lavoro continuativo.
E di fronte a tutto questo, quale sarebbe la soluzione del Ministro La Russa? Semplice, dopo il fallimento delle ronde padane, adesso è il turno della perlustrazione delle nostre città con pattuglie interforze per scovare gli immigrati irregolari. Il rischio è quello di una vera e propria caccia all’uomo.
Dopo alcuni giorni, l’abbiamo visto in tv, in t-shirt, ma quando ha rilasciato quell’intervista era ancora al lavoro: la scusa del colpo di sole, dunque, non regge, Signor Ministro
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