Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

20 aprile 2010

Roma, 24 e 25 aprile: Primo Congresso Nazionale degli Immigrati.
il Pane e le rose, 20-04-2010

COMUNICATO STAMPA
Primo Congresso Nazionale degli Immigrati
Roma, 24 e 25 aprile 2010

Unità, solidarietà, autonomia, pluralismo, e internazionalismo: sono alcuni dei principi a cui si ispira il Primo Congresso Nazionale degli Immigrati, che si terrà a Roma il 24 e 25 aprile, a cavallo di una data già molto importante per il paese. L’evento, organizzato dal Comitato Immigrati in Italia, si propone come piattaforma di discussione su tematiche che hanno infiammato stampa e opinione pubblica negli ultimi anni: diritti e responsabilità dei “nuovi cittadini”, partecipazione nella vita sociale e nelle scelte per l’immigrazione, il futuro delle seconde generazioni e la presenza sporadica fino oggi di un neo-razzismo.
Il Comitato Immigrati in Italia è nato nel 2002, nella autorganizzazione. Come rete punta su un piano territoriale e nazionale, promuove la difesa dei diritti, la libertà e la dignità dei cittadini immigrati. Vuole evitare sempre in qualsiasi modo la ghettizzazione e l’isolamento dei nuovi cittadini.
Il 5 Aprile 2009 si è svolta l’assemblea nazionali degli immigrati a cui hanno partecipato i rappresentanti di numerose regioni italiane, tra delegati di associazioni, comitati, coordinamenti e membri dei sindacati, ed è emersa la necessità di provare a dare una risposta ‘in prima persona’. Da quella assemblea è uscita la proposta alla società civile di realizzare una grande manifestazione nazionale antirazzista, concretizzatasi poi il 17 ottobre, che ha visto il coinvolgimento della società italiana e l’approvazione la loro partecipazione dei 10 punti della piattaforma, tra i quali: l’abrogazione della Bossi – Fini e il “NO” al ritorno alla Turco Napolitano, la regolarizzazione generalizzata di tutti i cittadini immigrati presenti in Italia, la chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsioni dei cittadini immigrati fino al rispetto del diritto di tutti i bambini all'istruzione. In questa assemblea si fa la convocazione al primo congresso nazionale che si terra il 24 e 25 aprile 2010 in Via Marsala 42.
Numericamente quella degli immigrati in Italia è oramai una presenza significativa: sono circa il 6,5% della popolazione residente; dal punto di vista economico il contributo degli immigrati si attesta intorno al 10% del prodotto interno lordo, ciò significa che gli immigrati creano con il loro lavoro il 10% di tutta la ricchezza prodotta in Italia. E una parte consistente della popolazione italiana stenta ad accettare questa realtà. Inoltre molti immigrati sono lontano ancora della sufficiente coscienza di questa situazione, semplicemente perché non vengono interpellati e coinvolti nelle politiche che li riguardano e che spesso portano il loro potere decisionale alla soglia dello zero. Gli immigrati, in quanto soggetti economicamente ‘validi e produttivi’, hanno il dovere e il diritto di prendere parte pienamente alla vita sociale e al dibattito politico di questo paese.








Vaticano: respingimenti violano diritti

L'arcivescovo Marchetto critica le politiche dei Paesi europei
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 20-04-2010

Il Vaticano 'condanna' chi non osserva il principio di non respingimento degli immigrati in fuga da persecuzioni. Lo ha ribadito oggi l'arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i migranti, che ha criticato le politiche dei paesi europei mediterranei - tra cui l'Italia - verso i tentativi di imbarcazioni di immigrati di 'approdare alle loro sponde'. Politiche che, secondo Marchetto, violano la Dichiarazione universale dei diritti umani.








IMMIGRATI: DOMANI SENATORI PD PRESENTANO DDL PER PROROGA PERMESSI


(ASCA) - Roma, 19 apr - Prorogare il permesso di soggiorno fino a 24 mesi ai lavoratori immigrati che perdano l'occupazione, per cause indipendenti dalla loro volonta', dopo contratti a tempo indeterminato, determinato o di collaborazione. E' quanto si prefigge il disegno di legge, primi firmatari i senatori Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, sottoscritto da molti altri senatori del Pd.

Una iniziativa che verra' presentata in una conferenza stampa al Senato domani, alle ore 14, nella Sala Caduti di Nassirya. All'iniziativa sara' presente una delegazione del Comitato Immigrati in Italia, in vista del I Congresso nazionale degli Immigrati, che si terra' a Roma il 24 e 25 aprile.







il provvedimento approvato a all'unanimità
Immigrazione, Provincia di Napoli: Cittadinanza a chi nasce in Italia
ami, 20-04-2010

IUl consiglio provinciale del capoluogo campano fa propria la proposta dei deputati Sarubbi - Granata

All'unanimità il consiglio provinciale di Napoli ha votato un testo che prevede il sostegno a provvedimenti normativi volti a riconoscere lo status di cittadino italiano ai figli degli stranieri attraverso l'introduzione del principio dello “ius soli”, temperato dal radicamento dei genitori o dal compimento di un ciclo scolastico-formativo. Così l'assemblea provinciale intende promuovere l'iniziativa bipartisan, che vede come primi firmatari Fabio Granata del Pdl e Andrea Sarubbi del Pd, presentata alla Camera dei deputati il 23 settembre scorso.

La Provincia di Napoli ha deciso di sostenere la proposta politica bipartisan di Fabio Grabata (Pdl) e Andrea Sarubbi (Pd) che prevede l'attribuzione della cittadinanza ai figli nati in Italia da immigrati che risiedano stabilmente sul nostro territorio. Il consiglio provinciale di Napoli sosterrà quindi tutte le iniziative legislative in tal senso. All'unanimità, l'assemblea provinciale, ha votato l' ordine del giorno presentato dal consigliere Livio Falcone del Gruppo del Pd. Il testo prevede il sostegno a provvedimenti normativi volti a riconoscere lo status di cittadino italiano ai figli degli stranieri attraverso l'introduzione del principio dello “ius soli”, temperato dal radicamento dei genitori o dal compimento di un ciclo scolastico-formativo. Il consigliere di minoranza Falcone ha quindi spiegato che  «un ragazzo che acquisisce i principi educativi del nostro sistema scolastico e condivide quotidianamente con i coetanei i valori peculiari del nostro Paese diventa italiano “di fatto”. Rimuovere tutti gli ostacoli materiali e legislativi alla piena integrazione è dunque interesse comune per la stabilità sociale dell'Italia. Favorire processi di integrazione significa, per noi, garantire sicurezza e ordine pubblico al futuro nostro ed a quello dei nostri figli». Sempre quanto ha riferito Falcone all'Apcom «il voto di oggi, dimostra che dove non c'è la Lega il tema della cittadinanza può riaprirsi, può essere analizzato nella sua complessità, in particolare quando si tratta di minori, ed è possibile trovare intese tra le forze politiche. Ho chiesto perciò di estendere la proposta di questo ordine del giorno a tutti i Consigli dei Comuni della provincia, affinché possano esprimersi su una problematica delicata che proprio le amministrazioni comunali si trovano ad affrontare quotidianamente e che procura non pochi disagi».

L'integrazione promossa dagli enti locali
Apprezzamenti all'iniziativa sono provenuti da uno dei due firmatari del testo. «Forse a certe latitudini è più facile ragionare e confrontarsi su temi di interesse comune, come la cittadinanza per i minori, senza invocare fantasmi o gareggiare negli slogan. Da questo punto di vista, oggi a Napoli è stata scritta una pagina di bella politica», ha spiegato in una nota Andrea Sarubbi . «Votare all'unanimità un testo di sostegno ai diritti di cittadinanza per i minori stranieri - sottolinea - non significa appiattire le differenze, che pur sussistono, ma piuttosto cercare insieme nuove strade per costruire il futuro del nostro Paese, per far sentire parte integrante della nostra storia quel milione circa di ragazzi italiani di fatto ma non ancora di diritto». «Questo voto - conclude - dimostra ancora una volta che la riforma della cittadinanza non è una materia da salotto, ma interessa da vicino i cittadini e i territori. Da Napoli oggi arriva un esempio positivo per il resto dell'Italia: il Parlamento non sia da meno».









Milano, arrestato un altro finanziere
per gli abusi su prostitute immigrate

la Republicamilano, 20-04-2010

L'iinchiesta ha già portato all'arresto di due militari nel mese di giugno 2009 e di altri tre lo scorso marzo

Un altro finanziere, fino a qualche tempo fa in servizio al gruppo Pronto impiego di Milano, è stato arrestato dai suoi colleghi, i militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, con l'accusa di aver abusato di prostitute durante i controlli di routine contro l'immigrazione clandestina.

Sono gli ulteriori sviluppi di un'inchiesta coordinata dai pm Cristina Roveda e Marco Ghezzi e che ha portato già all'arresto di due militari nel mese di giugno 2009 e di altri tre lo scorso marzo per ulteriori episodi di abusi sessuali nei confronti di altre prostitute. I reati contestati nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Chiara Valori sono violenza sessuale di gruppo, concussione e peculato.








CC: smantellata un'assocazione per delinquere. 30 arresti in Italia

newsrimini.it, 20-04-2010

I Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini hanno portato a termine un’indagine che ha permesso di smantellare un’associazione per delinquere, composta da immigrati ed italiani dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nel corso dell’operazione, che ha interessato diverse regioni, sono state eseguite 30 ordinanze di custodia cautelare, denunciate 56 persone in stato di libertà ed effettuate 68 perquisizioni locali e personali.

Maggiori dettagli dell’indagine verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in mattinata.








Dal carcere al Cie la storia di Nuer nell'Italia del diritto


Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, la scorsa settimana, ha confermato la propria intenzione di aumentare di mille unità i posti disponibili all’interno dei Centri di Identificazione e di Espulsione. E ha già ipotizzato che le quattro regioni finora sprovviste di Cie (Veneto, Campania, Toscana e Marche), potrebbero diventare i luoghi prescelti per aprirne degli altri (immaginiamo che le regioni e i loro abitanti ne sentissero la mancanza). C’è da dire che Maroni, a parte questo aspetto, non pare occuparsi troppo di quello che accade in questi centri. Per esempio: lo sa, il ministro, che nel Cie di Via Corelli a Milano da parecchie settimane molti trattenuti sono in sciopero della fame? E che sono in sciopero della fame i trattenuti del Cie romano di Ponte Galeria? E che, da qualche giorno, si sono uniti a questa forma di protesta 50 reclusi nel Cie di Bologna? E che un “ospite” del Cie di Torino ha provato a togliersi la vita settimana scorsa (per fortuna senza riuscirci)? Immaginiamo di no, dato che a riguardo non vola una mosca. Forniamo noi alcune notizie: Nuer, il tunisino che ha tentato il suicidio mercoledì scorso, è stato in carcere per due anni, accusato di violenza privata, fino a quando non è arrivata l’assoluzione e la conseguente scarcerazione. Da lì, come sempre più spesso succede, è stato mandato al Cie, senza neanche avere i cinque giorni di tempo che il decreto di espulsione prevede per lasciare l’Italia. Questo perché dopo due anni di carcere aveva perso, ovviamente, il permesso di soggiorno. Allo stato attuale, Neur, non è neanche certo di riuscire ad ottenere il rimborso per ingiusta detenzione. Conserverà, immaginiamo, un buon ricordo dell’Italia “culla del diritto”.
l'Unità, 20-04-2010
Italia-razzismo
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