Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

02 gennaio 2015

Cargo Ezadeen, Aeronautica: "Situazione sotto controllo"
Terminato l'intervento di soccorso del mercantile battente bandiera della Sierra Leone con a bordo centinaia di migranti. Era rimasto senza carburante a 40 miglia a largo di Capo di Leuca
Repubblica.it, 02-01-2014
CAPO DI LEUCA - È terminato all'alba l'intervento dell'Aeronautica militare italiana a supporto delle operazioni di soccorso alla nave Ezadeen, il mercantile battente bandiera della Sierra Leone con a bordo centinaia di migranti abbandonato dall'equipaggio e fermatosi per aver finito il carburante a circa 40 miglia a largo di Capo di Leuca. L'elicottero HH-139 dell'84° Centro ricerca e soccorso (Search and Rescue), di Gioia del Colle - lo stesso intervenuto nei soccorsi al traghetto Norman Atlantic e due giorni fa alla nave cargo Blue Sky M - ha calato a più riprese sul natante in difficoltà personale della Capitaneria di porto e della Guardia costiera, con il compito di assumere il controllo e mettere in sicurezza la nave. L'operazione, viste le proibitive difficoltà meteorologiche, è stata condotta calando il personale con il verricello e grazie all'impiego di team di aero-soccorritori specializzati in questo genere di interventi.
Nelle stive della nave, in navigazione verso il porto di Crotone, gli uomini delle Capitanerie di porto che governano il cargo hanno segnalato la presenza di donne e bambini. L'arrivo della nave nel porto di Crotone è previsto per il pomeriggio di oggi, intorno alle 16, ma non è ancora escluso che il cargo, proprio a causa delle pessime condizioni del tempo, possa fare rotta verso un altro porto.
Dopo essersi fermato in mezzo al mare, avendo esaurito il carburante, il cargo è stato preso al traino dalla nave islandese di Triton, mentre a bordo si trovano sei militari della Guardia Costiera. La nave, con a bordo oltre 400 migranti, si dirige a una velocità di circa tre nodi.



Serena e l`eroica normalità  "Ogni giorno è una battaglia"
La notte di Natale il medico della Marina ha aiutato  una profuga a partorire: "Servono cuore e cervello"
La Stampa, 02-01-2015
GIACOMO GALEAZZI
ROMA
"Non mi aspettavo nulla del genere»".  Il suo 2014 si è congedato  con festività da brividi.  In senso letterale. La notte di Natale Serena etriucciolo ha  aiutato una profuga nigeriana a  dare alla luce una bimba sulla  nave rifornitrice Etna della Marina  Militare. A San Silvestro,  nel messaggio di fine anno, è  stata indicata dal presidente  Giorgio Napolitano tra gli «italiani  campioni di solidarietà». Non è tipo da stupirsi facilmente.  Nella routine in prima linea  pensava di averle viste tutte. Da ufficiale medico di Marina, abituata alla «sanità d`emergenza», non si meraviglia neppure  più di operare in condizioni impossibili. Interventi drammatici per salvare bambini  quasi assiderati o sul punto di non farcela per stenti e freddo.
Ambulatori da campo ricavati in bufere d`acqua ghiacciata.  Missioni in silenzio, in alto mare.  Un`eroica normalità.  
Dottoressa, la sorprende l`attenzione  che di colpo la circonda?
«Chi lavora per soccorrere i migranti  non si stupisce più di nulla.  Aiutare chi sta per morire su  un gommone richiede versatilità,  senso di umanità e determinazione.  Lavoriamo in squadra,  ognuno di noi fa di tutto per  rendersi utile in condizioni davvero  proibitive. Mercoledì ero  in servizio notturno a bordo  della nave Etna. Mi trovavo in  infermeria e ascoltavo il messaggio  del presidente Napolitano assieme ai miei colleghi. Ho  provato un`emozione indescrivibile.  Una sorpresa e un grande  onore. Imbarcarsi per prestare  quotidianamente soccorso  ai "boat people" insegna ad  aspettarsi di tutto. Lontano dal  clamore. Quotidiana battaglia».
Come funziona la vostra quotidiana  catena del soccorso in mare? «Occorre fare di necessità virtù.  L`equipaggio è in grado di  non farsi prendere dal panico e  per noi è diventato normale  prestare le prime cure in condizioni  disperate a persone che si  congelano. Quando li tiriamo  fuori dalle onde sono da giorni  in balia del mare. Sono bagnati  e debilitati. Mettiamo subito a  loro disposizione vestiti, coperte,  bevande calde per rifocillarsi.
Istanti che valgono quanto  l`assistenza medica. Lavoriamo  di squadra. Ogni momento».
Cosa conta più di tutto? «Il contatto umano. Contano  moltissimo il dialogo, una stretta  di mano, il prendersi cura. In  situazioni di emergenza si reagisce  di cuore e cervello. L`organizzazione  serve ma prevale il  desiderio di aiutare, la passione  di darsi da fare. Se non li aiutiamo  noi, muoiono. Facciamo tutto  il possibile perlustrando il  Mediterraneo. Operiamo insieme  militari e civili per aiutare  chiunque ne abbia bisogno. Il calore si trasmette innanzitutto  con gli sguardi e il senso di  condivisione. E stato così anche  per la ragazza che ha partorito  a Natale. Appena strappata alle  acque era terrorizzata. Poi gradualmente  ha sentito che ce  l`avrebbe fatta. Le si leggeva negli  occhi la paura che pian piano  si attenuava. Vederla con la  bimba in braccio è stata per me  una gioia indescrivibile. Non  può esserci soddisfazione più  grande. È l`autentica vittoria di  tutti quelli impegnati a bordo».



Pegida allarma anche la Merkel "Basta odio contro gli stranieri"
La Stampa, 02-01-2015
TONIA MASTROBUONI
INVIATA A BERLINO
«Ovvio che accogliamo le persone  che cercano di salvarsi»: nel suo discorso di fine anno,  Angela Merkel ha difeso la linea  del governo tedesco sugli immigrati e ha usato toni inusitatamente  duri contro gli  anti islamisti di Pegida, senza  mai citarli. In «quelle manifestazioni» ha sottolineato la cancelliera, vengono anche  scanditi slogan rubati alla rivoluzione  pacifica che portò  25 anni fa alla caduta del muro  di Berlino come «noi siamo il popolo». Ebbene, per Merkel,  cresciuta dietro la Cortina di  ferro, «quello che intendono  veramente è: voi non ne fate  parte - per il colore della vostra  pelle o per la vostra religione». E «nei loro cuori albergano  troppo spesso i pregiudizi,  la freddezza, sì, addirittura  l`odio».
Fenomeno dilagante
Pegida è l`acronimo tedesco per  un movimento nato a ottobre a  Dresda che si oppone alla presunta «islamizzazione dell`Occidente». Sulla falsariga delle  manifestazioni che nell`autunno  de11989 ebbero il coraggio di  opporsi alla dittatura di Honecker,  gli organizzatori rinnovano  l`appuntamento con la piazza  ogni lunedì. E hanno scelto di  rapinare i rivoluzionari non solo del giorno, ma anche dell`inno  più famoso. Ormai Dresda ha  contagiato anche altre città tedesche  come Duesseldorf o Kassel,  ma è nella capitale sassone che il  movimento sta crescendo a ritmi  vertiginosi. A ottobre circa in  200 avevano colto l`invito del fondatore,  Lutz Bachmann, a scendere  in piazza: all`ultimo, il 22 dicembre,  c`erano 17.500 persone.
L`Afd è l`unico partito, a parte  i neonazisti della Npd, ad  aver preso le difese degli anti  Islam di Pegida, che riescono  peraltro a mescolare teste rasate,  frange violente delle tifoserie  e gente comune.  E il numero due del partito,  Alexander Gauleiter, già avvistato  alle manifestazioni di Dresda,  ha attaccato a caldo il discorso  di fine anno della cancelliera,  sostenendo che «giudica  dall`alto gente che non conosce». Ma ieri è intervenuto anche  Bernd Lucke: «Merkel bolla  le persone come misantrope  senza neanche ascoltarle», ha  sostenuto il leader dell`Afd, aggiungendo  che la xenofobia va  respinta ma che «i problemi  dell`integrazione andrebbero  affrontati in modo oggettivo e  costruttivo».
Sondaggi preoccupanti
Un sondaggio di Forsa ha rivelato che due terzi dei tedeschi ritiene «esagerate» le paure di  un`islamizzazione. Tuttavia, un  29% pensa che l`influenza dell`Islam  sia forte e giustifichi Pegida.  Se si guarda in particolare  agli elettori Afd, è il 71% a sostenere  la necessità di un movimento  anti islam. Per il presidente di  Forsa, Manfred Guellmer, un risultato  che conferma come il partito  nato in opposizione all`euro,  che ha cambiato pelle diventando  nell`ultimo anno sempre più  una formazione ultra conservatrice  con un focus forte sull`immigrazione,  rappresenti «una minoranza  con chiare tendenze xenofobe».



Gli 007: «Frontex beffata. Ora i trafficanti acquistano mercantili»
Avvenire, 02-01 2015
Nello Scavo
Una fonte dell’Interpol non lascia spazio a dubbi: «C’è chi sta acquistando diversi mercantili vicini al disarmo allo scopo di stiparli di migranti. È sufficiente che la nave segua le rotte commerciali più battute, perché non desti sospetti».
'Blue Sky M' è un nome da ricordare, perché la scoperta del mercantile fantasma, che vagava per il Mediterraneo con il suo carico di 797 migranti, segna il naufragio delle sbandierate promesse di un controllo in mare aperto attraverso il sistema di sorveglianza messo in campo da Frontex. Che dal quartier generale di Varsavia avverte: «I contrabbandieri - si legge in un’analisi dell’agenzia europea per i confini – hanno iniziato a utilizzare imbarcazioni molto più grandi. In genere cargo da dismettere, fino a 75 metri di lunghezza, acquistati
nei porti del sud-est della Turchia».
Niente è andato secondo il copione classico. Ma tutto è andato secondo i piani dei trafficanti. Già il 21 dicembre al largo di Palermo era stato intercettato un mercantile con 700 siriani a bordo e il pilota automatico inserito. In quell’occasione nessuno scafista fu trovato e i migranti dichiararono di aver visto l’equipaggio fuggire a bordo di lance veloci. Ieri, poi, un altro mercantile carico di migranti – più di 400 persone, tra cui donne e bambini – è stato individuato e salvato dalla Guardia costiera al largo di Crotone. Secondo fonti investigative, la 'Blue Sky M' non sarebbe perciò la prima nave di questo genere scelta dai trafficanti, «ma probabilmente altre sono già arrivate in Europa – spiega lo specialista di contrasto al traffico di migranti dell’Interpol –, approdando in porti dei balcani controllati dalla mafia locale». Le nuove regole d’ingaggio di Frontex imporrebbero ai mezzi coinvolti nella sorveglianza marittima di non intervenire oltre le 30 miglia marine dalle coste del continente. Questo, sostenevano i fautori, per scoraggiare i trafficanti che recentemente avevano beneficiato di soccorsi condotti fino quasi sulle coste libiche. La 'Blue Sky M', che da sola trasportava l’equivalente di quattro pescherecci stipati di migranti, è arrivata quasi indisturbata fino a quasi tre miglia da Santa Maria di Leuca.
Gli ultimi quindici giorni del mercantile sono quelli da cui partire per risalire al grande business dei profughi. La portacontainer battente bandiera moldava era stata messa in mare nel 1976 e dopo quasi quarant’anni si avviava al disarmo. Due settimane fa, però, un cittadino siriano sulla cui identità si sta investigando, l’ha acquistata per poche centinaia di dollari da un armatore romeno quando 'Blue Sky M' era all’ancora in un porto turco. Un affare fruttato ai trafficanti tra i 4 e i 6 milioni di euro. E nessun costo di demolizione, di cui dovrà occuparsi
l’Italia.



Minori non accompagnati. 11,8 milioni di euro per la prima accoglienza
Serviranno ad ospitare i ragazzi prima dell'inserimento nella rete gestita dai comuni. Il bando del ministero dell'Interno
Roma – 2 gennaio 2015 - Arrivano 11,8 milioni di euro per il “Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati'”.
A metterli in palio è un bando pubblicato qualche giorno fa dal Ministero dell'Interno. Prevede l'accoglienza di 800 minori al giorno in centri sparsi per l'Italia (al massimo due per Regione). Questi dovranno garantire “servizi di ospitalità per un breve periodo al fine di assicurare l’accoglienza di 2.400 minori stranieri non accompagnati (MSNA) e l’erogazione di circa 217.600 giornate di accoglienza complessive nel periodo 16febbraio 2015 –15novembre 2015”.
I centri serviranno per una prima accoglienza n vista di un inserimento dei minori nella rete SPRAR, gestita dagli enti locali. Questi i servizi che dovranno garantire:  
“1) Trasferimento dai luoghi di sbarco ai centri; 2) prima accoglienza e risposta ai bisogni materiali; 3) informazione e supporto legale propedeutici all’avvio delle procedure di identificazione, accertamento della minore età, affidamento/nomina tutore, richiesta della protezione internazionale e ricongiungimento familiare; 4) assistenza sanitaria e supporto psicosociale; 5) trasferimento dei MSNA dalle strutture temporanee di prima accoglienza verso altre soluzioni di accoglienza di secondo livello(SPRAR)”
I soggetti interessati potranno presentare le proposte di progetto usando la procedura telematica predisposta dal ministero, sul sito https://accoglienzamsna.dlci.interno.it, a partire dal 12 gennaio 2015 e fino alle ore 18.00 del 30 gennaio 2015. Sono necessarie una casella di Posta elettronica certificata (PEC), firma digitale e  registrazione sul sito.
 
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Avviso pubblico 'Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati'

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