Lega Nord fuori tempo: Osvaldo è calciatore italiano già dal 2007

Italia-razzimo   Osservatorio
Mauro Valeri
Pablo Daniel Osvaldo è nato a Buenos Aires nel 1986, da genitori argentini, ma con avi italiani. È calcisticamente cresciuto in Argentina, fino al 2006, anno di arrivo in Italia per giocare con l’Atalanta.

Dopo aver cambiato diverse casacche, è stato recentemente acquistato dalla Roma dove, nonostante molte iniziali diffidenze, si sta dimostrando un discreto realizzatore. Tanto da essere convocato nella Nazionale italiana, sollevando le proteste di alcuni “nazionalisti padani”. Per Osvaldo non è la prima volta in Nazionale, infatti ha già giocato otto volte in quella Under 21 e quattro in quella olimpica. Militare in una Nazionale significa rinunciare a indossare la maglia di un’altra nazionale. Quindi, Osvaldo già dal 2007 ha scelto di essere pienamente italiano, almeno da un punto di vista calcistico. La critica della Lega Nord è perciò quanto meno fuori tempo, oltre che fuori luogo. E poi, non era stata la stessa Lega Nord a promuovere azioni positive a favore degli oriundi veneti? D’altra parte, dentro la Federcalcio in molti sono convinti che nella Nazionale debbano giocare solo “italiani veri”, cioè nati e cresciuti in Italia. E che i “vivai giovanili” siano destinati solo ed esclusivamente ai rampolli del nostro popolo: ovvero ai giovani italiani. La convocazione di Osvaldo è quindi una scelta non scontata e decisamente condivisibile. Così come non dovrebbe stupire la convocazione di Angelo Ogbonna, nato a Cassino da genitori nigeriani, e “obbligato” ad essere considerato straniero almeno fino a quando non compirà diciotto anni. Se ci si stupisce, è perché ci stiamo rapidamente abituando all’idea che il gioco del calcio, nato con tutt’altri intenti e ispirato da tutt’altri principi, diventi sempre più un luogo di segregazione e non di integrazione.
l'Unità, 08-10-2011

Share/Save/Bookmark