Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

Menù

 

"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Dal carcere al Cie la storia di Nuer nell'Italia del diritto


Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, la scorsa settimana, ha confermato la propria intenzione di aumentare di mille unità i posti disponibili all’interno dei Centri di Identificazione e di Espulsione.
E ha già ipotizzato che le quattro regioni finora sprovviste di Cie (Veneto, Campania, Toscana e Marche), potrebbero diventare i luoghi prescelti per aprirne degli altri (immaginiamo che le regioni e i loro abitanti ne sentissero la mancanza). C’è da dire che Maroni, a parte questo aspetto, non pare occuparsi troppo di quello che accade in questi centri. Per esempio: lo sa, il ministro, che nel Cie di Via Corelli a Milano da parecchie settimane molti trattenuti sono in sciopero della fame? E che sono in sciopero della fame i trattenuti del Cie romano di Ponte Galeria? E che, da qualche giorno, si sono uniti a questa forma di protesta 50 reclusi nel Cie di Bologna? E che un “ospite” del Cie di Torino ha provato a togliersi la vita settimana scorsa (per fortuna senza riuscirci)? Immaginiamo di no, dato che a riguardo non vola una mosca. Forniamo noi alcune notizie: Nuer, il tunisino che ha tentato il suicidio mercoledì scorso, è stato in carcere per due anni, accusato di violenza privata, fino a quando non è arrivata l’assoluzione e la conseguente scarcerazione. Da lì, come sempre più spesso succede, è stato mandato al Cie, senza neanche avere i cinque giorni di tempo che il decreto di espulsione prevede per lasciare l’Italia. Questo perché dopo due anni di carcere aveva perso, ovviamente, il permesso di soggiorno. Allo stato attuale, Neur, non è neanche certo di riuscire ad ottenere il rimborso per ingiusta detenzione. Conserverà, immaginiamo, un buon ricordo dell’Italia “culla del diritto”.
l'Unità, 20-04-2010
Italia-razzismo
Share/Save/Bookmark
 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
leggi tutto>

Mappamondo
>Parole
>Numeri

Microfono,
la notizia che non c'è.

leggi tutto>

Nero lavoro nero.
leggi tutto>

Leggi razziali.
leggi tutto>

Extra-
comunicare

leggi tutto>

All'ultimo
stadio

leggi tutto>

L'ombelico-
del mondo

Contatti


Links