Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri
Diversità
Saleh Zaghloul
Capita di chiedere ad un genovese "ma come fai a dire che gli immigrati sono tutti delinquenti quando Mohammed è uno dei tuoi migliori amici?", e di sentirsi rispondere: "Mohammad è bravo, ed è diverso dagli altri immigrati".


Specularmente, chi arriva intuisce subito che per farsi accettare dagli italiani deve lanciare il messaggio di essere "diverso" dagli altri migranti, e che occorre pagare il prezzo di dissociarsi dalla propria cultura e religione d'origine. E' esperienza comune, che nasce dalle chiacchiere e dai rapporti quotidiani, ma in una ricerca di qualche anno fa si ritrovano, nero su bianco, le stesse cose. Nel gennaio 2001 nel corso della iniziativa "Schegge di Nord Africa" la Cgil presentò tredici interviste a donne nord africane: al centro c'era il loro rapporto con la città e i suoi abitanti. Bene, in dodici su tredici si trovano fasi come: “ Non ho amici marocchini, perché hanno una mentalità diversa”, “Io vado più d'accordo con amici italiani che stranieri”, “Ho più rapporti di amicizia con italiani che con connazionali”.

All’investimento da parte dei migranti nel rapporto con gli italiani corrisponde la grande fatica della società italiana ad accettare ogni pluralismo. Sentirsi escluso e rifiutato è forse il male peggiore che può subire un essere umano, un male che colpisce l'equilibrio psicologico delle persone e ti porta a gridare a gran voce: "Non sono come gli altri, sono come te, accettami, anche io non li sopporto".

Non accettare la diversità degli altri ostacola il mescolarsi delle persone e premia invece l’inutile e dannosa assimilazione e il "mimetismo": si aprono le porte a coloro che parlano male della propria religione, della propria cultura e degli altri migranti, e chi non intende rinunciare alla propria diversità viene sempre più spinto a vivere chiuso nella propria comunità nazionale o religiosa. Occorre intervenire affinché la nostra società non sia sempre più suddivisa in molteplici ghetti materiali e culturali e non perda la grande ricchezza delle diversità.
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