Morire nel Mediterraneo

 

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                         2013          1050

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

30 luglio 2012

Immigrati, conto alla rovescia per regolarizzarli
Il Messagggero, 30-07-2012
ROMA - Via libera all'emersione dei lavoratori irregolari, che secondo le stime sono mezzo milione: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo che introduce pene più severe per chi assume immigrati irregolari e permessi di soggiorno temporanei per i lavoratoriche denunciano i loro sfruttatori. Si potranno inoltre regolarizzare i lavoratori occupati irregolarmente, facendo domanda dal 15 settembre al 15 ottobre 2012 e pagando mille euro per ogni dipendente più sei mesi di salario, contributi e tasse arretrati. Il decreto recepisce una direttiva europea del 2009 sulla lotta allo sfruttamento del lavoro nero degli immigrati irregolari, volta a rafforzare la cooperazione tra Stati membri nella lotta contro l'immigrazione illegale, introducendo il divieto per i datori di lavoro di impiegare cittadini di paesi terzi il cui soggiorno Š irregolare, nonch‚ norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nel confronti dei trasgressori.
Inasprimento sanzioni. Sono previste delle ipotesi aggravanti (con pene aumentate da un terzo alla metà) nei casi in cui vengano occupati irregolarmente più di tre lavoratori, oppure minori in età non lavorativa, o se ricorrono le ipotesi di sfruttamento di cui all'articolo 603 bis del codice penale. Inoltre viene introdotta una sanzione amministrativa accessoria equivalente al pagamento di un importo pari al costo medio del rimpatrio dello straniero. Qualora ricorrano circostanze di «particolare sfruttamento»,viene introdotta inoltre una sanzione (fino a 150.000 euro) per le persone giuridiche che si siano avvantaggiate ricorrendo all'impiego irregolare di stranieri. Ancora, i datori di lavoro che abbiano riportato, nei cinque anni precedenti, una condanna anche non definitiva per reati connessi allo sfruttamento del lavoro ovvero all'occupazione illegale di cittadini stranieri e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, non potranno avere il nulla osta all'ingresso di lavoratori stranieri.
Permesso temporaneo a chi denuncia. È previsto, per le sole ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo, che lo straniero che denuncia o coopera nel procedimento penale nei confronti del datore di lavoro, possa ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario della durata di sei mesi e rinnovabile per un anno o per il maggior periodo occorrente alla definizione del procedimento penale.
Regolarizzazione dei lavoratori. I datori di lavoro che all'entrata in vigore del decreto occupano irregolarmente, da almeno tre mesi, lavoratori stranieri (in modo ininterrotto e documentato almeno dal 31 dicembre 2011 o precedentemente), possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello unico per l'immigrazione. La dichiarazione potr… essere presentata dal 15 settembre al 15 ottobre 2012 e potranno essere regolarizzati solo i rapporti di lavoro a tempo pieno, a eccezione del settore del lavoro domestico dove sarà possibile regolarizzare anche rapporti di lavoro a tempo ridotto, purch‚ non inferiore alle 20 ore settimanali. Per regolarizzare bisognerà pagare un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore; a ciò dovranno aggiungersi le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi (fatto salvo l'obbligo di regolarizzazione le somme dovute per l'intero periodo in caso di rapporti di durata superiore a sei mesi). GLI
Esclusi. Non potranno accedere alla procedura di emersione i datori di lavoro condannati negli ultimi cinque anni per reati connessi all'occupazione illegale di stranieri o allo sfruttamento lavorativo, nè quelli che in passato hanno avviato procedure di emersione o hanno fatto richiesta di assunzione dall'estero di cittadini stranieri senza successivamente procedere alla sottoscrizione del contratto di soggiorno o alla successiva assunzione del lavoratore straniero. Non si potrà far emergere lavoratori stranieri espulsi per motivi di ordine pubblico o di sicurezza o per motivi di prevenzione del terrorismo, nè quelli condannati per uno dei reati per i quali è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza. L'esito positivo del procedimento di emersione comporterà, per il datore di lavoro e per il lavoratore, l'estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi.



Sanatoria lavoratori immigrati: venerdì a Genova un incontro pubblico organizzato dalla Cgil
Genova24.it, 30-07-2012
Genova. Venerdì 3 agosto alle ore 17 presso la Sala Incontri della Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova si terrà l’incontro pubblico organizzato dalla Cgil sulle recenti innovazioni normative che riguardano i lavoratori e le lavoratrici stranieri/e.
Con il decreto legge del 6 luglio sono state previste procedure per la regolarizzare dei lavoratori immigrati presenti sul territorio almeno dal 31.12.2011, occupati irregolarmente da almeno 3 mesi e privi di permesso di soggiorno. Dal 15 settembre al 15 ottobre i datori di lavoro avranno la possibilità di mettere in regola i propri dipendenti che a differenza dell’ultima sanatoria del 2009 sarà aperta a tutte le categorie di lavoratori e non solo a colf e badanti.
All’incontro, al quale sono stati invitati il Presidente della Regione Claudio Burlando, il Sindaco del Comune di Genova Marco Doria e gli assessori comunale e regionale con delega sulle politiche dell’immigrazione, saranno presenti Patrizia Bellotto e Giulia Stella delle Segreterie Cgil Genova e Liguria e l’avvocato Alessandra Ballerini.



Immigrazione, gli irregolari sono mezzo milione
Ansa, 29-07-2012
ROMA  - Mezzo milione: e' questo il numero degli immigrati irregolarmente presenti in Italia, secondo le stime di piu' fonti. Uno ogni dieci in posizione regolare.
E rispetto a dieci anni fa sono dimezzati. Secondo il quarto Rapporto dello European Migration Network, curato da Idos e Ministero dell'Interno, dal 2002 all'inizio del 2011 gli irregolari si sono dimezzati, passando da un milione a circa 500 mila. E' diminuito, inoltre, nell'ultimo decennio, il numero delle persone respinte alle frontiere italiane (da 30.287 nel 2001 a 4.215 nel 2010) e anche delle persone espulse (da 90.160 a 46.955). Cifre che coincidono con quelle del Dossier statistico Caritas/Migrantes. L'immigrazione irregolare, secondo il rapporto dello Emn, si e' ridotta per il concomitante effetto delle modifiche normative degli ultimi anni e della crisi economica. E la sua incidenza rispetto alla presenza regolare e' stimabile al 1 gennaio 2011 attorno al 10% dei quasi 5 milioni di cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia. Secondo il rapporto, inoltre, la presenza irregolare e' dovuta, nella maggior parte dei casi, non all'ingresso in Italia senza autorizzazione bensi' alla permanenza che si protrae oltre i tre mesi concessi dal visto di ingresso in Italia per motivi turistici. Visti che negli ultimi dieci anni sono invece aumentati: oltre un milione e mezzo quelli rilasciati nel 2010 dall'Italia (+63% rispetto al 2001), e un milione e 700 mila nel 2011 (+11%). E la maggior parte delle richieste provengono dai Paesi cosiddetti bric, quelli a piu' forte crescita, cioe' India, Cina e Russia.



Negli uffici postali di Roma la mancanza cronica dei Kit per il permesso di soggiorno.
Denuncia del Comitato immigrati della Capitale: negli ultimi mesi la situazione è peggiorata.
Immigrazioneoggi, 30-07-2012
Il Comitato immigrati in Italia ha inviato una lettera alle Poste italiane, al Ministero dell’nterno, alla Prefettura e alla Questura di Roma per denunciare la mancanza, negli uffici postali di Roma, del “Kit-Permesso di soggiorno”.
Shah Mohammed Taifur Rahman, membro del Comitato, denuncia che, dopo un periodo di buon funzionamento, in questi ultimi mesi a Roma “c’è una forte mancanza del Kit-Permesso di soggiorno negli uffici postali costringendo gli immigrati a ricercare il Kit obbligatorio”. “Chiediamo a tutti – conclude Shah Mohammed Taifur Rahman – di interessarsi per assicurarne la piena disponibilità insieme a di tutti i servizi essenziali per inviare la richiesta per il permesso alla Questura competente”.


 

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