Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Immigrati irregolari, la Toscana garantisce le cure

l’Unità del 11 giugno 2009

La buona notizia è che, con una disposizione in controtendenza rispetto agli ultimi provvedimenti del governo, la Regione Toscana ha approvato una legge  per garantire anche agli immigrati irregolari il pieno esercizio del diritto di accesso alle cure mediche.
La cattiva notizia, per la verità, non c’è: c’è solo una sgangherata reazione del centrodestra. Il presidente del Consiglio, sempre attento al rispetto dei ruoli istituzionali, ha definito la legge “qualcosa di insensato”; il ministro Matteoli ha avanzato l’ipotesi di impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale; il Pdl della Toscana, ha annunciato una raccolta di firme per promuovere il referendum abrogativo della normativa.
Ma c’è un’altra buona notizia: la nostra Costituzione tutela il diritto alla salute di ogni individuo in quanto tale, come diritto fondamentale della persona non subordinato alla cittadinanza né tantomeno al possesso di un regolare permesso di soggiorno.
La Consulta è già stata investita di questioni simili e la sua posizione, anche di recente, è stata chiarissima: “E’ manifestamente irragionevole subordinare l'attribuzione di una prestazione assistenziale […] al possesso di un titolo di legittimazione alla permanenza nel territorio, che richiede, per il suo rilascio, la titolarità di un reddito. Tale irragionevolezza incide sul diritto alla salute […]; ne consegue il contrasto non solo con l'art. 3, ma anche con gli artt. 32, 38 e con l'art. 2 della Costituzione, tenuto conto che quello alla salute è un diritto fondamentale della persona” (Corte Cost. 30 luglio 2008, n. 306).
Limpido, no? Il diritto e il buon senso sembrano andare – quietamente, diremmo – nella      medesima direzione. Che sollievo, per una volta.

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Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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