Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

Menù

 

"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Giornalisti rifugiati Un incontro a Perugia per raccontare le storie

Osservatorio Italia-razzismo
Nel corso del festival del giornalismo, che si svolge a Perugia in questi giorni, si è tenuto un incontro piuttosto insolito: ovvero “giornalisti in esilio”. Claudio Martelli – già ministro della Giustizia, autore della prima legge sull’immigrazione nel 1990 e oggi responsabile della web tv Lookout – ha intervistato quattro persone, attualmente rifugiate in Europa, che nel loro paese di origine svolgevano la professione di giornalista. Spesso capita che proprio quel mestiere diventi motivo di persecuzione in patria e della conseguente richiesta di asilo presso uno stato estero. Sono tutte esperienze molto simili tra loro quelle che verranno raccontate, in particolare nella parte del racconto che riguarda l’arrivo nel paese di accoglienza.

E qui l’acquisizione del nuovo status, quello del rifugiato, coincide spesso con la delusione di non poter esercitare la professione che meglio si conosce a causa della mancanza di contatti, di un differente ambiente socio-culturale e, infine, a causa del diffuso pregiudizio nei confronti delle competenze di cui può disporre uno straniero. In Italia, per esempio, molti giornalisti finiscono con svolgere attività totalmente diverse dalla loro professione. E chi un lavoro non riesce a trovarlo rimane intrappolato nella rete dei centri di accoglienza, passando il tempo nei trasferimenti dal luogo in cui si dorme a quello dove si consuma il pasto. I giornalisti rifugiati, inoltre, sono il più delle volte assimilati ai rifugiati di altro tipo senza ricevere una protezione ulteriore di cui necessiterebbero a causa proprio della loro notorietà nel paese di origine. In ogni caso, una dissipazione davvero scandalosa di risorse e talenti e competenze.

26 aprile 2012

Share/Save/Bookmark
 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
leggi tutto>

Mappamondo
>Parole
>Numeri

Microfono,
la notizia che non c'è.

leggi tutto>

Nero lavoro nero.
leggi tutto>

Leggi razziali.
leggi tutto>

Extra-
comunicare

leggi tutto>

All'ultimo
stadio

leggi tutto>

L'ombelico-
del mondo

Contatti


Links