Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Permesso di almeno un anno ai disoccupati

Elvio Pasca
In vigore le nuove regole previste dalla riforma del Lavoro. Nelle liste di collocamento per almeno dodici mesi e comunque per tutta la durata degli ammortizzatori sociali
Roma – 18 luglio 2012 - Gli immigrati che hanno perso il lavoro ora  hanno più  tempo per trovarne un altro prima di perdere il diritto a soggiornare in Italia. Un paracadute per salvarsi dall’irregolarità mentre la crisi colpisce duramente l’occupazione, anche straniera.


È scritto nelle “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” (Legge 92/2012)”, pubblicate il 3 luglio in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi. Tra le tante novità, ce n’è anche una che modifica il Testo Unico sull’Immigrazione, tutelando i disoccupati stranieri.

Dice che chi ha perso il lavoro, per dimissioni o per licenziamento, può rimanere iscritto alle liste di collocamento, e quindi avere un permesso di soggiorno per attesa occupazione, almeno per un anno (oggi il limite è di sei mesi) e comunque per tutta la durata di eventuali ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione. Scaduto quel periodo, potrà soggiornare regolarmente in Italia solo chi dimostra di avere un reddito, proveniente da fonti lecite, sufficiente a mantenersi, calcolo in cui andrà considerato anche il reddito complessivo dei familiari conviventi.
Stranieri in Italia 18 luglio 2012

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