Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

23 maggio 2012

Senato: la Commissione lavoro favorevole al prolungamento fino a un anno del permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Approvato senza modifiche l’art. 58 del ddl lavoro.
Immigrazioneoggi, 23-05-2012
La Commissione lavoro del Senato ha approvato ieri, senza modifiche, l’art. 58 del ddl di riforma del mercato del lavoro che allunga da 6 mesi ad un anno la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione.
La misura è stata approvata con i voti contrari dei rappresentanti della Lega Nord. La norma collega la permanenza in Italia anche ai requisiti di reddito validi per i ricongiungimenti familiari e mira ad evitare che con la perdita di lavoro si moltiplichino “disgiungimenti” familiari anche in presenza del reddito previsto. Dopo un certo dibattito in seno al Pdl e dopo che il relatore del centrodestra, Maurizio Castro ha lasciato libertà di voto, il Pdl ha votato a favore.



Immigrati ridotti in schiavitù, 22 arresti
Promettevano posti di lavoro regolari. Invece i trafficanti di uomini costringevano tunisini e sudanesi a lavorare tutto il giorno nei campi in condizioni disumane. L'operazione dei carabinieri in Puglia, Calabria, Sicilia e Toscana
Tgcom24, 23-05-2012
06:41 - Immigrati fatti arrivare in Italia con false promesse di lavoro e ridotti invece in schiavitù per lavorare nei campi per molte ore al giorno e vivere in condizioni disumane. Per questo 22 persone sono state arrestate dai carabinieri dei Ros tra Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Toscana. Diversi i reati contestati ai componenti dell'organizzazione. Dovranno rispondere, tra l'altro, di tratta di persone e riduzione in schiavitù.
L'indagine "Sabr", partita dal gennaio 2009, ha portato alla scoperta di una organizzazione internazionale costituita da italiani, algerini, tunisini e sudanesi attivi in Puglia, Sicilia, Calabria e Tunisia che favoriva l'ingresso clandestino, in prevalenza di tunisini e ghanesi da destinare alla raccolta di angurie e pomodori.
Il 'reclutamento' avveniva prevalentemente in Tunisia, dove numerose persone venivano fatti arrivare in Sicilia e, successivamente, nella penisola, per lavorare prima nell'agro pachinese, nel Siracusano, poi i quello neretino, in provincia di Lecce. A Nardò si era costituita una sorta di 'cartello' tra datori di lavoro e 'caporali', che forniva manodopera per i lavori agricoli stagionali in diverse regioni. I clandestini venivano relegati lontani dai centri abitati, privati del denaro che avevano con sé, retribuiti con somme irrisorie, alloggiati in baracche senza acqua corrente, servizi igienici e corrente elettrica.
Gli immigrati venivano costretti a turni di lavoro di 10-12 ore, anche durante il Ramadan, periodo durante il quale molti lavoratori di religione islamica si astenevano dal bere e dal mangiare.
Tra i reati contestati, oltre alla riduzione in schiavitù, anche l'associazione per delinquere, il falso in atto pubblico (per i falsi permessi di soggiorno) e il favoreggiamento dell'ingresso di stranieri in condizioni di clandestinità.



A Milano nasce l’“Unità di strada lavoro” per contrastare lo sfruttamento lavorativo degli immigrati.
Monitorati piazzali Loreto e Lotto. Cassani, coordinatore progetto: "Non ci sono più le file di migranti, ma solo quelli già contattati per telefono dal datore di lavoro”. Agli sportelli di Sesto San Giovanni, Sondrio e Varese raccolte 300 denunce dal 2004.
Immigrazioneoggi, 23-05-2012
Un’unità di strada, con un pulmino, alla ricerca dei lavoratori immigrati invisibili e a rischio di sfruttamento. È l’iniziativa promossa dalla cooperativa Lotta contro l’emarginazione a Milano e provincia.
L’iniziativa è quella di mappare il caporalato nel capoluogo lombardo e cercare di venire in contatto con chi ne è vittima. “Abbiamo già iniziato le uscite in piazzale Lotto e piazzale Loreto – racconta Paolo Cassani, coordinatore del progetto – non ci sono più le file di immigrati, ma solo quelli già contattati per telefono dal datore di lavoro”.
Dal 2004 a oggi ai tre sportelli lombardi dell’organizzazione si sono rivolti circa 300 migranti comunitari e non. Le indagini hanno portato alla denuncia di 500 persone e all’arresto di 52 imprenditori, commercialisti e intermediari. Finora soltanto due processi, che coinvolgevano 19 ucraini e 12 romeni, si sono conclusi con la condanna degli sfruttatori e 39 stranieri hanno ottenuto il permesso di protezione sociale dopo essere stati truffati con la sanatoria del 2009.
Quello del lavoro nero degli immigrati è un fenomeno sommerso. “Per contrastarlo – spiega Cassani – occorre creare una rete tra forze dell’ordine, associazioni e sindacati”. Tra le proposte della cooperativa c’è anche una “Carta di intenti” che, a partire da Milano e poi a livello nazionale, serva da vademecum, soprattutto in vista di eventi come Expo 2015.



Rapporto Istat 2012: presenza degli immigrati sempre più radicata.
Oltre la metà ha permessi per lungosoggiornanti. In aumento matrimoni misti, nascite e naturalizzazioni.
Immigrazioneoggi, 23-05-2012
Nel 2011 in Italia ci sono oltre tre milioni e mezzo di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, cinque milioni gli immigrati comprendendo anche i cittadini dei Paesi Ue.
Una presenza sempre più radicata visto che metà degli extracomunitari ha un permesso di soggiorno a tempo indeterminato.
Tra le provenienze, più del 50% degli immigrati è originario di cinque Paesi, Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina.
È quanto emerge dal Rapporto annuale 2012 dell’Istat presentato ieri.
Secondo il report si accentuano i segnali del processo di integrazione e radicamento delle comunità: i matrimoni con almeno uno sposo straniero sono stati più di 25 mila nel 2010 (l’11,5% di tutte le celebrazioni), più che raddoppiati dal 1992 e, parallelamente, le acquisizioni di cittadinanza per naturalizzazione e matrimonio (circa 40 mila nel 2010) sono decuplicate rispetto al 1992. I nati in Italia da almeno un genitore straniero sfiorano i 105 mila nel 2010, quasi un quinto del totale delle nascite, dieci volte di più rispetto al 1992. Contemporaneamente aumentano le seconde generazioni: i minori stranieri residenti ammontano a 993 mila nel 2010 (il 21,7% del totale dei cittadini stranieri residenti). Cresce costantemente la presenza nelle scuole di alunni con cittadinanza straniera: nell’anno scolastico 1994/1995 risultavano iscritti meno di 44 mila stranieri, valore inferiore a sei studenti ogni mille, nel 2010/2011 si arriva a quasi 711 mila, vale a dire 79 su mille.



Raid anti-immigrati: interviene la polizia Grecia, decine di manifestanti, tra cui militanti di Alba D’Oro, hanno lanciato pietre e incendiato cassonetti. Diversi fermati] Raid anti-immigrati: interviene la polizia
Grecia, decine di manifestanti, tra cui militanti di Alba D'Oro, hanno lanciato pietre e incendiato cassonetti. Diversi fermati
Corriere della sera, 23-05-2012
B.Arg.
MILANO- Alta tensione a Patrasso in Grecia. Dopo una manifestazione davanti a un capannone abbandonato, dove vivono alcuni immigrati, i militanti di Alba D'Oro, partito in Parlamento che ricalca ideologie neonaziste, hanno cominciato a tirare pietre e bruciare i cassonetti. Caschi e bastoni. Volevano vendicarsi di un 30enne che è stato pugnalato e ucciso dopo aver litigato con tre uomini, probabilmente afgani.
GLI SCONTRI -Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che per disperdere la folla ha usato gas lacrimogeni e ha fatto alcune cariche. nessuno è rimasto ferito, diverse persone sono state fermate. Tre giorni fa un 30enne è stato pugnalato e ucciso davanti alla sua abitazione dopo aver litigato con tre uomini. Un ragazzo di 17 anni, afgano, è stato arrestato nell'ambito delle indagini. Gli immigrati sono in attesa di essere trasferiti in Italia.





 

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