Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

06 settembre 2012

SANATORIA IMMIGRATI: Pronti i codici tributo 'REDO' e 'RESU'
il sole, 06-09-2012
Si chiamano 'REDO' (per il lavoro domestico) e 'RESU' (per il lavoro subordinato) e sono i codici tributo istituiti dall'Agenzia delle entrate per consentire l’esatta compilazione, da parte dei datori di lavoro, del modello 'F24 Versamenti con elementi identificativi', da utilizzare nella procedura di emersione dal lavoro irregolare 2012.
I codici, indicati nella risoluzione dell'Agenzia delle entrate – direzione centrale Servizi ai contribuenti – settore Gestione tributi – ufficio Gestione dichiarazioni - n.85/E del 31 agosto 2012, sono operativamente efficaci dal 7 settembre 2012.
L’Agenzia ha, inoltre, messo a disposizione il modello F24 da utilizzare per la regolarizzazione, unitamente alle Avvertenze per la compilazione ed a due esempi di corretta compilazione riferiti al codice 'REDO' ed al codice 'RESU'.  



Sbarco di immigrati in Calabria
Corriere della sera, 05-09-2012
(ANSA) - CAMINI (REGGIO CALABRIA) - Una quindicina di immigrati sono stati trovati dalle forze dell'ordine sulla spiaggia di Camini, nella locride. Gli stranieri, dei quali non si conosce ancora la nazionalita', hanno raggiunto le coste calabresi a bordo di una imbarcazione che, dopo lo sbarco, ha ripreso il largo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia e la guardia di finanza. Le condizioni di salute degli immigrati sono buone. Lo sbarco di stamane e' il sesto in due mesi nella Locride.



Immigrati/ Nave di clandestini affonda a largo Turchia: 20 morti Volevano approdare in Europa, fermati due turchi
Istanbul, 6 set. (TMNews) - Tragedia al largo di Smirne, sulla costa egea della Turchia, dove questa mattina è affondata una nave che trasportava oltre 100 clandestini - dichiarati dalle autorità "di provenienza da Paesi arabi" - che cercavano di raggiungere l'Europa. Il bilancio per ora è di 20 morti - i corpi sono rimasti intrappolati all'interno dello scafo o ripescati dai soccorsi - ma il conteggio potrebbe risultare più pesante. Quarantacinque persone sono state invece tratte in salvo, compresi due membri dell'equipaggio dell'imbarcazione.
Stando a quanto riporta il quotidiano Hurriyet, citando le autorità di Smirne, la nave, che trasportava soprattutto donne e bambini, è affondata a circa un miglio dalla costa.
Sempre secondo il quotidian,o la polizia ha già arrestato due turchi, accusati di organizzare il transito di clandestini. La Turchia da qualche anno è diventato un vero e proprio centro di raccordo per i clandestini che si dirigono verso il Vecchio Continente. Negli ultimi due anni ha ricevuto notevole impulso anche il passaggio via terra, soprattutto attraverso la Grecia, fenomeno che ha portato Atene alla contestata decisione di erigere un muro sul un tratto del confine.

 

In crescita le imprese gestite dagli immigrati
Agoravox, 06-09-2012
Paolo Borrello
Nonostante la grave crisi economica, il numero delle imprese gestite da stranieri immigrati è aumentato. Ormai queste imprese rappresentano il 7,4% del totale. I dati riguardanti le imprese “straniere” sono forniti dalla fondazione Leone Moressa ed anticipano alcuni dei contenuti del secondo rapporto sull’Economia dell’Immigrazione che verrà presentato nel mese di ottobre a Venezia.
La stessa fondazione Moressa, in un comunicato, analizza la situazione delle aziende i cui imprenditori sono stranieri.
Su 6 milioni di imprese operanti in Italia nel 2011, 454.000 sono condotte da stranieri, cioè il 7,4% del totale.
Nonostante la crisi, le imprese straniere hanno registrato a fine anno un saldo positivo di oltre 25.000 unità, al contrario delle aziende italiane che sono, invece, diminuite di oltre 28.000 imprese.
Quando avviano un’attività imprenditoriale, gli stranieri preferiscono costituirla insieme a connazionali (oppure avviando direttamente imprese individuali per conto proprio) piuttosto che mettersi in società con italiani.
E’ bene precisare che sono considerate “aziende straniere” le imprese che vedono persone non nate in Italia detenere almeno il 50% delle quote di proprietà e delle cariche amministrative a seconda della tipologia d’impresa.
Più di 156.000 aziende straniere (34,4% del totale) si concentrano nel settore del commercio, cui fa seguito quello delle costruzioni con quasi 125.000 (27,5%) e quello dei servizi con più di 89.000 unità produttive (19,7%).
Ma è nell’edilizia che la presenza straniera si fa più marcata: infatti su 100 imprese di questo settore, quasi 14 sono condotte da imprenditori nati all’estero.
Nel commercio questa percentuale si abbassa al 10,1%, seguita da alberghi e ristoranti (7,7%) e dalla manifattura (6,3%).
Con più di 85.000 imprese è la Lombardia la regione che presenta il maggior numero di aziende condotte da stranieri, seguita dal Lazio e dalla Toscana.
Ma è proprio in Toscana che si registra il maggior peso di queste imprese sul totale delle aziende presenti nel territorio: infatti su 100 attività produttive, 11 sono gestite da immigrati (10,9%).
In questa classifica seguono il Friuli Venezia Giulia (9,5%) e la Liguria (9,4%).
Le imprese straniere chiudono il 2011 con un saldo totale positivo di 25.567 unità, vale a dire con un tasso di progresso del 5,9% a fronte di un tasso del -0,5% delle imprese italiane, che contano un saldo negativo di oltre 28.000 unità.
A livello regionale, mostrano un particolare dinamismo in termini di sviluppo imprenditoriale straniero la Liguria (8,2%), la Campania e il Lazio (8,1%).
Anche i settori mostrano delle differenze: nei servizi, infatti, il saldo è positivo sia per le imprese italiane (+85.532) che per le imprese straniere (+14.360), mentre negli altri comparti si è registrato un bilancio positivo per le aziende condotte da stranieri e negativo per quelle condotte da italiani.
    Per esempio, nel commercio le aziende straniere sono aumentate di 6.600 unità, mentre quelle italiane hanno subito una perdita di oltre40.000 imprese. Stesse considerazioni valgono per il settore delle costruzioni dove l’anno si chiude con un saldo di +4.399 per le imprese straniere e di -17.561 per le imprese italiane.
Questi dati dimostrano, ancora una volta, l’importanza assunta, all’interno del sistema economico italiano, dagli stranieri. Ciò si verifica da anni per quanto riguarda i lavoratori dipendenti. Diverse attività lavorative, spesso perché gli italiani non intendono più svolgerle, sono contraddistinte da un notevole numero di stranieri immigrati. L’analisi della fondazione Moressa testimonia che una situazione simile si è verificata anche per gli imprenditori. E questi dati dovrebbero essere più conosciuti, soprattutto dagli italiani che non vedono di buon occhio, e sono ancora molti, la presenza di immigrati nel nostro Paese.



A Venezia l’Università “Ca’ Foscari di Venezia” mette a disposizione agevolazioni finanziarie per i rifugiati che si iscrivono ai corsi di laurea.
10 borse di studio per rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Immigrazioneoggi, 06-09-2012
L’Università di Venezia ha pubblicato il bando per l’iscrizione agevolata di 10 studenti stranieri in possesso dello status di rifugiato, di protezione sussidiaria o di permesso di soggiorno per motivi umanitari, ai corsi di laurea dell’Università Ca’ Foscari per l’anno accademico 2012/2013.
Il termine per presentare la propria domanda è fissato al 21 settembre 2012. L’iniziativa si avvale della collaborazione del Comune di Venezia.
Le modalità di partecipazione sono descritte nel bando. L’iniziativa rientra nell’ambito dei progetti che l’Ateneo promuove per la cooperazione alla pace e allo sviluppo. “Per garantire la pace e la sicurezza internazionale – si legge nel sito internet – l’educazione e il coinvolgimento delle future generazioni acquistano una priorità evidente”.
Gli obiettivi generali e i principi guida delle cooperazione allo sviluppo sono quelli fissati nella Dichiarazione del Millennio, approvata nel 2000 da 186 capi di Stato e di Governo nel corso della sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni unite; l’obiettivo centrale è il dimezzamento della povertà assoluta entro il 2015, declinato in 8 obiettivi specifici, i Millennium Goals.
Ca’ Foscari, a partire dalla sua missione e dai suoi valori, intende ricoprire un ruolo innovativo ed efficace per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi, nel più ampio contesto delle azioni italiane coordinate dal Ministero degli affari esteri e dello specifico ruolo che l’Università vi è chiamata a svolgere.
Per questo ha aderito nel 2007 al protocollo d’intesa CUCS (Cooperazione universitaria per lo sviluppo), e dal 2011 è uno degli atenei italiani che compongono il Coordinamento cooperazione universitaria del MAE, con un ruolo specifico rivolto al collegamento con le istituzioni internazionali, e con un interesse particolare per le tematiche relative alle risorse e alla sostenibilità.



Roma: al via la mostra Refugee ScART.
Questa sera inaugurazione al Collegio romano con Laura Boldrini e Erri De Luca.
Immigrazioneoggi, 06-09-2012
Dal 6 settembre all’8 ottobre, i teli artistici dei rifugiati di Refugee ScART del Centro Astalli dei Padri Gesuiti saranno esposti a Roma, nella Sala della Crociera del Collegio romano (via del Collegio Romano, 27), nell’ambito della rassegna dedicata al “Tributo” promossa dalla Biblioteca nazionale di archeologia e storia dell’arte.
I teli di Refugee ScART saranno inseriti in un allestimento che prevede opere d’arte di Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Mirella Bentivoglio, Piero Dorazio, Toti Scialoja. “I rifugiati, simbolo estremo di immigrazione, ma anche metafora dello scarto delle società – si legge nel comunicato per l’evento – incontrano l’arte contemporanea italiana ed entrano con le proprie opere in uno spazio storico, cuore della stratificazione della cultura d‘occidente. I loro teli sono fatti di scarti, del rifiuto peggiore che l’uomo produce, la plastica”.
Il 6 settembre si terrà l’inaugurazione della mostra e un seminario di apertura dell’iniziativa, alle 17.30, nello spazio espositivo, che vedrà la partecipazione dello scrittore Erri De Luca e di Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr. Interverrà padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli. La mostra ha ricevuto, tra gli altri, il patrocino del Jrs International.



Mettere 17 bimbi stranieri in una classe non è integrazione
Corriere della sera, 04-09-2012
Mariolina Moioli
Il fatto che, anche quest’ anno, alla scuola di via Paravia ci sia una prima elementare con 17 alunni stranieri su 19 costituisce un enorme passo indietro.
Che Milano debba considerare l’integrazione tra persone che provengono da Paesi diversi come un fatto strutturale è fuori discussione. E la scuola, non c’è dubbio, è il luogo dell’integrazione per eccellenza. Ma una classe con 17 alunni stranieri su 19 è il contrario di una buona integrazione che, viceversa, significa stare insieme, italiani e stranieri, per darsi le stesse regole e praticare un’idea comune della cittadinanza.
 Attraverso ciò che sperimentano i bambini imparano anche i genitori. E questo è il punto più importante. Chi è maggioranza non può permettere che nella società ci siano luoghi chiusi: determinati “assembramenti” in una stessa classe, quindi, nuocciono prima di tutto all’idea stessa di integrazione.
Sostenere, come ha fatto il vicesindaco Guida,  che i bambini di via Paravia hanno già fatto la scuola materna in Italia significa rimuovere il problema: la scuola materna ha l’obiettivo della socializzazione, quella elementare dell’apprendimento. Si tratta quindi di piani completamente diversi.
Quella classe è un’anomalia e spetterebbe al Comune riequilibrare la situazione. Qualche tempo fa  l’allora ministro dell’Istruzione Gelmini aveva stabilito un tetto per gli alunni stranieri in ogni classe. Personalmente penso che un principio del genere vada sempre calato nella realtà e non debba quindi essere applicato meccanicamente.
Di certo però, in quella classe di via Paravia, non si e’ tenuto conto dell’esperienza gia’ in atto con il progetto ”Start” che, con la consulenza dell’Ismu e la collaborazione delle scuole e del Comune aveva dato corso ad una nuova progettualita’, presa ad esempio da altre realta’ italiane.  
L’attuale amministrazione non è riuscita a intervenire proprio nella realtà che ne aveva più bisogno.

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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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