Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

11 maggio 2012

Immigrati nordafricani: il Viminale annuncia un tavolo tecnico per “superare l’emergenza”.
Il ministro Cancellieri incontra i rappresentanti degli enti locali e propone un lavoro comune per realizzare un piano di azione.
Immigrazioneoggi, 11-05-2012
Un tavolo tecnico si riunirà nei prossimi giorni con l’obiettivo di proporre un piano d’azione con l’indicazione dei tempi e delle risorse finanziarie per uscire dall’emergenza, e che tenga conto delle esperienze positive già maturate nel Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati.
È quanto stabilito nel corso di una riunione al Viminale presieduta dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.
Alla riunione erano presenti il vice presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Angelo Michele Iorio, i presidenti dell’Upi, Giuseppe Castiglione, e dell’Anci, Graziano Delrio, il Capo di Gabinetto del Ministro, il Capo della Polizia, insieme ai vertici del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno e del Ministero del lavoro.
Nel corso dell’incontro – informa una nota del Ministero dell’interno – sono state discusse le linee di intervento per il superamento dell’emergenza Nord Africa, dichiarata con DPCM 12 febbraio 2011 e prorogata fino al 31 dicembre 2012, data entro la quale dovrà cessare la gestione straordinaria dell’accoglienza dei migranti. Sono state evidenziate le aspettative di tutte le Amministrazioni coinvolte per una rapida assegnazione di fondi necessari per la copertura delle spese già sostenute e degli impegni assunti. Si è inoltre verificato lo stato di attuazione del complesso programma di accoglienza dei circa 30.000 migranti tuttora presenti sul territorio nazionale.



Sei immigrato? Paghi di più l'Europa boccia le assicurazioni
Le "tariffe etniche" applicate dalle compagnie italiane. "Rischio nazionalità" lo hanno definito. Penalizzati soprattutto romeni, bulgari e marocchini. Il caso sollevato due anni fa da un'inchiesta di Repubblica  1 portato all'attenzione della Commissione europea da un esposto dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione
la Repubblica, 11-05-2012
VLADIMIRO POLCHI
ROMA - L'Europa boccia le "tariffe etniche" applicate dalle assicurazioni italiane. Sei romeno o marocchino? Male, la polizza auto ti costa di più: lo chiamano "rischio nazionalità". La Commissione Ue bolla come "restrizione discriminatoria della libertà di fruire di un servizio" tale comportamento, che prevede appunto "criteri di cittadinanza nella definizione dei premi assicurativi" delle Rc auto.
Sei immigrato? Paghi di più. Il caso, sollevato due anni fa da un'inchiesta di Repubblica  2 è stato portato all'attenzione della Commissione europea da un esposto dell'Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione). La questione è la seguente: alcune compagnie italiane applicano tariffe più svantaggiose per gli immigrati (soprattutto romeni, bulgari e marocchini), "con maggiorazione dei premi assicurativi per romeni e bulgari che vanno dall'8% al 43% e fino al 100% per i contraenti marocchini, a parità di ogni altra condizione".
La raccomandazione dell'Unar. Sulla questione, il 31 gennaio 2012 era intervenuto anche l'Unar (Ufficio Nazionale Anti-Discriminazioni Razziali), diffondendo una raccomandazione generale (la 16/2012): richiamati i profili di illegittimità e di contrasto con il diritto europeo delle tariffe differenziate per nazionalità nelle polizze auto. Non solo. L'Asgi era andata avanti anche per via giudiziaria. E così il parametro "cittadinanza dell'assicurato" veniva cancellato da molte compagnie. Da molte, ma non da tutte.
Il richiamo della Ue. Con una lettera ufficiale inviata il 17 aprile scorso all'Asgi dalla Direzione generale del Mercato Interno e dei Servizi, la Commissione europea pur non aprendo una procedura d'infrazione boccia la prassi italiana. Prevedere un criterio di cittadinanza nella definizione dei premi assicurativi infatti "può rappresentare  una restrizione discriminatoria della libertà di fruire di un servizio che non appare giustificata, poiché la cittadinanza non ha (a differenza dell'esperienza di guida) un impatto sulla capacità di guida degli utenti e quindi non costituisce un fattore da prendere in considerazione nel calcolo dei premi assicurativi". Alle compagnie auto ora non resta che prenderne atto.



Gli stranieri speranza del futuro. Secondo il Censis “immaginano una società più solidale, benestante, giusta e attenta alle relazioni umane”.
Intervento di Giuseppe Roma al seminario del Centro Astalli “Stranieri in Italia: una potenzialità bloccata”.
Immigrazioneoggi, 11-052012
“Potenzialità bloccata” e “dignità umiliata” sono i due termini con cui padre Giovanni La Manna, direttore del Centro Astalli dei Gesuiti, ha definito la condizione degli immigrati “persone che vengono quotidianamente offese con la continua negazione dei loro bisogni”. Il sacerdote ha introdotto così il convegno Stranieri in Italia: una potenzialità bloccata promosso dal Centro Astalli il 9 maggio a Roma.
Al centro della riflessione, moderata dal direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, la ricerca di misure concrete per sbloccare lo spreco di capitale umano impiegato in mansioni sottoqualificate e malpagate.
Dei “nuovi italiani” come di una “realtà vitale” ha parlato il direttore del Censis, Giuseppe Roma, sottolineando come “si siano adattati da soli, perché noi come Paese non li abbiamo aiutati per niente, capaci come siamo di fare solo le politiche di confine. Ciononostante, il 10% delle aziende italiane ha un titolare straniero, e un terzo è composto da donne, soprattutto cinesi”. Secondo i dati Censis, in Italia gli immigrati sono cinque milioni e mezzo, di cui circa due milioni con un lavoro regolare: la metà è impiegata nei lavori di cura, la restante parte si distribuisce tra settore edile e agricolo. “Molti immigrati sono laureati – ha osservato Roma – ma il riconoscimento dei titoli è complicato: è la burocrazia il vero razzismo italiano. Questo Paese non dà spazio a nessuno, ciascuno si fa da sé, se può e fin dove può, inventandosi qualcosa. Dagli stranieri abbiamo molto da imparare, soprattutto il concetto di dignità del lavoro. Noi abbiamo dimenticato che ogni impiego, anche il più umile, non è mai soltanto un modo per mangiare, ma vale moltissimo”.
Anche a proposito della visione del futuro, il direttore Censis ha sottolineato che “gli stranieri sono l’unica, poderosa forza che guarda in questa direzione. Sanno sperare più di noi: il 74% degli stranieri, a fronte del 41% degli italiani, nutre un’aspettativa positiva nei confronti del futuro, e immagina una società più solidale, benestante, giusta e attenta alle relazioni umane. Gli stranieri sono più motivati di noi: hanno bisogno degli strumenti, e il diritto di voto – ha concluso – potrebbe garantire il volume necessario perché anche la loro voce possa essere udita”.



Raduno naziskin a Roma tam-tam razzista sul web
In uno stabile occupato vicino Guidonia, in arrivo gruppi xenofobi da tutta Italia. Ma soprattutto il gruppo inglese dei "Brutal Attack", una band che celebra la superiorità dei bianchi.  Perfino CasaPound ha preso le distanze di MARCO PASQUAL
la Repubblica, 10-05-2012
ROMA - Arriveranno da tutta Italia, ma anche dal Regno Unito, per festeggiare i primi 20 anni di vita dei naziskin riuniti nella sigla "Spqr Skins". L'appuntamento è per sabato a "Casa d'Italia Colleverde", vecchia occupazione creata in questa frazione di Guidonia, nel 2007, da CasaPound, ma oggi divenuta punto di ritrovo degli skinhead della capitale. Il raduno di sabato, organizzato anche per commemorare Mirko, Simone, Emanuele e Gianluca, quattro camerati scomparsi in un incidente stradale, vedrà esibirsi sul palco alcune band neonaziste, molto note negli ambienti della destra estrema per i loro inni alla violenza e alla xenofobia. A partire dagli skin bolognesi di "Legittima offesa", punto di riferimento delle teste rasate grazie al repertorio che spazia dall'incitamento alla violenza alle rivendicazioni di superiorità razziale, fino alle citazioni di Mussolini. Ma non saranno i soli.
Altri gruppi sono i romani "Time Bombs" e "The 4 Aces", i "Garrota" (Varese), gli "Ultima Frontiera" (Friuli Venezia Giulia) e, soprattutto, i temibili "Brutal Attack", dal Regno Unito. Band razzista, che celebra il "white power" (superiorità dei bianchi) e la cui nascita risale agli anni Ottanta: una delle più longeve nell'ambito di gruppi musicali d'area. Sul loro sito è presente una sezione di propaganda nazista. Contatto, questo con i "Brutal attack", ottenuto grazie agli ottimi rapporti che gli  skin romani
vantano con la rete di "Blood and Honour". Formazione nata nel 1987, il nome è un richiamo al motto della gioventù hitleriana "Sangue e Onore": all'estero si è resa protagonista di numerose violenze. In Germania è stata dichiarata fuorilegge.
Razzisti, antisemiti e omofobi, predicano, tra le altre cose, la superiorità della razza bianca. Lo scorso mese di settembre, aveva già fatto discutere la notizia di un gemellaggio tra gli "Spqr Skins" e gli inglesi di "Blood and Honour", che avevano addirittura pianificato di aprire una loro sede, all'interno di "Casa d'Italia". Progetto parzialmente naufragato, mentre i contatti  -  e questo raduno lo dimostra  -  sono rimasti.
CasaPound, da parte sua, ha sempre cercato di distanziarsi da quell'occupazione, sempre più "esplosiva".  "L'occupazione di Colleverde non è sede della Blood and honour né di movimenti transnazionali di alcun genere", si erano affrettati a dire i fascisti del terzo millennio, capitanati da Gianluca Iannone. Peccato che la presenza stabile del gruppo di skin trovi conferma, anche oggi, sulla pagina Facebook di Casa d'Italia. La trasformazione da un'occupazione a scopo abitativo (come era stata presentata nel 2007 da CasaPound) a una vera e propria SkinHouse, covo di violenti estremisti dell'area, capitale inclusa, è praticamente ultimata.
Il concerto di sabato, che viene pubblicizzato da settimane su numerosi forum e siti neonazisti esteri, inizierà alle 21.30, anche se i naziskin arriveranno molto prima. Prenotazione via Facebook. Tra i sostenitori della serata c'è anche il gruppo "Skin 4 Skin  -  set the prisoners free" (liberiamo i prigionieri), nato per organizzare serate di solidarietà nei confronti di naziskin arrestati nel corso degli anni. Anche in questo caso, una parte dei proventi sarà usata per sostenere le spese legali delle teste rasate finte in carcere. Tra le canzoni che animeranno la serata, quasi sicuramente "We are skinheads", una delle più note dei "Timebombs": "Devastato dal lavoro dentro covi la tua rabbia, contro un mondo di vigliacchi che ti chiude nella gabbia, violenza, terrore, questo gli regalerai. Non esistono barriere che ti fermeranno mai! Ma Gli skinheads, ma gli skinheads non si fermeranno mai! Prima o poi la pagherai". Gli stessi hanno anche firmato un inno agli Anni di piombo, "Per non dimenticare": "Rossi infami occupavano le piazze, i licei, le fabbriche, le università, ma il camerata degli anni di piombo si difendeva con grande dignità! Da Primavalle a piazza Vescovio, da viale Libia a via Acca Larentia, per una notte il tempo si ferma e Roma sente la vostra presenza. La vostra morte non è stata vana, come vedete noi siamo ancora qua. Chi vi rinnega e chi vi disprezza non avrà mai la nostra pietà".

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