Via Padova arriva da lontano

Saleh Zaghloul
Via Padova a Milano del 2010 mi ricorda il centro storico di Genova del luglio 1993. Quei problemi Genova li ha superati aprendo ai migranti, ai loro diritti ed alla loro integrazione.
Le giunte Sansa e Pericu operarono con intelligenza e determinazione fortemente sostenuti dall’allora arcivescovo di Genova Tettamanzi, dal sindacato confederale e dalle associazioni laiche e religiose. Sulle politiche abitative, ad esempio, il Comune di Genova ha dato il diritto all’iscrizione nelle graduatorie agli immigrati regolari molto prima della legge nazionale. Sul diritto al voto amministrativo la delibera del consiglio comunale di Genova è stata cancellata dal governo nazionale. I migranti si sentivano riconosciuti e rispettati, Genova iniziava ad essere anche la loro città.

Milano è stata governata da un sindaco leghista Formentini, dal 1993 al 1997, da un sindaco di Forza Italia Albertini, fino al 2006, da un sindaco di Forza Italia, Letizia Moratti, fino ad oggi. La Regione Lombardia, dal 1995 ad oggi, è governata da Formigoni, Forza Italia. Dal 1993, il paese è stato governato per circa il 70% del tempo da Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega.

Le leggi nazionali che hanno governato l’immigrazione in Italia dal 1995 ad oggi, a partire dal decreto Dini, sono leggi basate sulla repressione e sulle espulsioni, non sull’integrazione. La Lega Nord, allora considerata una “costola della sinistra”, fece fare al centro sinistra una radicale svolta a “destra” sulle politiche migratorie in cambio dell’uscita dal primo governo Berlusconi e del sostegno al governo Dini. Il decreto Dini reiterato più volte senza essere convertito in legge, venne incluso quasi interamente nella legge Turco-Napolitano del 1998. Nel 2002 la legge Bossi-Fini ha peggiorato la Turco-Napolitano pur mantenendone la parte maggiore. E come se non bastasse nel 2009 arriva ancora il decreto sicurezza.

Ha dunque tutte le ragioni il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani a dire che: “Fa impressione sentire le alte grida della destra e della Lega. Governano loro il Paese, la Regione, la città. Si facciano carico del fatto che è fallita una politica di integrazione e di sicurezza e non scarichino le responsabilità. Coltivare questi problemi per fare consenso e non risolverli mai non è più accettabile”. Ma per risolvere seriamente i problemi del governo dell’immigrazione occorre una svolta sulle politiche migratorie del partito democratico e del centro sinistra pari e contraria a quella del decreto Dini (della legge Turco – Napolitano) verso l’integrazione, l’uguaglianza ed i diritti di cittadinanza.


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