Campo Rom di via Rubattino a Lambrate (Milano)
Come forse già saprete dai media, giovedì scorso è stato sgomberato il campo Rom di via Rubattino a Lambrate (Milano). Circa 300 persone, tra cui moltissime donne e bambini anche piccolissimi sono stati lasciati al freddo sotto un ponte, senza alcuna alternativa praticabile (si proponeva la solita soluzione demenziale che prevede la divisione di uomini da una parte, donne e bambini piccoli dall'altra, bambini sopra i 6 anni da un'altra ancora).
Venerdì si è svolto un presidio davanti alla prefettura, in cui una delegazione ha chiesto, tra le altre cose, peromeno di poter usufruire temporaneamente dei container anti-freddo presenti nell'area di Via Barzaghi. Non solo neppure questo è stato accettato, ma sabato la polizia ha di nuovo sgomberato i rom dall'area sotto il ponte di Rubattino dove si erano rifugiati provvisoriamente, per permettere la solita passerella mediatica oggi pomeriggio a De Corato, il vicesindaco
di Milano. (in allegato o linkati a questa mail trovate altro materiale informativo per approfondire meglio la vicenda).

Io venerdì ero al presidio e parlando con altre persone si è pensato d far qualcosa, trovare qualche strumento di pressione nei confronti del prefetto e della giunta comunale. Coloro che sono andati in delegazione dal prefetto hanno riferito infatti che la prefettura (a differenza dell'inflessibile assessore Moioli) è stata abbastanza colpita dalla partecipazione cittadina al presidio e in generale dalla solidarietà della cittadinanza nei confronti dei Rom. Tanto nei giorni prima, che al momento dello sgombero, che venerdì' al presidio erano presenti e si erano mobilitati diversi degli insegnanti della scuola frequentata dai piccoli bimbi Rom e finanche genitori dei loro compagni di classe. Checchè ne dicano i media, esattamente come l'anno scorso in Bovisasca, dei cittadini si sono mobilitati con passione e impegno non contro, ma in solidarieta con i Rom! E la risposta succitata del prefetto è il segno evidente che, quando affianco alle "solite" meritorie organizzazioni di "addetti ai lavori" (CaritaS, Naga, Comunità di S.Egidio...),  si muovono  in prima persona anche i cittadini, a non pochi vengono fastidiosi mal di pancia.

D fronte a questo l'idea che ci è venuta è quella di intasare gli indirizzi che vi riporto qui sotto (del prefetto, del vicesindaco De Corato e dell'assesore Moioli) di mail di protesta, per far capire che la cittadinanza non  rimane passiva di fronte allo scempio e alla barbarie degli sgomberi senza alternative dei campi rom e delle correlate violazioni dei diritti umani fondamentali.
Più sotto vi riporto un testo già scritto da noi (molto sintetico per forza di cose, in modo che possa essere condiviso da tutti), ma che tutti possono ovviamente arricchire e personalizzare come vogliono.
Nel fare questa improvvisata, ma utilissima azione di mail-bombing, vi raccomandiamo pero di seguire alcune precauzioni volte a nojn compromettere l'efficacia e l'utilità dell'azione:

a) scrivere ognuno un oggetto diverso alla mail, in maniera che i destinatari non possano bypassare le mail, mettendo filtri che le releghino alla posta indesideata. Sfruttate tutte le varianti possibili!

b) Girare quest'email e quest'appello a a  tutte le persone che conoscete chiedendo di prendere parte a questa iniziativa nel più rapido tempo possibile !

c) Inviare una copia della mail in copia conoscenza nascosta al seguente indirizzo da noi creato ad hoc Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.   , in maniera da poterci contare, sapere quante persone hanno preso parte all'iniziativa ed eventualmente farlo pesare a chi di dovere, al momento opportuno.

Gli indirizzi a cui inviare la mail sono

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Il testo da copia-incollare (e se volete da personalizzare ) è il seguente:

"Io cittadino di Milano sono indignato dallo sgombero del campo rom di via Rubattino avvenuto il 19/11/09 e dalle precedenti e successive proposte e risposte del Comune alle legittime richieste di cittadini rom e delle associazioni. Non sono queste le autorità che mi rappresentano, non è questa la città che voglio."

Mi raccomando, se lo ritenete utile, partecipate a questo piccolo, simbolico, ma molto significativo gesto di solidarietà nei confronti dei Rom sgomberati, al più presto  E giratelo a tutti i contatti che avete e credete siano interessati e sensibili salla questione.

A voi non costa nulla, ma per molte famiglie può essre un gesto molto importante e avere ripercussioni significative. Non è più tollerabile che nella nostra moderna e ricca città, esistano persone a cui non sono riconosciuti i più elementari diritti umani!
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