Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Profughi eritrei sul Sinai, la tragedia continua

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La Traduzione della telefonata


Lula: “Buona Sera, con chi sto parlando”?

Weini: “Sono Weini”

Lula: “Pronto Weini come state? Mi puoi raccontare com’è la situazione laggiù?”

Weini: “Pronto?”

Lula : “Pronto ti sentiamo,parla parla ti sentiamo”

Weini: “Ok mi senti? La vita che stiamo facendo qui in Libia è davvero precaria. Dal 21 di questo mese fino ad ora, non ci azzardiamo a uscire di casa, non abbiamo niente da mangiare, se usciamo giovani ci cacciano armati di coltelli e altro, per cui ci rinchiudiamo a casa e non siamo mai usciti…Pronto?”

Lula: “Pronto ti sento, aspetta un attimo che traduco quello che hai appena detto…”

Weini: “qui ci siamo riuniti tutti insieme in una casa, e tra di noi ci sono anche mamme e bambini, siamo incastrati in questa casa, non possiamo uscire o entrare, ci troviamo davvero in una situazione pessima. Quello di cui abbiamo bisogno è un immediato aiuto che ci permetta di uscire dal paese”

Lula: “aspetta un attimo che traduco quello che hai appena detto”

Lula: “Vai avanti”

Weini: “Dato che noi siamo immobilizzati qua senza poter fare nulla, senza cibo, senza acqua da bere, richiediamo un immediato soccorso, non domani o dopodomani oggi, adesso. Dobbiamo immediatamente lasciare questo paese…Pronto, mi senti?

Lula: “ti sento ti sento”

Weini: “anche la luce è interrotta, stiamo veramente male…pronto..pronto..”

Lula: “pronto ti sentiamo parla parla, ti sentiamo, sbaglio ho c’è qualche bambino con voi?”

Weini: “esatto abbiamo un bambino con noi, è mio figlio”

Lula: “quanti anni ha?”

Weini: “ ha un anno e cinque mesi”

Lula: “almeno per il bambino riesci a trovare in qualche modo qualcuno che collabora per procurargli latte o qualcos’altro?

Weini: “neanche per il bambino, io non ho nulla di nulla, mio figlio piange giorno e notte. Non posso uscire da casa. I cittadini ci guardano con occhi sospettosi, soprattutto a noi immigrati di colore nero, ci stanno prendendo di mira.

Lula: “in quanti state vivendo insieme nella casa?”

Weini: “in questa casa viviamo più di venti cerchiamo di stare uniti insieme e non possiamo uscire”

Lula: “ qui ci siamo riuniti in tanti a discutere su quali sono i maggiori problemi che gli immigrati stanno affrontando in Libia, qual è il messaggio che vorresti trasmettere a queste persone che ti stanno ascoltando?”

Weini: “Noi abbiamo bisogno di aiuto immediato che ci permetta di uscire da questo paese. Qui siamo visti male dai libici, è molto pericoloso anche il solo andare nel negozio più vicino per comprare qualcosa. Dobbiamo urgentemente uscire da questo paese.”

Lula : “Ti ringraziamo, buona sera”

Weini: “ il nostro problema non si risolve soltanto con parole, abbiamo bisogno di fatti concreti, immediatamente”

Lula: “ci siamo riuniti anche per cercare quali possono essere le soluzioni possibili, ti contatteremo, per informarti sugli esiti e sugli eventuali risultati.

Weini: “vabene, ti do il mio nome completo?”

Lula: “non ti sento, puoi ripetere?” “non fa niente, ci risentiamo successivamente, buona serata”

Weini: “va bene allora, buona serata anche a voi”

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