Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

C’è qualcuno a Milano che affitta un alloggio a un rifugiato politico?

l'Unità, 21-12-2010
Italia-razzismo      Osservatorio
Lui è camerunense ed è un rifugiato politico. Non scriveremo il suo nome, lui preferisce rimanere anonimo perché di problemi, come ci dice, ne ha già abbastanza. È in Italia da tre anni ed è scappato dal suo paese dove ora, dopo aver combattuto per la tutela dei diritti civili, rischia la vita. È un giornalista ed è molto colto.
Trovare un lavoro, nonostante le sue competenze, è stato estremamente difficile. Da qualche mese, però, una web radio milanese che si occupa di immigrazione gli ha offerto un contratto.
Finalmente, diciamo noi. Ma la parte bella della storia finisce qui e per il momento non si prevede un lieto fine. Perché il nostro amico, da due mesi, sta cercando di affittare un appartamento a Milano. Impresa disperata, a quanto pare. Si è affidato a più di una agenzia immobiliare e ha già perso cinque case. Il motivo? I proprietari degli appartamenti non affittano a stranieri. Non sono servite a nulla le lettere di garanzia firmate dai datori di lavoro e dal Consiglio Italiano per i rifugiati. La risposta, desolatamente, è stata sempre la stessa. Lui ha alloggiato per un po’ di tempo in albergo, ma è stato costretto ad andarsene perché non è in grado di pagarselo. È tornato a Roma, ospite di un centro di accoglienza, anche se sta per essere mandato via essendo scaduto il tempo consentito per il pernottamento nella struttura. Lui avrebbe voluto passare il Natale nella sua nuova casa nella città che gli ha offerto una occupazione, adesso rischia di perdere anche quella.
Questa storia è desolante e vergognosa e se chi legge volesse e potesse aiutare il nostro amico scriva a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Chi non ha “paura del nero”, per favore, si faccia avanti.
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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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