"Emergenze", creativi e intellettuali per un futuro di emancipazione

Italia-razzismo, l'Unità 15-09-2010
Pino Di Maula
C’è molta attesa per l’iniziativa che un gruppo di creativi e intellettuali ha intitolato “Emergenza di identità, migranti, donne e artisti”. Si tratta di un vero e proprio esperimento culturale che si terrà, a Roma, grazie all’interesse dell’XI Municipio nell’Istituto Superiore Antincendi in via del Commercio.
Non poteva esserci luogo più congeniale al calore che potrebbero produrre molte delle proposizioni teoriche previste per fondere le scienze economiche e politiche con la ricerca sulla realtà umana. È l’unica via, ragionevolmente irrazionale, per cogliere la sfida sull’emancipazione di migranti e donne. La partecipazione diventa così anch’essa un’arte per dare al futuro un volto finalmente umano. La chiamano “Emergenze” evocando il tema della sicurezza, sapendo che, in verità, ciò che emerge vale più di una rivoluzione, se sa tirar via la cultura dominante dalle sabbie mobili del ’68 e dai limiti teorici del marxismo per elaborare un pensiero nuovo su immagine e identità, massa e classe, libertà e identità, uomo e donna.
E chissà cos’altro. In fondo si tratta, appunto, di un esperimento. Che vale la pena ripetere, almeno una volta l’anno. La prima edizione inizia venerdì 17 e termina sabato 25 settembre. L’approccio adottato punta all’interrelazione fra una pluralità di linguaggi e di discipline sia scientifiche che artistiche. In pratica  “Emergenze di identità” si articola in una giornata di ricerca, un incontro fra registi, una mostra d’arte e una rassegna di spettacoli. Tra i tanti ospiti attesi: Federico Masini, Giuseppe Vitaletti, Ernesto Longobardi, Luigi Manconi, Guido Melis, Francesco Dall’Olio, Ernesto Maria Ruffini, Annelore Homberg, Shukri Said e Jean Leonard Touadì.

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