Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Permessi di soggiorno Vanno rimossi i danni della legge Bossi-Fini

Italia-razzismo
La politica su rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno è stata finora confusa e contraddittoria. Da una parte ogni cinque anni è stata fatta una regolarizzazione rivolta a persone straniere già presenti sul territorio; dall’altra, nel momento del primo rinnovo, si adottavano interpretazioni talmente restrittive da rendere questo passaggio davvero complicato. In molti, per un motivo o per l’altro, hanno perso il permesso di soggiorno diventando irregolari.

Con la Bossi-Fini (L.189/2002) il numero dei permessi di soggiorno non rinnovati è aumentato da decine di migliaia a centinaia di migliaia: secondo il Dossier Caritas 2011, nel solo 2010 i permessi di soggiorno non rinnovati sono stati 684.413. La Bossi-Fini ha subordinato il rinnovo del permesso di soggiorno al possesso di un contratto di lavoro: mentre con la legge Martelli (39/90) e la legge Turco Napolitano (40/98) era possibile rinnovare il permesso anche attraverso la dimostrazione di un reddito sufficiente, e coloro che non riuscivano a dimostrare il reddito e non avevano un contratto potevano comunque iscriversi al collocamento per un periodo non inferiore a 12 mesi.
Erano previsti inoltre per il primo rilascio una durata biennale dei permessi per lavoro e famiglia, e al rinnovo un periodo non inferiore al doppio della precedente (4 anni). La Bossi-Fini ha legato la durata del permesso a quella del contratto di lavoro ed è stata eliminata la previsione del raddoppio del tempo al momento del rinnovo. Ora per mettere ordine sul tema basterebbe ripartire dalle norme precedenti alla Bossi-Fini. Semplice, no?
l'Unità, 07-03-2012

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