Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Record di sgomberi a Milano: 4 in una mattinata



MILANO - Record di sgomberi a Milano: 4 in una sola mattinata, allontanati 150 romeni dagli insediamenti delle vie Vaiano Valle e Giambellino e dei cavalcavia Bacula e Giordani. Così si arriva a 199 sgomberi dal 2007, e a 13 dall'inizio di febbraio. Tre donne, di cui una incinta, hanno accettato l'accoglienza proposta dal comune. “Ogni giorno riceviamo segnali positivi dai proprietari di aree occupate che ci chiedono di intervenire, dai cittadini che ci avvisano di insediamenti vicino alle loro abitazioni, e oggi anche dalla Polfer che ringrazio per l’intervento -ha detto il vicesindaco e assessore alla sicurezza, Riccardo De Corato-. Questo testimonia che a Milano c’è una presa di coscienza collettiva sul problema delle occupazioni abusive e una volontà comune di preservare il territorio dal degrado e dall’insicurezza. Perché tutti hanno capito che, se trascurate, queste baraccopoli possono ingrandirsi a dismisura. E nessuno vuole le ‘favelas’ a Milano, ecco perché continueremo a intervenire tempestivamente con la Polizia Locale”. Una politica che fa discutere.

“Non abbiamo notizia di fatti similari in alcuna altra città europea, negli ultimi venti anni”, dice Ines Patrizia Quartieri, consigliere comunale indipendente a Milano, eletta per Rifondazione comunista, presente all'operazione di via Vaiano Valle, dove si trovavano anche 50 bambini che nonostante lo sgombero “sono andati a scuola ugualmente -dice, aggiungendo che- alcuni sono andati via spaventati per paura di essere allontanati dai genitori”.

Forti critiche arrivano anche da Don Matteo Panzeri, giovane prete di periferia della parrocchia Sant'Elena, quartiere San Siro, che già la scorsa estate era intervenuto nel dibattito pubblico scrivendo una lettera (poi pubblicata con risposta) all'ex direttore di Avvenire, Dino Boffo, sulle prese di posizione della Chiesa italiana circa le vicende del presidente del Consiglio. Questa volta, le riflessioni di Don Matteo arrivano sotto forma di una lettera a Gianfranco Fini, con la quale si unisce all'appello rivolto al Presidente della Camera dal gruppo Everyone.

“Da anni mi occupo, per dovere di coscienza, all'assistenza della esigua popolazione rom che vive nel territorio comunale -dice il presule-. In tutti questi anni non ho potuto che assistere inorridito ed impotente alla scellerata strategia anti umana e di stampo oggettivamente e marcatamente razzista che varie componenti dell'amministrazione comunale stanno perpetrando. Sono testimone oculare ed inefficace di numerosi casi di chiaro ed incontrovertibile abuso di ogni più elementare diritto umano. I singoli casi non sono altro che la naturale conseguenza di aberranti iniziative dell'amministrazione come ad esempio il bus rastrellatore. Scene che richiamano il noto e terribile film 'Schindler's List' sono del resto facilmente scaricabili in Internet e documentano la conclamata fierezza con cui a fronte di autentici drammi umani si stappano bottiglie di champagne”.

“A peggiorare un quadro reale quanto orribile, l'amministrazione si industria con zelo di evitare qualsiasi confronto con le realtà civili schierate a difesa dei diritti violati; realtà importanti come la Comunità di S. Egidio, la Caritas diocesana, le associazioni per i diritti civili -continua il sacerdote-. La tracotante strafottenza dell'amministrazione non si ferma nemmeno dinnanzi ad europarlamentari, parlamentari italiani e ulteriori figure istituzionali. Da prete Le posso assicurare l'assoluta gravità della situazione. Mi associo pertanto all'accorato appello che il gruppo EveryOne, cui Ella concesse udienza il 23 Marzo 2009, ha voluto nuovamente inoltrarLe; in tale missiva si denuncia senza forzature o falsità l'autentica "caccia all'uomo" attualmente in atto nel Comune di Milano. Non abbiamo purtroppo altre risorse. La prego, La imploro, da testimone di troppe lacrime: difenda almeno Lei, come coraggiosamente si impegnò a fare, questi senza-diritti. Grato per l'attenzione concessa, cordialmente saluto e assicuro fervide preghiere per il Suo alto compito”. (ar)

© Copyright Redattore Sociale 9 febbraio 2010
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