Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Sicignano degli alburni

(Apcom) - Le ronde sono "categoricamente vietate". La decisione è del Comune di Sicignano degli Alburni. Una cittadina di tremila anime, in provincia di Salerno, in cui però il 10% dei residenti è composto di immigrati. E che non ci sta alle nuove regole imposte dal Governo col pacchetto sicurezza. "Preso atto - recita l'ordinanza - che il Comune di Sicignano degli Alburni si è sempre distinto per l'assoluta civiltà dei suoi abitanti, non ha bisogno alcuno né di ronde, né di delegare a privati l'imprescindibile funzione di tutela della convivenza civile". Perciò "per l'intero territorio comunale è categoricamente vietato ogni e qualsivoglia ricorso alle ronde". E "ancorché la legge preveda espressamente - prosegue il documento - l'utilizzo delle predette associazioni a opera dei sindaci previa intesa col prefetto, è vietata ogni e qualsivoglia attività da parte delle ronde. Ogni violazione della presente ordinanza - si conclude il provvedimento - sarà punita a norma di legge". A volere la norma è stato il sindaco, Alfonso Amato, che, accanto a questa, ha approvato anche altre due ordinanze, con le quali stabilisce che le tasse imposte agli immigrati per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno o l'acquisizione della cittadinanza, saranno a carico dal Comune. E a pagare saranno proprio il sindaco e gli assessori. La spesa infatti sarà addebitata sul capitolo delle indennità di carica del primo cittadino e degli altri amministratori. Decisione adottata con il consenso di tutto il paese: "Altrimenti - spiega Amato ad Apcom - non l'avremmo potuto fare". La prossima mossa, annuncia, sarà ora quella di allargare il fronte dei sindaci disobbedienti, convincendo altri Comuni ad adottare la stessa iniziativa: "Io faccio appello agli altri sindaci - dice - perché facciano la stessa cosa. Il reato di immigrazione clandestina è un'offesa alla cultura giuridica del nostro Paese. Pensare di incriminare una persona perché è nata in Africa invece che in italia è una bestialità. E' fascismo, è un ritorno al 1938. Promuoveremo - annuncia - un referendum abrogativo sul reato di clandestinità, stiamo già lavorando ai quesiti. Guardi - sottolinea il sindaco - io non parlo perché non ho mai affrontato la questione. Sono anni che mi batto per l'integrazione. Il 10% degli abitanti di Sicignano è composto di stranieri. Ma non vivono in case fatiscenti e disastrate. Qui abbiamo costruito una vera integrazione. I bambini vanno a scuola, i genitori lavorano. Molti si alzano alle cinque del mattino per andare nei campi. Qualche mese proposi al sindaco di Eboli di accogliere parte degli immigrati che risiedono là, dove ci sono difficoltà. Nel mio paese è benvenuto chiunque".
Ecco l'ordinanza: http://www.fiom.cgil.it/sindacale/migranti/leggi/09_07_04-ordinanza_n12.pdf

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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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