Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Milano, quando paura e disagio "rendono" più dell'integrazione

Maurizio Ambrosini, università di Milano

Ora si scopre il ghetto di via Padova, a Milano. Di fronte alla trasformazione delle città in luoghi di faticosa convivenza interetnica, si può reagire o affermando la propria contrarietà, o cercando di governare il cambiamento.
A Milano le istituzioni pubbliche hanno scelto la prima strada. Hanno sottratto risorse alle politiche di integrazione, messo i soldati per le strade, promosso le ronde.  Qualche mese fa, un parroco del quartiere ci diceva: “se invece di mandarci i militari, ci mettessero  a disposizione un paio di educatori, potremmo ottenere molto di più”. Parole sagge e inascoltate.

I protagonisti dei disordini hanno un profilo biografico abbastanza omogeneo: sono giovani uomini soli. In genere lavorano, più o meno regolarmente. Nel fine settimana, non sapendo dove andare, si ritrovano tra loro, bevono, talvolta importunano, talaltra litigano. Se si favorissero i ricongiungimenti, anziché ostacolarli, molti starebbero a casa o andrebbero a far la spesa con la famiglia. Se si favorissero luoghi e possibilità di aggregazione, avrebbero meno occasioni per mettersi nei guai.

Molti vivono in situazioni di precarietà e sovraffollamento, alla mercé di capi, capetti, fornitori di alloggi abusivi,  affittacamere a caro prezzo. Se ci fossero politiche abitative che ne favorissero la distribuzione sul territorio,  sarebbero ben lieti di affrancarsi.

L’integrazione non è utopia, è un obiettivo politico. A Torino (San Salvario), come a Padova (via Anelli) le amministrazioni locali  ce l’hanno fatta. A Milano non ci provano neppure, il disagio e la paura rendono di più.
Maurizio Ambrosini, università di Milano
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