Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Riforma del lavoro

Saleh Zaghloul
Da fine giugno la riforma del lavoro è legge dello Stato. E’ una legge certamente migliorabile occorre lavorare ancora per un contrasto più efficace alla precarietà del lavoro, per un regime universale di ammortizzatori sociali e per la certezza della tutela contro i licenziamenti illegittimi, ma la sua approvazione rappresenta una grande conquista per i cittadini immigrati (e per tutto il Paese): non perderanno più il permesso di soggiorno sei mesi dopo aver perso il lavoro.

A causa di una norma irrazionale e dannosa che condizionava il rinnovo del documento di soggiorno al possesso di un contratto di lavoro, accadeva che annualmente centinaia di migliaia di immigrati regolarmente soggiornanti (anche da vent’anni) non riuscivano a rinnovare i loro permessi di soggiorno. Venivano cacciati nella clandestini costretti a lavorare in nero con gravi danni all’economia del Paese già a corto di risorse e già fortemente colpito dall’evasione fiscale e contributiva e venivano vanificati con molta superficialità percorsi di integrazioni faticosamente intrapresi da moltissimi immigrati. Ora, questa norma non esiste più, è stata modificato dalla riforma Fornero, e il disoccupato immigrato avrà diritto alle prestazioni di sostegno al redito di cui ha diritto il disoccupato italiano e la regolarità del suo soggiorno è garantita per tutta la durata di tale prestazione e comunque per un periodo non inferiore a dodici mesi. Inoltre, al fine di tale periodo è prevista la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno anche in assenza di contratto di lavoro, a condizione che il cittadino immigrato dimostri la disponibilità di un reddito sufficiente proveniente da fonte lecita.
28 giugno 2012

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