Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

18 marzo 2015

Zanetti (Scelta Civica): "Prendere impronte digitali a tutti gli immigrati"
"Chiunque entra nel territorio nazionale deve essere identificato"
stranieriinitalia.it, 18-03-2015
Roma, 19 marzo 2015 - "Richiedente asilo, immigrato regolare o clandestino: chiunque entra nel territorio nazionale deve essere identificato con le impronte digitali. Punto e stop".
Lo ha dichiarato Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica, a margine della sua partecipazione alla trasmissione Mattino5 sul caso del ragazzo ucciso a Terni.
"Non si tratta di chiudere a priori le frontiere, negare l'accoglienza, rinnegare la solidarietà - ha sottolineato Zanetti. Si tratta di avere certezza su chi circola sul territorio nazionale e impedire che possano rientrarvi persone gia' espulse o che comunque si sono gia' in passato macchiate di reati che mettono a repentaglio la sicurezza quotidiana dei cittadini per bene".



Calcio, minore straniero in affidamento ottiene il tesseramento alla Figc
E’ uno dei primissimi casi in tutta Italia, succede a Prato a un bambino italo-cinese. Asgi: “E’ una vittoria perché finalmente la Federazione non ha applicato il regolamento discriminatorio della Fifa”
Redattore sociale, 18-03-2015
FIRENZE - Ha ottenuto il tesseramento Figc nonostante sia un minore straniero in affidamento. Lui è un bambino italo-cinese di 9 anni, residente a Prato, ed è uno dei primi casi in Italia in cui un minore straniero viene ugualmente tesserato alla Federazione Italiana Giuoco Calcio a prescindere dalla condizione giuridica dei genitori. A segnalare il caso è l’Asgi, che racconta la storia del ragazzino e canta vittoria per un comportamento non discriminatorio da parte di una società calcistica.
Il piccolo è in affidamento a un padre italiano perché il padre biologico non era in grado di prenderlo in cura e la madre è deceduta. Nel settembre 2014 ha fatto domanda di iscrizione presso la società calcistica pratese Tavola Calcio. Mentre i compagni di squadra ottenevano senza problemi il tesserino della Figc, a lui non arrivava nulla. Il padre affidatario ha quindi fatto rilevare il problema sia alla società calcistica, sia alla Figc di Roma, ove l'hanno informato che la sua pratica era stata inviata ad altri uffici. Dopo svariati mesi senza nessuna notizia, il padre ha deciso di prendere contatto con Asgi. L’associazione ha mandato una lettera di intervento alla società Tavola Calcio, rilevando il comportamento discriminatorio tenuto dalla società stessa.
“Il mancato tesseramento del minore perché straniero – spiega Alessandra Favi di Asgi Firenze - lede il diritto alla parità di trattamento, nonché il diritto al gioco in violazione, tra l'altro, della Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 1989”. Dopo tale missiva, in data 3 marzo 2015, la società Tavola Calcio ha inviato una mail in cui comunicava ad Asgi l'avvenuto tesseramento del minore da parte della Figc.
“Il tesseramento calcistico del minore straniero con tutore ed in affidamento - ha detto Favi - è di particolare importanza in quanto è uno dei primi esempi in cui la Figc ha derogato agli articoli 19 e 19 bis Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei calciatori”. Le norme della Figc, infatti, ricalcano il regolamento internazionale della Fifa che intende essere fedele alle leggi statali sull’immigrazione irregolare, ma che spesso finisce per condannare i bambini, tutti quei bambini che avrebbero diritto allo sport ma che non possono giocare a causa della situazione legale dei genitori.



Immigrati, a Salerno: commissione richiedenti asilo
Sarà presieduta da Giovanni Cirillo e confluirannoi richiedenti della provincia di Napoli e Potenza e del Molise
la Città di salerno, 17-03-2015
Salerno sarà la sede della Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiati e della protezione internazionale che sarà presieduta da Giovanni Cirillo. Lo si è deciso nel corso dei lavori del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione tenutosi in Prefettura. Nella Commissione di Salerno confluiranno, inoltre, i richiedenti asilo della provincia di Napoli e Potenza e del Molise. I lavori della Commissione partiranno il 23 marzo.
«Si tratta - spiega Anselmo Botte, segretario confederale Cgil Salerno - di un importante risultato che salutiamo con soddisfazione e al quale daremo il nostro supporto legale e sindacale, e che ci piace considerare sia anche il frutto dell'efficienza dimostrata dalle forze dell'ordine e dall'associazionismo che hanno dato prova di ottima capacità organizzativa durante gli sbarchi che si sono succeduti nel porto salernitano».
«Ciò consentirà - sottolinea Botte - di accelerare l'iter delle procedure di ascolto affinché il richiedente possa esporre in modo esauriente e rapido le proprie esigenze di protezione, e accorcerà i tempi dello svolgimento dei colloqui individuali che oggi i richiedenti asilo presenti nel Salernitano, poco meno di un migliaio, sono costretti a fare recandosi nelle sovraffollate Commissioni Territoriali di Caserta o Cosenza»



Funerale di David Raggi, il fratello dona fiori agli immigrati e si rivolge al pubblico: "Ora quanto odio razziale avete?"
L'Huffington Post, 17-03-2015
Diego Raggi, il fratello del ragazzo ucciso a Terni da un uomo di origine straniera, al termine del funerale ha regalato un mazzo di fiori ad alcuni immigrati presenti alla cerimonia. Poi, rivolgendosi alla gente che gremiva la chiesa, ha chiesto: "Adesso ditemi, quanto odio razziale c'è ancora nei vostri cuori?".
La famiglia di David Raggi, assassinato con un pezzo di vetro senza un vero movente, sta ricevendo in queste ore messaggi di apprezzamento ma anche insulti e minacce per aver chiesto di non associare l'uccisione del figlio alla presenza di migranti nelle città italiane. A poche ore dall'omicidio, il padre aveva chiesto di non alimentare il razzismo e per questo ha ricevuto anche l'encomio della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha telefonato personalmente ai genitori.
Secondo quanto riferito dalla Boldrini, il padre Valter ha chiesto "giustizia ma non vendetta":
"Tra poche ore a Terni si celebra il funerale di David, il ragazzo di 27 anni che lo scorso giovedì, nella piazzetta dell’Olmo, è stato ucciso senza ragione da un ragazzo ubriaco di origine marocchina.
Ho chiamato suo padre Valter per fargli sentire la vicinanza mia e delle istituzioni in questo momento di indicibile dolore e ho voluto ringraziarlo per la lezione di civiltà che ha dato a tutti noi nel commentare le tante reazioni a sfondo razzista divulgate sul web.
«So che la rabbia sta montando su Facebook, girano parole di fuoco – ha detto Valter Raggi - Io dico invece che adesso non dobbiamo chiuderci nell’odio, ma piuttosto tornare fuori e imparare a stare bene insieme agli altri. Noi non vogliamo vendetta, ma giustizia».
Le parole della famiglia Raggi sono parole d’amore, di lungimiranza e di generosità. Sono parole che fanno onore al nostro Paese. Ho invitato il signor Valter e la sua famiglia a Montecitorio. Quando se la sentiranno sarò contenta di conoscerli."
Per espressa volontà della famiglia Raggi, alla cerimonia funebre ha partecipato anche un imam del centro islamico di Terni.
"David era un giovane generoso, amante della vita, che con la sua testimonianza, insieme a tanti giovani, contribuiva a purificare l'aria della nostra città dai virus che favoriscono violenza, insicurezza, intolleranza, razzismo" ha detto il vescovo di Terni, padre Giuseppe Piemontese, durante l'omelia. Mons Piemontese è tornato sull'esempio di tolleranza della famiglia Raggi, esortando a "non toccare Caino": "La soppressione dell'altro nasce dal fatto che non viene accolta la diversità. Caino frustrato non accetta Abele gratificato. L'omicidio nasce dall'uomo che accetta solo se stesso e altri uomini come se stesso".

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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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